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martedì 30 gennaio 2024

Recensione: Ink di Elizabeth Hunter

Avevo adocchiato Ink diverso tempo fa, ma non mi ero mai decisa a comprarlo. Quando l'ho visto nel catalogo Prime Reading mi sono immersa nella lettura... e con profonda soddisfazione!

Emmie Elliot non aveva in programma di rimettere piede a Metlin, in California, e di sicuro non pensava di restarci. Era tornata nella sua città natale con una missione: vendere l’edificio che ospitava la libreria di sua nonna, prima di andare avanti con la sua vita.
Tuttavia, le cose non vanno sempre secondo i piani e, quando Emmie cambia idea, decidendo di riaprire il negozio, serve qualcosa che attiri l’attenzione. Lei ha bisogno di una strategia e di… Ox?
Miles Oxford non è il tipo a cui piacciono le proprietarie di librerie dal carattere riservato. È un tatuatore senza un negozio in cui lavorare e l’ultima cosa che desidera, dopo la fine di una relazione disastrosa, è frequentare qualcuna. Per Ox non bisogna mai mischiare lavoro e piacere, ma, dato che non prova alcun interesse per quella ragazza carina che gli ha fatto una proposta d’affari audace, è sicuro che non si ritroverà in situazioni imbarazzanti e complicate... giusto?
Lei “vende inchiostro”. Lui lo usa per tatuare. Insolito? Sì. Tuttavia, una libreria/negozio di tatuaggi potrebbe essere il biglietto vincente per arrivare a ottenere quel successo che entrambi desiderano. A condizione che ci si concentri sugli affari.
Soltanto sugli affari.



Emmie è scappata dalla vita di provincia, cercando la propria grande occasione in città, ma alla morte dell'adorata nonna comprende che la svolta da sempre attesa la riporta proprio nel piccolo centro da cui era fuggita, a Metlin, per gestire e rinnovare la libreria di famiglia.
Vivere circondata dai libri è un sogno che si avvera, ma Emmie sa che per far davvero decollare un'attività ci vuole qualcosa di più, qualcosa di speciale.
E qui entra in gioco Ox.
Miles Oxford è un tatuatore di grande talento (e sex appeal), ma con relazioni turbolente che finiscono sempre con l'intralciarlo sul lavoro.
Emmie e Ox vivono d'inchiostro, lei di quello impresso sulla carta e lui di quello che incide sulla pelle dei propri clienti. Per entrambi l'inchiostro è un modo di vivere, in grado di tessere storie, di salvare e di far voltare pagina. Questo li rende perfetti per gestire un solo, geniale e super trendy, negozio. Sempre che siano in grado di resistere all'attrazione.
Ma sappiamo già come andrà a finire, giusto?

Ink è una storia d'amore che mi ha conquistata fin da subito.
Emmie è un po' il mio alterego di qualche anno fa. Avevo i suoi stessi capelli rossi, il fisico minuto e il sogno di avere una libreria. Inoltre, ha una collezione di magliette spiritose, legate ai libri, per cui avrei fatto follie. Comunque, credo che qualunque lettrice riuscirebbe a specchiarsi in lei, nel suo entusiasmo, nella voglia di autorealizzazione. Una ragazza moderna, che una volta individuata la propria strada è in grado di seguirla a testa bassa, di fare qualunque sacrificio per non essere intralciata...neppure dall'uomo che ama.
Ox è un personaggio "furbo", nel senso che strizza l'occhio ai bad boy tanto amati nei romance, con il suo fisico possente e la pelle coperta di tatuaggi scuri, ma che in realtà nasconde l'indole del ragazzo della porta accanto.
Fuori motociclista e dentro nerd con la passione dei romanzi fantasy (ma ha letto pure Jane Austen), è un seduttore incallito che, per una volta, cerca di non incasinarsi la vita cedendo all'attrazione fisica per la nuova collega. Perché anche lui vuole che il negozio vada bene, anche lui è ambizioso, ma non ha disciplina. Si lascia influenzare dai sentimenti.
Ed è questo, secondo me, il punto debole eppure irresistibile di Ox. Un personaggio maschile evidentemente scritto da una donna, perché quelli che sono apparentemente tacciati per difetti, in realtà, sono pregi, come l'attenzione e la cura dimostrata per la famiglia, il non mettere mai se stesso al primo posto. Ecco, forse Ox è un po' troppo perfetto per essere realistico. Uno di quei personaggi che, quando chiudi il libro, sogni di incontrare… per poi dirti che hai le stesse possibilità di incrociare un unicorno. In pieno centro. Magari a Roma.
Però, continuiamo a sognare!

Comunque, Ink è il primo romanzo ambientato in una libreria che non trovo deludente, anzi, riesce a mantenere uno stile semplice, sereno, pur essendo appassionato e stuzzicante. Una quasi perfetta commedia romantica, mi è piaciuto così tanto che sto pensando di acquistarlo in cartaceo. 
Nel frattempo spero che qualcuno comincia a vendere le magliette che indossa Emmie nel corso del romanzo. O forse è meglio di no', perché finirei in banca rotta.

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