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domenica 10 gennaio 2021

Review Party: "Un duca da scegliere" di Jess Michaels

 E siamo arrivati anche al primo Review Party dell'anno, in collaborazione con Doubleface Traduzioni, oggi parliamo di un historical romance colmo di passione e struggimento "Un duca da scegliere" di Jess Michaels.

Genere: Historical Romance
Serie: Il club del 1797 #2
Prezzo Ebook: 3,99
Prezzo cartaceo; 13,99
Tradotto: Doubleface traduzioni

Inghilterra, 1810. Simon Greene, Duca di Crestwood, da anni è ossessionato da Margaret Rylon. C'è solo una cosa che li divide: il suo fidanzato, che è anche il suo migliore amico. Simon cerca disperatamente di non distruggere tutto cedendo ai suoi desideri, ma quando Meg e Simon rimangono intrappolati da soli di notte durante un temporale, lo scandalo che ne risulta non solo porta alla rottura del fidanzamento di Meg, ma costringe Simon a chiederne la mano al posto del suo amico.

Margaret è dispiaciuta di aver ferito la sua famiglia e il suo fidanzato, ma tutto quello che ha sempre voluto è Simon. E diventa ancora più determinata ad avere una vita felice insieme a lui quando si arrendono a passioni rimaste a lungo sopite. Ma anche se Simon le dà il suo corpo, non le concede il suo cuore. È schiacciato dal senso di colpa per aver tradito il suo amico e ha paura di ciò che il legame con Meg può svelare.

Ma se Simon non impara in fretta a combattere per lei, potrebbero perdere entrambi la possibilità di essere felici.



Lo ammetto sinceramente.
Aspettavo questo romanzo già mentre leggevo il primo della serie. Perché va bene il Carisma del duca, ma vogliamo mettere il fascino di lui che guarda lei, lei che guarda lui, ma lui...l'altro?
Ok, torno seria.
"Il carisma del Duca" ci ha introdotte nell'affascinante club del 1797, in cui tutti i componenti sono duchi o destinati a diventarlo. Abbiamo conosciuto il Duca di Abernathe e assistito al suo matrimonio, ma abbiamo scoperto anche Meg, la sorella di Abernathe, fidanzata con un duca... ma non con quello di cui è innamorata. Un intreccio di sguardi e sintonia che si intravede e incuriosisce già moltissimo nel primo volume e che, finalmente, diventa protagonista ne "Un duca da scegliere".

Meg ha due certezze nella vita.
La prima è che sposerà Graham.
La seconda è che ama Simon.
Entrambi sono partiti da capogiro, entrambi sono membri del club 1797 costituito fa gentiluomini i cui titoli non li hanno messi al sicuro da relazioni familiari assenti o tossiche, ma che hanno trovato negli altri componenti dei veri fratelli.
Simon e Graham non potrebbero essere più diversi, quanto Graham è biondo, serio e posato, Simon è bruno, divertente, con l'aria di chi sta pensando sempre a un qualche scherzo segreto. Trascinante. Irresistibile.
E Margaret lo sa bene, perchè ama Simon da anni.
E Simon ama lei.
Poteva essere una storia felice, lineare, se il Duca di Abernathe non avesse scelto l'affidabile Graham per sua sorella, se non avesse introdotto un ostacolo all'apparenza insormontabile al loro lieto fine.
Ma il legame tra Simon e Meg è troppo forte per piegarsi a un addio, troppo imperioso, e così i due continuano a cercarsi, fino a trovarsi in una situazione compromettente...

"Un duca da scegliere" l'ho trovato un romanzo molto sofferto.
I sogni infranti dei protagonisti ci vengono gettati addosso dall'inizio e tagliano, come vetri rotti. Meg ama Simon fin da ragazzina e lo vede assistere al suo fidanzamento, restare zitto, come se di lei non gli importasse poi granché, come se quei sentimenti che la scuotono fin nel profondo non si riverberassero in lui. E si convince, o almeno ci prova, di non essere ricambiata e di dover smettere di amarlo. Ma non ci riesce.
Il punto di vista di Simon, in realtà, è ancora più angosciante. Vede la donna che ama essere promessa a un altro, per un patto tra due dei suoi migliori amici. James preferisce Graham a lui. James vuole più bene a Graham che a lui. Un senso di inferiorità e meno amore che già farebbe male da solo, ma che conduce alla perdita più profonda, alla fine delle speranze di poter avere la donna che ama. Non può rubare la fidanzata al suo migliore amico e, anche solo desiderarla, lo distrugge.
Ma Meg è ancora troppo giovane per le nozze, così comincia un fidanzamento quasi infinito e per i tre cardini di questo triangolo la fine sembra non arrivare mai. Come se questo matrimonio fosse un'illusione lontana e Meg e Simon potessero ancora rubare un ballo, e poi ancora un altro, senza pensare che un giorno un uomo li dividerà per sempre.
Ma poi il fatidico momento giunge e con esso tutta la disperazione di due innamorati infelici, che si sentono perduti, che non si concedono nulla eppure sono logorati dai sensi di colpa, anche solo per un pensiero, un desiderio mai realizzato. 
Meg e Simon sono due persone leali, credono nella sacralità dell'amicizia, nell'importanza dei legami familiari e nel rispetto degli impegni. Fino al punto di sacrificarsi, anche quando la felicità e la soddisfazione (quanto meno dei sensi) sarebbe a un passo da loro, durante una notte di tempesta.
Ho trovati passaggi struggenti, appassionati e secondo me sono la parte migliore del romanzo.
Dopo le nozze, la tensione un po' cala. Il senso di colpa di Simon, la convinzione di dover punire se stesso, anche a discapito della felicità della donna che ama, sono tirate un po' per le lunghe. L'autrice dipinge un protagonista maschile segnato dalla paura, dall'angoscia del dover compiacere tutti e, quando non ci riesce, si arrende. Si arrende ad essere un colpevole, a punirsi, a smettere di cercare la felicità. Anche se è bello leggere della determinazione di Meg nell'occuparsi di lui, nel provare in ogni modo a distoglierlo dalla spirale discendente in cui si era gettato, quando "la scossa" finalmente arriva, credo che anche le lettrici possano tirare un sospiro di sollievo.

Un'altra cosa che mi è piaciuta del romanzo è il ritrovare Abernathe e consorte, poter sbirciare nella vita coniugale dei protagonisti precedenti, vederli finalmente contenti e realizzati nel loro amore. Anche la loro difficile storia familiare viene ulteriormente tratteggiata, ampliandosi grazie al punto di vista di Meg, soprattutto in una scena molto delicata con la madre. Punto a favore anche su Graham, lo sfortunato di questo triangolo amoroso, che subisce uno scandalo senza averne colpa, che viene abbandonato e che sono molto curiosa di sapere come si riscatterà e come l'autrice si farà perdonare per quello che gli ha fatto passare...

Piccolo avvertimento finale. Ormai sapete che non gradisco particolarmente le scene hot dei romanzi, anche se ci ho fatto l'abitudine. Ecco, se il primo romanzo della serie non mi aveva particolarmente sconvolta e non ci trovavo poi molta differenza con "la temperatura" della Kleypas... In questo secondo volume c'è davvero bisogno del bollino rosso. Si comprende appieno il motivo per cui Mondadori pubblicava l'autrice nella collana Extra Passion. Io vi ho avvisate.

Ora tocca a voi. Se vi va di scegliere il vostro duca...  questo è il link da seguire!


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