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mercoledì 4 dicembre 2019

Recensione "Vite sospese" di Alessia Litta

Alessia Litta è un'autrice poliedrica, che non ha paura di sperimentare generi diversi come romance, fantasy e mistery. Il suo "Vento di Kornog" mi ha costretta a uscire dalla mia confort zone ed è stata una lettura davvero stupefacente (che continuo a consigliarvi, se amate i romanzi mistery e sovrannaturali). Oggi, però, vi parlo di "Vite sospese" un urban fantasy recentemente ripubblicato

Genere: Urban fantasy
Pagine: 201
Prezzo Ebook: 0,99
Cartaceo: Prossimamente disponibile
Edito: Self
(II edizione, già pubblicato con Triskell Edizioni)
Quarta di copertina:

Nico è un Agente chiamato a indagare sulla sparizione di alcuni membri della Comunità Magica alla quale appartiene. Una Comunità che raduna individui con abilità speciali e li guida al controllo dei loro poteri.
Marta è una donna che si risveglia nel cuore della notte in un parco della Capitale con i vestiti sporchi di sangue e senza più ricordi.
Le loro strade si incrociano quando le indagini di Nico conducono l’uomo proprio da Marta.
Eppure qualcosa non torna. La fragilità della donna e la sua incapacità a liberarsi del dolore per la perdita della sorella sono incompatibili con l’immagine del killer che ha prosciugato le Unità Magiche di ogni energia. Tuttavia la polizia, che ha messo mano sul corpo dell’ultima vittima, non ha dubbi. Per loro Marta è la colpevole.
Marta e Nico sanno che la verità si nasconde dietro i ricordi perduti di Marta, ma riusciranno a fidarsi l’uno dell’altra e a smascherare il complotto che mette in pericolo l’intera Comunità Magica?




Quando Marta si risveglia a Villa Borghese è consapevole di aver vissuto un'esperienza drammatica, ma i contorni di ciò che le è accaduto sono sfumati, momenti di buio assoluto di cui non serba alcun ricordo. Il dolore ci mette un po' a tornare, insieme all'immagine del cimitero in cui ha da poco sepolto la sua gemella. Il lutto si mescola alla confusione di quelle ore perdute, che le hanno procurato contusioni e graffi. Ore di cui la polizia le chiede conto, perché la sua auto è stata ritrovata sulla scena di un omicidio e il suo coinvolgimento nel caso ormai sembra scontato.
Come ci si difende da qualcosa che non si ricorda?
Come ci si difende da eventi inspiegabili?
L'amnesia, gli omicidi e persino la scomparsa di Eva sembrano intrecciarsi con la comunità magica, di cui Nico fa parte. Sarà lui, in qualità di agente, a tenere d'occhio Marta, a sospettarla, a proteggerla, a farla riconnettere a quelle abilità che la ragazza ha sempre negato, facendo finta che non esistessero. Ma adesso, la magia non può più essere celata.

"Vite sospese"è un romanzo urban fantasy, in cui la magia si insinua per le vie della Capitale, grazie alla comunità magica. Una comunità ben strutturata, con una propria gerarchia che ne consente la sopravvivenza, ma che rischia di essere destabilizzata e distrutta da una serie di spietati omicidi.
L'ambientazione romana dà al libro un tocco di familiarità e originalità. L'autrice attinge a piene mani del fascino ambivalente della città, tesa tra le antiche vestigia romane e le passeggiate per viali moderni, chiassosi, passando per l'umida  maestosità di Villa Borghese. Alessia Litta dimostra come non sia necessario arrivare fino a Londra o Parigi per costruire un buon urban fantasy, basta anche solo sfruttare le mille potenzialità del nostro paese.
L'impatto con la comunità magica è stato, all'inizio, spiazzante. Il romanzo si apre in medias res, e i personaggi di Nico e Gael non perdono tempo a spiegarci cosa siano tracciatori e spazzini, come se i lettori avessero già confidenza con questo mondo nell'ombra. Bisogna perseverare nella lettura per conoscere ogni scalino della gerarchia della comunità, per capirne la conformazione e le peculiarità. Tutta la vicenda si interseca con le tradizioni della comunità magica, come un arazzo dal quale i fili non possono essere scomposti.
Il ritmo narrativo è incalzante, io ho divorato tutto il romanzo in un paio di giorni, perchè pur essendo un fantasy ha il ritmo e gli elementi di un thriller: crimini efferati, sospetti, un movente e un colpevole da scoprire. Il lettore è spinto continuamente a porsi domande su chi sia la mano che si muove nell'ombra, sul motivo per cui Marta è così importante per i piani del killer e se, in qualche modo, la scia di sangue non comprenda anche la morte di Eva, la gemella di Marta. Domande che trovano risposta con lo scorrere delle pagine, fino all'epilogo in cui l'elemento sovrannaturale torna a prevalere.
I personaggi sono ben caratterizzati, Marta e Nico si svelano al lettore man mano, hanno bisogno di accertarsi della fiducia reciproca, di affrontare il pericolo e di fare i conti con il passato.
Marta è una persona comune gettata all'improvviso negli intrighi della comunità magica. La violenza la costringe a rileggere il proprio passato, a guardare dentro se stessa per accettare ciò che è davvero, le abilità di cui è capace e di cui non si è mai servita, per paura, per negazione. Nico è abituato alla magia, è forse il suo lato umano ad essere più fallace, ed è quello più colpito da Marta, dalla sua vulnerabilità e dal suo fascino. La dinamica sentimentale dei personaggi arricchisce la trama anche di una componente romance, rendendo "Vite sospese" un romanzo sfaccettato, adatto a più fasce di pubblico.

N.B. "Vite sospese" è già stato pubblicato in passato, con Triskell Edizioni, quella recensita è la seconda edizione, autopubblicata dall'autrice.
L'autrice sarà presente al Festival Romance 2020

Potete Acquistare qui il romanzo di Alessia Litta

Che ne dite, vi piacciono i romanzi urban fantasy?
Fatemelo sapere nei commenti :)

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