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lunedì 7 maggio 2018

Recensione: "i giorni felici di Juniper Lemon"

Oggi ti parlo di un romanzo proposto da Mondadori, uno YA in grado di toccare le corde più profonde del cuore, per far risuonare il dolore e liberare la voglia di rinascere. "I giorni felici di Juniper Lemon" narra di perdite, del rapporto tra sorelle e del coraggio di ricominciare a vivere...
Genere: Young Adult
Pagine: 336
Formato: Ebook e Cartaceo
Prezzo: 8,99 / 18,00
Edito: Mondadori
Quarta di copertina:

Sono trascorsi ormai 65 giorni dall'incidente che ha letteralmente sbriciolato il mondo di Juniper. Senza Camie, la sua adorata sorella maggiore, la vita è diventata all'improvviso un luogo freddo e buio. Questo almeno fino a quando non trova per caso una lettera scritta dalla sorella proprio il giorno dell'incidente e indirizzata a un misterioso "tu", un innamorato segreto con cui Camie aveva intenzione di rompere e di cui lei ignorava l'esistenza. Impaziente di scoprirne l'identità, Juniper inizia a indagare. Forse, pensa, se riuscirà a trovarlo e a consegnargli il messaggio, quel vuoto enorme che avverte dentro potrebbe attenuarsi almeno un po'. In quegli stessi giorni, però, Juniper perde qualcos'altro che le sta particolarmente a cuore, uno dei cartoncini del suo speciale schedario della felicità sui quali annota gli aspetti positivi e negativi delle sue giornate, un rito quotidiano che l'ha aiutata a tenere insieme i pezzi della sua vita da quando Camie è morta. Senza quel biglietto - che contiene oltretutto un suo segreto inconfessabile - si è creato un vuoto. Un altro, che si somma a quello lasciato dalla scomparsa della sorella. La vita e la felicità, però, sono per natura imprevedibili e, mentre è impegnata nella sua doppia ricerca, Juniper finisce per scoprire segreti e profondi motivi di infelicità di alcuni dei suoi compagni di classe. A quel punto, si lancia in una nuova missione: rendere meno disperata e solitaria la vita di quei suoi compagni, finendo così per curare, di riflesso, la propria, di infelicità.




Spesso nella vita c'è un prima e un dopo, in corrispondenza di un evento, che sia felice o traumatico, talmente dirompente da avere il potere di cambiare ogni cosa, di deviare il corso dell'esistenza, di modificare i tratti della quotidianità.
Accade a Juniper Lemon, per la perdita di sua sorella maggiore, Camie.

Prima, la vita era normale, di quella normalità che viene sottovalutata, fatta di incomprensioni tra sorelle, di canzoni, di borse prestate e pancakes della domenica. Prima c'era la chitarra di Camie, pronta a vibrare di musica, i suoi cavalli Dala. Prima c'era lei.

Dopo è rimasto il vuoto, un vuoto a forma di Camie.
Il silenzio di una chitarra che non suona più, la porta di una stanza sempre chiusa, per non dover accettare il fatto che chi ci dormiva non si sveglierà.

Juniper prova ad affrontare la vita dopo Camie, ma è difficile quando a scuola tutti si interrompono sul "tu sei la sorella di...", quando la tua migliore amica non ti parla per non chiederti "come stai?", quando il lutto ti si attacca addosso come una malattia di cui la gente ha paura, quando nessuno vuole più pronunciare il nome di tua sorella, facendola sparire. Per la seconda volta.

Juniper può sfidare la perdita, un evento ineluttabile, ma non il cancellare Camie volontariamente. Non può accettare che il vuoto si prenda anche i ricordi, così trova il modo di tenere sua sorella con sè, di mantenerla in vita attraverso una caccia al tesoro.
Una caccia a "Te", il misterioso destinatario di una lettera d'amore, l'ultima lettera che Camie ha scritto. Un gesto che sua sorella non è riuscita a compiere, un messaggio non recapitato a qualcuno che forse sta soffrendo come Juniper.
"Te", però, è sfuggente. Un ragazzo o una ragazza di cui sua sorella non ha parlato a nessuno, una persona a cui dedicava poesie, con cui trascorreva le giornate, in un limbo soltanto loro in cui nessuno era mai entrato prima. E "Te" non si è mai rivolto a Juniper, non ha mai dato segno di condividerne il dolore.

Un percorso alla ricerca di una persona amata che diventerà anche un percorso di rinascita, di quel "dopo" che Juniper dovrà far suo.
Ad aiutarla ci saranno personaggi particolari, a cui non ci si può non affezionare.
Brand, il ragazzo difficile, il folle di cui tutta la scuola ha timore, mi ha suscitato una tenerezza infinita. Una di quelle persone che sfruttano la paura per non lasciare avvicinare nessuno, che creano un'immagine di sè completamente diversa da quella reale, con la consapevolezza che troppo spesso le persone si fermano all'apparenza. Brand ha dei segreti, come Juniper e Nate, un altro compagno di scuola, uno nuovo. Saranno proprio i segreti a farli incontrare, a unirli. Un bigliettino in cui Juniper aveva scritto una verità inconfessabile sulla morte di sua sorella, l'unico biglietto sparito, che Brand l'aiuta a cercare.
Brand, Juniper e Nate. Un triangolo disordinato di vite da ricostruire.

Juniper, malgrado la giovane età, dimostra una forza ammirevole nel cercare di preservare il ricordo della sorella. Dai cartelli "Camie è stata qui", per spingere le persone a pensare a lei, a parlarne, a restituirle istantanee di una vita che è stata e non è più; al contare i giorni calcolandone la felicità, un segno positivo per le cose belle e uno negativo per quelle brutte. Un calcolo inesatto, ma che rende i giorni più sopportabili, un equilibrio sbilenco tra l'ottimismo di Camie (che le aveva chiesto di elencare solo le cose migliori) e il pessimismo di Juniper.

"I giorni felici di Juniper Lemon" è un romanzo toccante, delicato, che affronta un tema duro con la semplicità di uno Young Adult.
Un romanzo da cui trarre degli insegnamenti, al di là della lettura avvincente e piacevole, che consiglio vivamente a tutte le fasce d'età.

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