Il libro mai visto di aprile l'ho scovato in una libreria di Napoli. La particolarità del The Sparks è avere anche l'angolo bar (e uno spazio per lavorare al piano di sopra), ma la mia amica ed io eravamo interessate al tavolino proprio in mezzo agli scaffali ricolmi di libri. Cosa c'è di meglio?
Mentre sorseggiavo il caffè, sono stata attratta da questo volume, con la copertina in tessuto di un verde brillante.
L'autore è in realtà un attore, candidato a cinque premi Oscar, e sceneggiatore: Ethan Hawke.
In questo breve volume, Ethan Hawke racconta di aver trovato ed ereditato il manuale di un cavaliere. Una sorta di testamento spirituale e di istruzioni per i discendenti, che vorranno seguire la sua stessa via.
Un libro che, davvero, non avevo mai visto ma mi ha attratta subito. Ammetto di non averlo ancora comprato, ma stazione nei miei carrelli virtuali e nelle wishlist.
Quarta di copertina:
Quindicesimo secolo. Il cavaliere sir Thomas Lemuel Hawke, temendo di non fare ritorno dal campo di battaglia, lascia in eredità ai suoi quattro figli una lettera, che li accompagnerà lungo il viaggio più faticoso che dovranno affrontare da soli: la vita. Hawke si cimenta con un genere letterario a metà strada tra romanzo storico, opera filosofica e manuale di crescita personale. Le venti «parole-regole per un cavaliere» sono, nell'ordine: solitudine, umiltà, gratitudine, onore, cooperazione, amicizia, perdono, onestà, coraggio, grazia, pazienza, giustizia, generosità, disciplina, dedizione, capacità di dialogare,fede, uguaglianza, amore, morte.
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