Erano anni che non trovavo una commedia romantica… davvero romantica. Una di quelle delicate, divertenti, in grado di fare sognare e anche un po' commuovere. La probabilità statistica dell'amore a prima vista fa tutto questo.
Per solo quattro minuti, Hadley (Haley Lu Richardson) perde l'aereo per Londra che avrebbe dovuto condurla, in perfetto orario, al matrimonio di suo padre.
Un'ora e mezza di attesa, in un aeroporto pieno di sconosciuti, tra i quali c'è Oliver (Ben Hardy), un ragazzo gentile, che le offre un caricabatterie e compagnia per il tempo che resta.
Lei è in ritardo, lui in anticipo, ma la destinazione è la stessa e grazie a quei quattro minuti Hadley e Oliver trascorreranno ben otto ore insieme, sullo stesso volo.
Hadley scoprirà che possono succedere molte cose in otto ore, come avere paura al decollo e trovare lo stesso ragazzo gentile sul sedile a fianco, che le terrà la mano, per tranquillizzarla.
Come raccontargli di un divorzio non ancora metabolizzato e di un padre che già si risposa con una sconosciuta, dall'altro lato del mondo. Oliver, che da quel lato proviene, la ascolta e si racconta, anche se molto meno, si nasconde dietro numeri e statistiche, perché è così che lui guarda il mondo, lo filtra attraverso le percentuali.
La sintonia che è scattata li spingerà a cercarsi, anche quando si perderanno di vista. E il Destino ci metterà lo zampino.
Una delle caratteristiche più simpatiche di questo film è che il Destino è anche la voce narrante. Non solo si rivolgerà di frequente allo spettatore, ma si intrufolerà anche sulla scena, ogni volta con il ruolo di una comparsa diversa, ma tutte interpretate da Jameela Jamil. Un espediente narrativo che ho trovato divertente.
In 90 minuti, gli spettatori riusciranno a conoscere i protagonisti Hadley e Oliver, due ventenni alle prese con vicende familiari complicate, e alla fine sentiranno di essersi persino affezionati a loro.
Faranno il tifo per la tenacia del loro amore.
Li apprezzeranno per il modo in cui accettano la propria vulnerabilità e vanno incontro alla vita, anche quando è poco piacevole o molto dolorosa.
Infatti, per quanto sia una commedia romantica, con un target giovane, contiene spunti di riflessione e momenti di grande commozione.
Finalmente, dopo tanti film insulsi o con sgradevoli picchi di trash, finalmente una storia che si riesce ad amare. E che si ha voglia di rivedere.
O rileggere.
Infatti, La probabilità statistica dell'amore a prima vista è tratto dall'omonimo libro, recentemente ripubblicato da Sperling&Kupfer.
Ammetto di non averlo letto, ma di esserne incuriosita.
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