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lunedì 18 gennaio 2016

Recensione: Il viaggio della strega bambina di Celia Rees

Per la MasteReader Challenge di Lucrezia Scali dovevo affrontare "uno dei libri più vecchi della tua libreria, che attende ancora di essere letto". Ebbene, neppure ricordo quando comprai "Il viaggio della strega bambina" so solo che è stato molto tempo fa...


Autrice: Celia Rees
Genere: Storico - paranormale
Ambientazione: Inghilterra - Nuovo Mondo
Pagine: 197
Prezzo: 9,00
            5.99
Formato: Cartaceo / Digitale
Edito: Salani

Trama:
L'hanno rinchiusa in prigione per più di una settimana. Prima l'hanno fatta camminare a passo di marcia, su e giù, su e giù in mezzo a loro, per un giorno e una notte, finché non è più riuscita nemmeno a zoppicare, tanto aveva i piedi gonfi e sanguinanti. Non avrebbe confessato. Così hanno deciso di dimostrare che era una strega. Le pagine di un diario sono cucite dentro una trapunta. Una trapunta che giace indisturbata per oltre trecento anni, finché non viene aperta per essere pulita, e allora dalle sue pieghe cade una storia forte ed emozionante. La storia di Mary, nipote di una strega. Quando la nonna di Mary viene condannata a morte per stregoneria, Mary scappa per sfuggire allo stesso destino, prima nella campagna inglese e poi su una nave per l'America, dove spera di trovare una nuova casa, un luogo dove essere una persona nuova. Scopre però che non è facile fuggire e presto cade vittima di superstizioni e sospetti che potrebbero farle subire lo stesso fato di sua nonna. Mary è decisa a non farsi calpestare, torturare e uccidere per un crimine immaginario come la stregoneria. Uno sguardo femminile sul mondo, una storia narrata con grande vividezza, come una ripresa cinematografica. Un romanzo per tutti, intenso e coinvolgente, una ricostruzione del mondo puritano inglese del Seicento, con temi di grande importanza per i lettori di oggi: indipendenza, emancipazione e potere, raccontati nell’avvincente storia di Mary, una giovane donna che non intende permettere alla società di decidere cosa e chi lei debba essere.


Il viaggio della strega bambina è un romanzo storico, sotto forma di diario, narrato in prima persona dalla protagonista, Mary

Come ogni diario ha una prospettiva unica, di una ragazza che vive circondata dal sospetto, dalla paura che divampa nei cuori dei miseri, pronti a colpevolizzare un altro per le loro sventure. Ma Mary è una ragazzina sveglia, che osserva bene chi le sta intorno, ne comprende l'animo, e poi contestualizza la propria situazione. Per questo il diario diventa un romanzo storico accurato, che racconta la vita su una nave che fa rotta verso il nuovo mondo e poi le usanze di un piccolo gruppo di pellegrini, in un villaggio retto dal culto e dal timore. 

Mary è un personaggio sfaccettato. Si affaccia alla vita quando essa si rivelerà più crudele, togliendole l'affetto più caro e ogni sicurezza. Una giovane alla scoperta di se stessa, tentennando tra la normalità e il sovrannaturale, tra la ritrosia e la testardaggine,  tra il coraggio e l'avventatezza.

Eppure, il diario della strega bambina, non riesce a far penetrare il lettore fino al midollo dei personaggi. Si resta in superficie, sfiorandoli e poi abbandonandoli troppo presto. Il linguaggio scarno, da cronaca, il ritmo lento non concede ciò che promette, con un finale quasi tronco, più che aperto.

Per seguire le vicende di Mary, e conoscerne il reale destino si dovrà leggere "Io sono una strega", secondo romanzo della serie.

Insomma, mi aspettavo qualcosa in più.

3 commenti:

  1. La trama mi ispira tantissimo, chissà! :)

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    1. Rosie tu prova con "La luna color zafferano" (la prima recensione del blog) quello ti piacerà!
      Questo non è male, ma mi aspettavo di più!

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    2. Se non ricordo male, me lo avevi già consigliato: lo prenderò al prossimo acquisto Amazon.:)

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