Oggi ti svelo la copertina di "Tu, il mio oceano" ma per leggere il romanzo bisognerà attendere il 28 maggio.
Trama:
Savannah
Nei miei occhi c’è il riflesso sbiadito di una lacrima distrutta, ma lui riesce a vederci sconfinati prati verdi.
Il mio cuore è deteriorato dall’unica ferita che, ancora sanguinante, mi ricorda il primo pianto nel quale sono affogata. Lui, però, con il suo sguardo più nero di una notte senza stelle, assorbe il mio dolore, lo anestetizza e lo porta via con sé.
La maschera dietro la quale nascondo le mie ferite mi permette di sorridere, ma nei miei sogni si cela un desiderio di rinascita.
Sogno di perdermi nel vento, sogno di scappare via, lontana dai ricordi, lontana da me stessa.
Lui mi abbraccia fino a sfiorarmi l’anima: i suoi sono abbracci senza parole, gesti muti, silenziosi, nei quali riesco a scorgere il riflesso invisibile del suo tormento.
Non ho idea di cosa lo distrugga.
Non ho idea di quale sia il dolore che porta nel petto, ma so che insieme condividiamo una ferita.
Le nostre ferite sono impercettibili a occhio nudo, ma sono ciò che ci unisce.
Lui si chiama Dante e no, non è il mio uomo, ma è l’unico in grado di mettere insieme i pezzi del mio cuore.
La sua anima è cupa, esattamente quanto lo sono i suoi occhi neri.
Vorrei stringerlo forte a me fino a toccare il peso che porta dentro, ma non posso farlo: quell’anima è stata già donata a qualcuno, e quel qualcuno non sono io.
Quel qualcuno è l’oceano.
Dante
Non chiedermi chi sono. Potrei dirti che sono un surfista, che l’oceano è il mio posto sicuro e che tra le onde lascio andare parte di me stesso.
Potrei raccontarti della scintilla che si accende in me quando mi ritrovo a vincere contro quello stesso oceano, a domare le sue onde come se fossi l’unico in grado di tenere a bada quell’immensa distesa d’acqua.
Potrei raccontarti tutto questo, ma sono sicuro che non scopriresti altro.
Nei miei ricordi ci sono le note spezzate di un violoncello e un senso di colpa con il quale lotto ogni giorno.
Nel mio presente c’è lei, con i suoi occhi immensi, verdi e distrutti.
Con la sua ironia, dietro la quale cela le sue ferite.
Il suo profumo è intenso e delicato, quanto quello delle fresie.
I suoi capelli sono scuri più del cioccolato e i suoi sorrisi sono timidi, impauriti, appena accennati, nascosti.
Ma io l’ho sentita ridere. Ho visto la luce nel suo sguardo diradare la foschia dalla quale è perennemente avvolto.
Ho scorto la bellezza del suo cuore distrutto e me ne sono impossessato.
Lei però non è mia e non lo sarà mai.
C’è solo un posto a cui appartengo e a cui concedo tutto me stesso, e quel posto è il mio oceano.
Note dell'autrice:
Il Romanzo è autoconclusivo
Spin-off del romanzo “La luna nell’oceano”. I romanzi possono essere letti separatamente.
Per chi vuole il profumo della carta (o una vista migliore sul tipo in copertina...) c'è anche la versione cartacea, disponibile sempre su amazon dal 28 maggio.
L'autrice racconta:
Sono una lettrice compulsiva. Il mio mondo è fatto di carta e inchiostro, credo nelle favole e spero sempre nel lieto fine. La scrittura mi permette di volare con la fantasia, mi bastano una penna e un foglio per ritrovarmi in un posto lontanissimo, magari con uno zaino in spalla, riscaldata dal sole caldo della California, pronta ad affrontare un’avventura on the road. Sono una sognatrice ma, dato che detesto che il sogno abbia fine, quando apro gli occhi scrivo, immagino, creo un mondo perfetto del quale potermi innamorare, abbandonando per qualche attimo la realtà.
Lacrime in collisione
Dove vai tu
Tutti i tuoi respiri
La luna nell’oceano
Puoi seguirla sui social:
@benedettaciprianowriter
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Philosophia2014
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