;

lunedì 27 agosto 2018

Un last minute per... la Francia!

Terza puntata con la rubrica "Un last minute per..." in cui le autrici ti consigliano i luoghi che hanno amato e in cui ti porteranno tramite i loro romanzi.
Oggi andiamo in... Francia!




"Il sussurro del lago" di Alessia Litta



Quarta di copertina:

Manon lavora in una libreria di Lione e vive in un piccolo appartamento.
Raoul è un ex campione di rally e vive nella villetta di fronte. Quella che Manon desidera.
I due si spiano di continuo. Lei pensa che lui sia arrogante e presuntuoso. Lui che lei sia eccentrica e fuori di testa.
Eppure, quando sua madre lo invita sul lago di Annecy per l’inaugurazione del loro hotel, la Vigilia di Natale, Raoul non ci pensa due volte a proporre a Manon un accordo: se lei lo accompagnerà fingendosi la sua fidanzata, lui le cederà la villetta.
Manon accetta.
E sul lago di Annecy, tra paesaggi da cartolina, romantiche gite sotto le stelle e una sorpresa di Natale da togliere il fiato, Manon impara finalmente a conoscere le mille sfaccettature dell’uomo che l’ha condotta fin lì. Il cuore comincia a battere più forte, l’amore bussa alla porta.
Ma ogni fiaba ha il suo lato oscuro. E presto Manon dovrà confrontarsi con il vero motivo per cui Raoul l’ha voluta con sé.


Perché hai scelto la Francia per ambientare il tuo romanzo? E che località hai scelto, con precisione?
Intanto grazie per avermi dato l’occasione di parlare delle locations de Il Sussurro del Lago.
Le ragioni per cui ho scelto la Francia sono molteplici. Mi ci sono trasferita alla fine del 2008 per motivi personali, ma era un paese che conoscevo in modo superficiale. Quando ho cominciato a visitarlo, mi sono resa conto che aveva tanti luoghi affascinanti, e mi è piaciuta la possibilità di ambientarci alcune delle mie storie.
Per Il Sussurro del Lago ho scelto Lione, in cui si svolge la prima parte del romanzo, e Il lago di Annecy, che poi prende più spazio con lo svolgersi degli avvenimenti. Entrambi, per me, potevano esprimere al meglio le vicende e le emozioni che volevo descrivere.

Cosa credi che abbia di speciale questo luogo?
Lione è una delle città più visitate al mondo. È vivace e piena di vita. Ci sono tante cose da fare, che possono spaziare dalla cultura, alla gastronomia o al puro divertimento.
Il lago di Annecy invece è come una perla in mezzo alla natura. Ha le acque più pulite d’Europa, è circondato da montagne e foreste, e puoi visitarlo sia in estate che in inverno. Insomma, un paradiso!

Sei mai stata nei posti descritti nel tuo romanzo?
Certamente! Cerco sempre di visitare i luoghi in cui intendo ambientare le mie storie. Ho bisogno di viverli in prima persona per renderli al meglio e per integrarli con i passi dei personaggi.

Immagina di parlare con qualcuno in partenza per Lione e Annecy, cosa gli consiglieresti di visitare?
Lione ha veramente tanto da dare a un turista, è ricca di monumenti storici e religiosi (molto famosa è la Basilica di Notre Dame de Fourvière) e si può passeggiare nei quartieri della “Vecchia Lione” tra edifici rinascimentali e vicoli medievali (tipiche sono le stradine collegate fra loro dai “traboules”, passaggi tra palazzi e case che si attraversano a piedi). È anche capitale gastronomica, e nei suoi tipici ristoranti - i famosi “Buchon” - si possono gustare le specialità locali.
Sul Lago di Annecy invece si va per ricercare il contatto con la natura, senza rinunciare a tutte le comodità di negozi e ristoranti della città da cui prende il nome. Il lago permette di fare belle nuotate in estate o lunghe passeggiate in bici, ma anche in inverno le attività sono tantissime vista la sua posizione privilegiata tra le Alpi.

Tre buoni motivi per leggere il tuo libro.
Il Sussurro del Lago è una storia adatta alle romantiche, ha due protagonisti maschili che fanno sbavare (si può scrivere sbavare in un’intervista? ;-)), ed è ambientato durante il periodo natalizio. Avete presente le montagne, la neve, romantiche passeggiate sotto le stelle, un protagonista che si finge il vostro fidanzato mentre vi ospita in un albergo che affaccia su uno dei laghi più belli d’Europa? Ecco, questa è la cornice in cui si muovono i personaggi.
E ne aggiungo un quarto: visto il caldo, un romance invernale può solo che bene!


"Racconterai di noi" di Irene Viola


Quarta di copertina:
Le era bastata una sola domanda per finire in trappola.
Qualcosa a cui non era riuscita a sottrarsi e che l'avrebbe tormentata a vita.
Camilla sa benissimo che concedere la propria fiducia richiede pochi secondi, gli stessi che impiega un video durante l'upload. È da lì che parte la sua storia, quella che va di pari passo con la reputazione ormai rovinata. E quando perdi tutto ciò che hai... non ti resta che andare avanti.
Camilla si trasferisce a Parigi per costruire una nuova vita e lasciarsi alle spalle il passato. Crede di poter nascondere tutto, almeno fino all'incontro con Jean, un pittore francese dagli occhi profondi. Lui è il primo ad accorgersi della strana fuga di lei e forse l'unico in grado di poter raccontare quel passato attraverso il silenzio.








Perché hai scelto la Francia per ambientare il tuo romanzo? E che località hai scelto, con precisione?
Ho scelto la Francia, e ancor di più Parigi, perché è una delle città più belle del mondo. Per il mio romanzo avevo bisogno di una ambientazione che non fosse troppo lontana dall’Italia, ma che in qualche volesse dire ricominciare da zero.

