Ciao,
oggi torno alle solite recensioni. Il libro di cui ti parlo è una rivisitazione del celebre "Orgoglio e Pregiudizio" ma in chiave tutta texana. Pensi mi sia piaciuto? Leggi l'articolo per scoprirlo ;)
È una verità universalmente riconosciuta che tutte le figlie prima o poi arrivino alla conclusione che le loro madri sono pazze. Sospettavo da tempo che la mia avesse qualche rotella fuori posto, ma la certezza è arrivata quando ha aggiunto "cane da concorso" alle mie attività di "studentessa" e "atleta", rendendo le mie già impegnatissime giornate una corsa a ostacoli senza fine.
Megan McKnight non è la più femminile e mondana delle ragazze di Dallas. Indossa sempre jeans sbiaditi, vecchie magliette e stivali da cow-boy, compra reggiseni sportivi e slip di cotone in confezioni risparmio. Sfoggia un viso pieno di lentiggini e un'abbronzatura da muratore, porta i capelli sempre raccolti in una coda, ha labbra costantemente screpolate e unghie rovinate e sporche. E poi è totalmente incapace di sbattere le ciglia, truccarsi e flirtare con i ragazzi come fanno le sue coetanee super sexy. In fin dei conti, la sua vita è sempre ruotata intorno allo studio, ai cavalli e... al calcio. Il suo sogno più grande, infatti, è entrare nella Nazionale femminile, e la stagione che sta per iniziare sarà la sua ultima occasione per realizzarlo. Peccato che sua madre, senza dirle nulla, l'abbia iscritta alla stagione delle debuttanti... proprio lei, che al tacco dodici ha sempre preferito i tacchetti delle scarpe da calcio. Ritirarsi non è un'opzione possibile perciò, tra un allenamento, una partita e un corso in università, Megan sarà costretta a trovare il tempo per lezioni di portamento e di danza, serate di beneficenza e balli preparatori al debutto in compagnia di bellissimi ragazzi (e forse, perché no?, possibili fidanzati). Iniziata di malavoglia per accontentare la madre sull'orlo di una crisi di nervi, l'avventura di Megan in un mondo di formalità, lustrini e buone maniere diventerà un'occasione unica per vivere esperienze che mai avrebbe pensato di fare e forse anche per imparare ad andare oltre i pregiudizi e le apparenze.
Quando Lizzie Bennet e Mr Darcy rinascono in Texas...
Megan non è una ragazza comune: non ama lo shopping, le sue scarpe preferite hanno i tacchetti e il suo abito migliore è l'uniforme della squadra di calcio.
Una così che ci farà mai a un ballo delle debuttanti? Eppure la madre la iscrive, insieme alla gemella Julia, una specie di dantesca donna angelicata in versione texana, al prestigioso ballo del Blue Bonnet.
Segue ogni tipo di contravvenzione al bon ton, da parte di Megan, ovviamente.
Tra abiti strappati, occhi pesti e location scintillanti, perfino la peggiore delle debuttanti riesce a trovare un cavaliere dall'armatura scintillante: Hank. Lui sa sempre cosa dire per metterla a proprio agio, come guardarla per farla sentire desiderata, bellissima.
Lui che sembra conoscerla già così bene e che riesce ad essere accettato subito dalla sua famiglia.
Hank che è così diverso da Andrew.
L'arrogante, ombroso, seducente e inafferrabile Andrew.
Il canovaccio lo conoscerai già: lui, lei, l'altro. Una storia che "non è come sembra" e una sorella umiliata, tenuta lontana da ricordi dolorosi per scordare anche la vergogna d'un amore sbagliato.
E anche Megan si trova a sbagliare: sbaglia passi di danza, sbaglia regole d'etichetta, sbaglia uomo. Ha quella confusione moderna delle protagoniste insicure e quello stordimento più antico, di una donna che s'affaccia ora alla vita e che deve ancora scoprire quanto il cuore possa battere forte quando riconosce l'amore in una persona apparentemente troppo distante. Darcy.
E Lizzie.
E Jane.
E ci sono tutti, proprio tutti i personaggi di Jane Austen, fatta eccezione per le sorelle minori (di cui non si sente la mancanza).
Devo dire che "Ti va di ballare?" è stata una lettura divertente. Possiede la frivolezza del chick-lit, la leggerezza dello young-adult e una buona dose di originalità nel prendere un romanzo patrimonio dell'umanità come "Orgoglio e pregiudizio" e trasferirlo a Dallas (dove al posto dei centimetri di fango sulle gonne ci sono i fucili per sparare ai serpenti.)
Insomma, non aspettarti contenuti troppo profondi, alta passionalità o intensità indimenticabile.
Lo consiglio, però, a chi ami Jane Austen in tutte le salse, alle giovanissime in cerca di una lettura a metà tra passato e presente, e a chi abbia voglia di scoprire come possa essere protagonista di un romance una ragazza antiromantica, poco femminile e molto...texana!
Lo trovi QUI
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