Buongiorno lettori!
Il post di oggi mi rende felice, perché è una collaborazione con Mondadori, relativa a una serie fantasy di Holly Black che sto amando molto. L'anno scorso di vi ho parlato de "Il principe crudele", con recensione e playlist, quest'anno tocca al Review Tour.
Pronti a tornare nel regno magico?
Quarta di Copertina
Per tenere al sicuro il fratello più piccolo, Jude è stata costretta a legare a sé Cardan, il re malvagio, mettendogli a disposizione, in cambio, il proprio potere, indispensabile per mantenere saldo il trono. Ma per la ragazza la convivenza con lui non è affatto semplice, visto che alla già difficile situazione della corte, dove le alleanze sono tutto tranne che stabili, si somma l'estrema imprevedibilità di Cardan. Quest'ultimo, infatti, incapace di liberarsi della fascinazione che prova per Jude, fa di tutto per umiliarla e comprometterne la credibilità. Inoltre, qualcuno di molto vicino alla ragazza sta per tradirla, minacciando la sua vita e quella di chiunque lei ami. Venuta a conoscenza del pericolo imminente, Jude, sempre in lotta coi suoi sentimenti per Cardan, si lancia alla ricerca del traditore...
Se nel primo volume Jude ha fatto di tutto pur di elevarsi, malgrado l'odio di Cardan e il disprezzo del mondo faerie, ne "Il re malvagio" Jude è ormai arrivata all'apice. Ma nessuno deve saperlo. Il mondo delle fate è in realtà governato da una giovane umana, che si barcamena con equilibri delicati e sottili, labili e spesso sfuggenti. L'intrigo e l'inganno sono sempre celati nel passo successivo e Jude sta imparando quanto sia faticoso dover prevedere tutto. Specialmente se sul trono siede un re indolente, dedito a ogni vizio e divertimento, anche il più sfrenato. Ma Cardan è davvero ciò che sembra? O forse è ciò che lei l'ha costretto a essere?
"Il re malvagio" riprende le vicende del regno magico e di Jude esattamente dove si erano interrotte ne "Il principe crudele" ma, come già sottolineano i titoli, i personaggi sono costretti dagli eventi a evolversi.
Jude non è più una ragazzina in cerca della propria dimensione e affamata di potere, è ormai una donna che ha imparato quanto il dominio possa essere letale, ma che non ha ancora accumulato un'esperienza tale da riuscire a percepire da dove proverrà il prossimo colpo. Perché di tiri mancini, nel mondo delle fate, ce ne sono sempre. Ininterrotti.
Gli amici possono diventare nemici
E i nemici potrebbero trarre qualche vantaggio dal cambiare sponda.
La corte è un gioco di specchi, in cui il riflesso dei protagonisti viene continuamente distorto, le percezioni sono alterate dalla magia e la prospettiva potrebbe essere falsata dal tradimento.
Jude ha solo un anno a disposizione per preparare il regno magico al suo legittimo re, il piccolo Farnia, un anno soltanto per controllare Cardan. E nei giorni che scorrono veloci, Jude non è l'unica a voler tenere sotto controllo al corona, la sete di potere è un male contagioso, e ben presto la guerra sarà inevitabile.
Nel primo volume forse c'erano più segreti e sotterfugi, in questo secondo romanzo i nemici hanno il viso scoperto ma le loro reti sono comunque ben nascoste e per il lettore, come per Jude, prevedere le prossime mosse sarà molto difficile. A vantaggio del ritmo narrativo incalzante, che costringe a restare incollati alle pagine per scoprire cosa succederà...
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Jude è il focus centrale della narrazione, tutti gli eventi sono raccontati tramite il suo punto di vista e il suo destreggiarsi tra i corridoi di palazzo, le prigioni di Balakin e la sua casa d'infanzia. Tramite i suoi dubbi su Cardan e su se stessa. Forse per questo i personaggi secondari hanno un po' meno spessore che nel primo romanzo, il sanguinario patrigno è un'ombra inquietante, Locke è infame come sempre e la gemella beh, si rivela la sposina più detestabile della letteratura fantasy.
Continuando a parlare di personaggi, è impossibile non parlare di Cardan.
Cardan si evolve in tutto il corso della narrazione, dalla prima pagina de "Il principe crudele" all'ultima de "Il Re malvagio". Un principe crudele forse per paura, irriverente per attirare l'attenzione, un ragazzo inconsapevole del proprio valore che, proprio grazie al piano per impossessarsi della corona, potrebbe aver trovato la sua dimensione. E non solo come Re.
Cardan è un'enigma per tutto il romanzo. Durante la lettura ho avuto l'impressione che Jude continuasse a fraintenderlo, lo crede superficiale, indolente, a volte insensibile, ma tra le righe delle sue battute e dei suoi sguardi si intuisce molto di più di quanto Jude non veda. Si percepiscono i sentimenti agitati, i dubbi e forse anche la voglia di dimostrare quanto vale il Re Malvagio.
E alla fine lo dimostrerà, con un colpo di scena che mi ha fatto maledire una volta di più la mia ignoranza e invidiare gli inglesi che leggeranno tra poco "The queen of nothing" perchè, credetemi, voltata l'ultima pagina di questo romanzo avrete davvero bisogno del terzo volume. Subito.
Mondadori, vedi che puoi fare!
E voi state seguendo la serie? Tifate già per Jude e Cardan?
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