Devo ammettere che con il primo lockdown le cose sono andate proprio così, soprattutto grazie alla Guforeadathon, una maratona di lettura organizzata su instagram e ispirata al magico mondo di Harry Potter.
Ho macinato libri su libri in pochi giorni, ma senza troppa fortuna, ne ho trovati pochi che mi rubassero davvero il cuore. Nella seconda parte dell'anno, invece, le letture sono persino rallentate.
Comunque, ho scoperto un trio di romanzi proprio, proprio belli.
Come fermare il tempo di Mat Haig
L'ho comprato appena uscito. La trama mi aveva ispirata molto, per via di quest'uomo che vede la storia scorrere intorno a sè. Mi sono chiesta come ci si sentisse ad aver visto il regno di Elisabetta I Tudor, poi della Regina Vittoria, aver superato due guerre mondiali ed essere approdati all'era dei social. Quanta memoria, quanta esperienza e quanta solitudine dovevano essersi raggruppate nel petto di quell'uomo?
Ebbene, "Come fermare il tempo" non è solo il miglior romanzo del 2020, ma è diventato uno dei miei libri preferiti in assoluto, perché racconta esattamente la mia visione della Storia.
Chi mi conosce sa che avrei voluto studiare storia all'università, che questa materia mi appassiona in modo viscerale e, chi mi conosce ancora meglio, sa che detesto il modo in cui la storia viene insegnata nelle scuole. Date, nozioni, elenchi di nomi in cui non si percepisce più il calore della vita.
Ma la storia non è fredda, non è nozionismo, è fatta di carne e sangue. Di uomini che si sono succeduti all'apice del potere, delle invidie del Re di Francia verso il sovrano inglese, della rete di parentele scomode tra Inghilterra e Spagna nel cinquecento, di Religioni che si intrecciano con gli interessi economici...
E Tom, il protagonista di questo romanzo, vede tutto questo, lo subisce in prima persona a causa di una rara mutazione genetica che permette ai secoli di non scorrere sulla sua pelle. Tom osserva il mondo tenendosi a distanza, nel tentativo disperato di non amare più, per non affrontare ancora una volta il dolore della perdita.
Una prosa al tempo stesso facile e colta. Avvincente, evocativa.
Un romanzo praticamente perfetto.
Cinque stelle meritatissime.
The Bromance Book Club.
Mi dispiace un sacco che questo romanzo non sia stato tradotto in italiano. Credo che meriterebbe un boom di vendite e io di sicuro lo comprerei in cartaceo.
"The Bromance book club" si basa su un'idea, secondo me, geniale e sono davvero atterrita per non averlo avuta io.
Il protagonista di questo libro, Gavin, è in crisi con sua moglie, soprattutto da quando ha scoperto che lei non prova più nulla in camera da letto e finge sistematicamente durante l'intimità.
Con un'umiliazione e una rabbia tutta maschile, Gavin è in uno stato mentale a metà tra la collera più selvaggia e l'autocommiserazione per aver perso la donna che ama, senza nemmeno rendersi conto che stesse succedendo.
E qui entra in gioco l'idea geniale.
The Bromance book club. Un piccolo club di soli uomini che divorano historical romance per capire le donne. Gli unici uomini sulla Terra ad aver compreso che per conoscere i desideri di noi donne basta leggere i nostri stessi libri. E imparare qualche piccolo trucco da duchi libertini e conti senza pudore.
In fondo, il corteggiamento Regency fa sospirare molte di noi. E una volta sorpassati inchini e crinoline resta il sentimento, e quel tipo di dichiarazione appassionata e romantica che tutte noi vorremmo sentirci dedicare. Inclusa la moglie di Gavin.
Insomma, leggere di astri del football intenti a sviscerare il corteggiamento d'inizio ottocento e sghignazzare per le conseguenti scene hot tutte corsetti slacciati e scandali da evitare è stato a dir poco esilarante. Inoltre, oltre a questo club di lettura, la vicenda del matrimonio di Gavin riserva anche parecchia tenerezza e spunti di riflessione sull'equilibrio spesso ballerino che si crea in una coppia, quando i desideri dell'uno finiscono con l'oscurare quelli dell'altra.
Un rosa a cinque stelle, che vi consiglio davvero di leggere se avete un minimo di dimestichezza con l'inglese. (Se ci sono riuscita io, ci riesce quasi chiunque!).
Ringrazio Isabella Nanni, della doubleface traduzioni, per avermelo consigliato, mi ha dato una gioia nel 2020.
Il giorno giusto per incontrarti
Il fatto che questo sia l'unico romanzo, dei miei tre preferiti, ad essere stato recensito sul blog mi fa capire quanto mi sia concentrata solo sulle collaborazioni a discapito delle mie letture "indipendenti".
Di "Il giorno giusto per incontrarti" trovate la recensione completa, ma ve ne parlo un po' anche qui.
Perché è tra i miei preferiti del 2020?
Perché mi ha sorpresa, coinvolta, appassionata e intenerita. Uno young adult che (finalmente!) non dimentica il lato più romantico dell'amore. I protagonisti si odiano apertamente, ma senza saperlo si scambiano lettere sotto un ciliegio, celandosi dietro nomi falsi. Non vi sembra romanticissimo? Anche al momento di calare la maschera il loro rapporto mantiene la complessità fatta di due persone cresciute in mondi opposti, l'eroe sportivo figlio di papà e la ragazza con la borsa di studio odiata da tutti, due coetanei attratti l'uno dall'altra, che hanno le stesse passioni e scoprono che i loro mondi non sono poi così diversi. L'ho proprio adorato e vorrei comprarlo anche in cartaceo per tenerlo in libreria.
L'unico difetto che gli ho trovato è la scena di sesso nel finale... mi ha un po' tolto la poesia dell'happy end.
Buon pomeriggio!
RispondiEliminaGreat reading youur blog post
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