Un'esperienza strabiliante ma anche destabilizzante, soprattutto con i nuovi controlli all'entrata. In quest' articolo ti dirò le cose che non possono mancare per affrontare nel migliore dei modi quest'evento e cosa non portare per evitare spiacevoli sorprese all'ingresso.
Diamo per scontato che il portafogli (da alleggerire) e il cellulare (con cui fare foto) e cominciamo con le cose che porterò con me al SalTo 18.
La borsa.
Non sottovalutiamo questo punto, malgrado possa sembrare futile.
Al salone, che io ricordi, si è inondati di volantini, cataloghi, segnalibri...
E poi non lo vuoi comprare qualche volume, anche solo per ricordo?
Non scherzo, ho visto gente con i trolley. Se non vuoi andare in giro con la valigia sarà meglio attrezzarsi con una shopping bag. Quelle di stoffa, leggere ma capientissime, sono perfette per affrontare il Salone.
Il primo anno non ce l'avevo e sono finita a comprarla nello store ufficiale, senza non sarei sopravvissuta alla pila di libri comprati.
Il programma e la mappa.
Se non vuoi rischiare di perderti qualche evento o conferenza interessante devi, assolutamente, consultare il programma in anticipo e annotare ciò che ti interessa.
Anche per questa edizione è disponibile la APP del SalTo, in cui si possono evidenziare gli incontri a cui si vuole partecipare e la mappa per capire dove siano situati. C'è anche la possibilità di salvare la lista dei propri espositori preferiti.
Perché si fa presto a dire "Salone", anche "Labirinto" non sarebbe stato male. Un'area espositiva molto grande, con centinaia di stand e di conferenze, la mappa per orientarsi, soprattutto se si cerca un editore o una sala con precisione, è fondamentale.
N.B. Ricordate di passare al padiglione 4, una struttura esterna in cui sono finiti 30 piccoli editori a causa di un overbooking dei partecipanti. Diamo solidarietà alle piccole CE che non hanno ricevuto la stessa visibilità di altri editori...
N.B. Ricordate di passare al padiglione 4, una struttura esterna in cui sono finiti 30 piccoli editori a causa di un overbooking dei partecipanti. Diamo solidarietà alle piccole CE che non hanno ricevuto la stessa visibilità di altri editori...
Carta e penna.
Quando ricapiterà di poter avere a disposizione decine e decine di autori per un autografo?
Se vuoi perdere l'occasione ti consiglio di portarti dietro l'occorrente per chiedere una firma. Per le autrici, o gli autori, che leggi in ebook puoi portare un quaderno in cui raccogliere comunque tutti gli autografi.
La stessa soluzione è valida se non hai con te un cartaceo da autografare: puoi chiedere una firma e poi riporre il tuo nuovo tesoro nel volume al quale era destinato.
Biglietti da visita.
Ok, io non ce li ho, ma le blogger serie sì.
Sono un po' invidiosa delle mie colleghe super organizzate, che riescono a far stampare segnalibri e biglietti da visita davvero carini (le più attrezzate hanno addirittura le magliette e i gadget!). Sono regali apprezzati dai lettori (o potenziali tali) e utili per farsi notare dalle case editrici con cui si vorrebbe collaborare.
Cosa non portare al Salone?
Con le nuove misure antiterrorismo anche il Salone ha adottato dei controlli all'ingresso piuttosto stringenti: ci sono addetti che ispezionano le borse, proibiscono zaini particolarmente ingombranti e fanno lasciare all'ingresso alcuni oggetti.
Grosso modo, sono le stesse regole vigenti negli aeroporti: nessuno oggetto tagliente, (che siano forbicine, lime per le unghie, ecc...), vietati anche i liquidi.
Alcune persone hanno riferito di aver visto all'ingresso bottiglie di birra, di vodka, thermos non meglio identificati. Sulle bottiglie d'acqua ci sono stati casi diversi, a qualcuno hanno permesso di portarla, ad altri l'hanno fatta lasciare. Vi ricordo che all'interno della struttura ci sono comunque i bar.
Se è la tua prima visita al Salone, ti consiglio questo articolo "Guida semiseria al SalTo" in cui trovi tutti i trucchi e i consigli per prepararti e goderti in tranquillità una visita nel magico mondo dei libri torinese.
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