Cosa credi che abbia di speciale questo luogo?
A Parigi si respira una magia che difficilmente si trova altrove. Ovviamente credo che ogni città sia bellissima a modo suo, Parigi però ha qualcosa che lascia tutti a bocca aperta. Amo viaggiare eppure avevo sempre guardato la Francia con occhio critico. Be’, mi sbagliavo. Forse sarà merito dell’architettura, dell’atmosfera romantica e della lingua stessa.

Sei mai stata nei posti descritti nel tuo romanzo?
Sì, sono stata a Parigi per una settimana nel 2016 e ho visitato tutti i posti che ho descritto, non poteva essere altrimenti. A dirla tutta ci sarei rimasta volentieri per tanto tempo. Fare la turista è stato divertente quanto immaginare di vivere la città come i parigini. Non parlo francese, eppure quella lingua cominciava ad avere una collocazione nella mia testa. Ne porto forte il ricordo nel cuore e spero davvero di poterci ritornare al più presto. 

Immagina di parlare con qualcuno in partenza per (località prescelta), cosa gli consiglieresti visitare?
Il mio consiglio è: vivere la città. Camminare tanto perché ogni più piccola via è uno scorcio meraviglioso. Parigi offre tanto, al punto che difficilmente un turista riuscirà a vedere ogni monumento o museo. Io stessa conservo una lista di cose che in quella settimana non sono riuscita a visitare.
Aprire la mappa della città, dividerla per quartieri e dedicarsi a ognuno di essi aiuta a non perdersi tra le tanta mete da non perdere. Affidarsi ai locali consigliati dalle innumerevoli guide risparmia un sacco di grattacapi. Mangiare cucina locale, anche se non si è appassionati di nouvelle cuisine e poi la sera riposarsi seduti ai tavoli dei tantissimi bar. Visitare le capitali europee non capita tutti i giorni perciò delegare ogni cosa ai propri sensi è meraviglioso. Studiate le facciate dei palazzi, fotografatene i particolari, e se trovate qualcosa di unico toccatelo pure (sempre che non lo facciate nei musei, s’intende). Respirate il profumo delle spezie che inonda le strade. Ascoltate ogni più piccolo rumore, che sia il traffico o la voce all’interno della metro che annuncia le fermate. E poi parlate, anche se non siete esperti traduttori, provate a chiedere informazioni. Davanti al vostro accento qualcuno storcerà il naso, altri no, ma che importa?! È la vostra vacanza, godetevela!

Tre buoni motivi per leggere il tuo libro.
Arrivati a questo punto direi di leggerlo per l’ambientazione. Parigi, mon amour!
Racconterai di noi è una storia di rinascita e di riscatto. Camilla si dimostra più coraggiosa di quanto crede di essere e, proprio grazie a questa forza, ricomincia a vivere.
Il terzo motivo è decisamente per il lieto fine, qualcosa per cui ogni ragazza deve lottare sempre e che tutte meritano nonostante gli ostacoli che la vita pone.


"Fil Rouge" di Ornella Calcagnile


Quarta di copertina

Avete presente la vibrante sensazione di positività che vi può trasmettere a pelle una persona appena conosciuta?
Se poi questa persona è un giovane uomo affascinante, la situazione si complica e Kylie avverte subito i piaceri e le insidie legati a questo inatteso e magnetico feeling che scoppia con Joël; l’inquilino dei piani alti dai magnifici occhi di cristallo e il sorriso accattivante.

Ma i due giovani sono davvero legati dal filo rosso del destino?

Tra amicizie esasperate, passioni trattenute, amori improvvisi, donne zuccherose e signore drago; Kylie verrà risucchiata in un vortice di situazioni grottesche, addirittura esilaranti, in cui scoprirà tante cose, compreso ciò che la lega davvero a Joël. Per farlo, si affiderà anche alla buona sorte, portando con sé il suo particolare e inseparabile portafortuna, che beh…avrà molto a che fare con un “fil rouge” .
  





Perché hai scelto la Francia per ambientare il tuo romanzo? E che località hai scelto, con precisione?
Ho scelto Parigi perché ho visitato la città ed è stato forse il primo viaggio fatto con il mio fidanzato, quindi per ambientare il mio primo romance non potevo scegliere altra ambientazione.


Cosa credi che abbia di speciale questo luogo?
Sicuramente è una città bellissima e la sua fama aiuta a enfatizzarne le atmosfere. Ha uno charme diverso da altri centri come per esempio Londra e Barcellona e si percepisce, ma bisogna andare di persona per capire davvero la sua magia e la sua particolarità.

 Sei mai stata nei posti descritti nel tuo romanzo?
Sì, ma non in tutti, il quartiere degli affari non l’ho visitato per citarne uno.

Immagina di parlare con qualcuno in partenza per Parigi, cosa gli consiglieresti visitare?
Allora, i primi posti che mi vengono in mente sono: La Torre Eiffel con giro su bateau-mouche; la Cattedrale di Notre-Dame e a pochi passi il quartiere latino con il suo movimento e i suoi profumi; Place du Tertre con i localini e gli artisti; e la Basilica del Sacro Cuore. Non può mancare una mega passeggiata per gli Champs-Élysées partendo o finendo all’Arco di Trionfo. Sicuramente il mio consiglio è camminare a piedi il più possibile.

Tre buoni motivi per leggere il tuo libro.
Perché è una lettura leggera, un pizzico divertente e un pizzico piccante.



Dopo l'Irlanda e la Scozia oggi siamo state in Francia e nella sua affascinante capitale.

Se potessi avere un biglietto last minute per qualunque località, tu quale sceglieresti?
Fammelo sapere nei commenti!

2 commenti: