Di questo tratta “Prima che sia domani” il romanzo di Claire Swatman, di possibilità incredibili ed errori comuni.
Autrice: Clare Swatman
Pagine: 288
Prezzo: € 18,00
Collana: Omnibus
Edito: Mondadori
Edito: Mondadori
Trama:
Trovi la tua anima gemella... Alcune persone non si accorgono di essere in presenza dell'amore della loro vita neanche quando se lo ritrovano proprio davanti agli occhi. Per Ed e Zoe è stato così: si sono incontrati il primo giorno di università, hanno condiviso anni bellissimi come coinquilini nello stesso appartamento, si sono innamorati... Si sono persi di vista... Poi le loro strade si sono incrociate più volte ma, per motivi sempre diversi, sembrava che non fosse mai il momento giusto. Solo anni più tardi, dopo che entrambi si sono lasciati alle spalle varie esperienze, il loro amore è finalmente sbocciato... ... e poi succede qualcosa di inimmaginabile. Un giorno, mentre stava andando al lavoro in bicicletta, Ed viene coinvolto in un incidente. Zoe è letteralmente incapace di reagire a un evento così tragico, non riesce a trovare una maniera per sopravvivere. Non è pronta a lasciare andare i ricordi. Come può dimenticare tutti i momenti felici, dal loro primo bacio a tutta una vita costruita insieme? Ma, soprattutto, Zoe è tormentata dalla consapevolezza che ci sono delle cose che avrebbe assolutamente dovuto dire a Ed... Ma forse non è troppo tardi...
Vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo sembra una frase fatta, una di quelle da condividere sui social, ma di cui ci si dimentica nella vita di tutti i giorni. Perché nessuno dice ti amo ogni giorno, nessuno saluta con un bacio il proprio amore prima di vederlo uscire di casa. C'è sempre qualcosa di più urgente da fare e per i sentimenti ci sarà tempo. Forse domani.
E quando questo domani ci viene strappato all'improvviso?
Succede a Zoe, in un giorno qualunque, dopo una discussione come tante, con Ed. Suo marito Ed, l’amore della sua vita, quello che conosce dai tempi dell’università, quello a cui ha smesso di dire ti amo.
Il rimpianto striscia nel dolore, ricordandole tutte le occasioni mancate, tutti i momenti in cui avrebbe potuto essere più vicina al marito, invece di farsi trasportare lontano, dalle incomprensioni, dalle frustrazioni, dalla vita che continua a scorrere mentre tu resti indietro.
A Zoe, però, succede qualcosa di magico.
Una seconda possibilità, per cambiare l’inaccettabile, per impedire a Ed di lasciarla.
Zoe si risveglia quel primo giorno, la prima volta in cui ha posato gli occhi su Ed, su un coinquilino nuovo, in un vita nuova, al college. Tornare indietro nel tempo per rivivere soltanto i frangenti più importanti, i bivi che possono condurre a un finale diverso. E il lettore con lei, che si chiede se ci riuscirà, se Zoe e il marito avranno modo di arrivare al lieto fine, facendosi beffe del destino.
La vita, però, ha regole diverse.
Forse.
Ovviamente non vi svelo il finale, che è il punto forte di tutto il romanzo, perchè, pur essendo un romance, “Prima che sia domani” ha la stessa tensione narrativa di un giallo. C’è un enigma da risolvere e si girano le pagine con voracità, sperando di indovinarne il finale e, allo stesso modo, di lasciarsi sorprendere.
Questa credo che sia la dinamica migliore, perchè per il resto i personaggi non mi hanno lasciato molto. Di Zoe si approfondisce molto il dolore, l’incredulità del lutto e il rimorso di non aver dato all'amore il giusto valore. Quest’amore, però, non permea molto il personaggio. Con Zoe non si stabilisce una forte empatia, come è impossibile farlo con Ed, di cui manca il punto di vista. Ed aleggia tra le pagine, a volte più presente, a volte meno, ne resta in superficie, come il fantasma di se stesso.
“Prima che sia domani” non mi ha convinta pienamente, ma resta il romanzo giusto per chi abbia voglia di sperare, nonostante tutto.
Se ti piacciono le seconde occasioni, dai un'occhiata al romanzo su amazon!
Vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo sembra una frase fatta, una di quelle da condividere sui social, ma di cui ci si dimentica nella vita di tutti i giorni. Perché nessuno dice ti amo ogni giorno, nessuno saluta con un bacio il proprio amore prima di vederlo uscire di casa. C'è sempre qualcosa di più urgente da fare e per i sentimenti ci sarà tempo. Forse domani.
E quando questo domani ci viene strappato all'improvviso?
Succede a Zoe, in un giorno qualunque, dopo una discussione come tante, con Ed. Suo marito Ed, l’amore della sua vita, quello che conosce dai tempi dell’università, quello a cui ha smesso di dire ti amo.
Il rimpianto striscia nel dolore, ricordandole tutte le occasioni mancate, tutti i momenti in cui avrebbe potuto essere più vicina al marito, invece di farsi trasportare lontano, dalle incomprensioni, dalle frustrazioni, dalla vita che continua a scorrere mentre tu resti indietro.
A Zoe, però, succede qualcosa di magico.
Una seconda possibilità, per cambiare l’inaccettabile, per impedire a Ed di lasciarla.
Zoe si risveglia quel primo giorno, la prima volta in cui ha posato gli occhi su Ed, su un coinquilino nuovo, in un vita nuova, al college. Tornare indietro nel tempo per rivivere soltanto i frangenti più importanti, i bivi che possono condurre a un finale diverso. E il lettore con lei, che si chiede se ci riuscirà, se Zoe e il marito avranno modo di arrivare al lieto fine, facendosi beffe del destino.
La vita, però, ha regole diverse.
Forse.
Ovviamente non vi svelo il finale, che è il punto forte di tutto il romanzo, perchè, pur essendo un romance, “Prima che sia domani” ha la stessa tensione narrativa di un giallo. C’è un enigma da risolvere e si girano le pagine con voracità, sperando di indovinarne il finale e, allo stesso modo, di lasciarsi sorprendere.
Questa credo che sia la dinamica migliore, perchè per il resto i personaggi non mi hanno lasciato molto. Di Zoe si approfondisce molto il dolore, l’incredulità del lutto e il rimorso di non aver dato all'amore il giusto valore. Quest’amore, però, non permea molto il personaggio. Con Zoe non si stabilisce una forte empatia, come è impossibile farlo con Ed, di cui manca il punto di vista. Ed aleggia tra le pagine, a volte più presente, a volte meno, ne resta in superficie, come il fantasma di se stesso.
“Prima che sia domani” non mi ha convinta pienamente, ma resta il romanzo giusto per chi abbia voglia di sperare, nonostante tutto.
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