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martedì 13 febbraio 2024

Recensione "La trappola del diavolo" di Sarah MacLean

So che siete tutte in febbre da Bridgerton, ma vi assicuro che il protagonista di questo libro farà impallidire anche il Duca di Hastings.



Quarta di Copertina

Londra, 1837

Figlio illegittimo di un duca e re delle strade buie di Londra, Devon Culm, conosciuto come Devil, il diavolo, ha speso l'intera vita accumulando potere e denaro solo per realizzare la vendetta nei confronti del padre che ha rifiutato lui e i suoi amati fratelli dopo averli costretti a confrontarsi in un gioco crudele. L'incontro con la brillante e originale Lady Felicity Faircloth, una volta beniamina del ton e ora ostracizzata a causa di uno scandalo, è la perfetta occasione per realizzare finalmente i suoi piani. Devil dovrà solo trasformare quell'innocuo topolino in un'irresistibile tentatrice, e la trappola sarà pronta. A cascarci, tuttavia, non sarà il suo nemico.


Sono elettrizzata all'idea di parlarvi di questo romanzo, forse perché non credevo mi sarebbe piaciuto così tanto.
Sarah MacLean è diventata una delle mie autrici preferite di historical romance grazie a "Un irresistibile furfante", volume che ha inaugurato una serie dedicata a tre nobili decaduti, proprietari di un club esclusivo chiamato "L'angelo caduto". Questo oscillare tra luci e ombre, agio e dannazione, è stato un mix esaltante, che purtroppo non ho ritrovato nelle serie successive.
Ebbene, Harper Collins, con la serie sugli eredi illegittimi ci riporta a quelle atmosfere, a oscillare di nuovo tra i bassifondi di Covent Garden e lo splendore di Mayfair.

Felicity Faircloth ha un nome da principessa delle fiabe, ma nella realtà è stata esiliata dal ton dopo una successione di scandali e l'inesorabile trascorrere delle Stagioni senza convolare a nozze.
Nel cuore della notte, nella serra chiusa a chiave e distante dal chiacchiericcio di un ballo in pieno svolgimento, Felicity osa confessare alle tenebre il suo più grande desiderio: tornare a brillare, essere riaccolta dall'aristocrazia e trovare un marito che l'ami.
Quel che non sa è che, celato nell'oscurità, sta un uomo che si fa chiamare Devil, il Diavolo, e che sembra in grado di realizzare anche il più ardito dei desideri.
Ma tutto a un prezzo.
E Felicity promette un favore. Imprecisato, incondizionato, pericoloso.

Devil è abituato alle tenebre, ci vive da più di vent'anni. E tutto sommato le trova più accoglienti di altre dimore ben più ricche, che a lui hanno portato soltanto incubi, uno sfregio in volto e sete di vendetta.
E proprio in questa vendetta inciampa Felicity, che Devil comincia a usare come una pedina. Convince se stesso che quella ragazza abituata a parlare con se stessa ad alta voce, a scassinare porte con le forcine per capelli, gli sarà utile per punire il suo fratellastro, il Duca.
Ma Felicity è come un raggio di luce nel buio, buca le tenebre, crea un gioco di ombre che diventa irresistibile.
Lei e Devil sono gli opposti che non dovrebbero mai incontrarsi e invece si attraggono.
Felicity è per Devil la dolcezza sconosciuta, la sincerità disarmante, un senso appartenenza che non sconfina nel senso di appropriazione, perché Devil sa bene che una signora di Mayfair non potrà mai stare con un Bastardo di Coven Garden. Sono mondi troppo distanti. Troppo diversi. E finirebbero per insozzare Felicity.
E forse, all'inizio, Felicity avrebbe potuto essere d'accordo con lui.
Ma non dopo che Devil le ha mostrato quanto l'insulsa zitella, la Frustrata e Finita Felicity, come la chiama il ton, potrebbe in realtà ardere coma una fiamma, brillante, potente.
Ma sei lei diventa la fiamma, allora lui rischia di essere la falena.
E bruciare.

Questo romanzo mi è piaciuto tantissimo.
Era da molto che non provavo un entusiasmo simile per un historical romance. Ed è strano, perché "La trappola del diavolo" non ha gli ingredienti che di solito connotano il mio historical preferito.
Ho sempre amato le trame ambientate nei salotti, tra feste in maschera, passeggiate lungo la Serpentine o bucolici ricevimenti in campagna. La nobiltà più splendente e magnifica.
Invece, ad ammaliarmi in questo romanzo è stato un cattivo ragazzo.
Devil.
Un nome che la dice lunga su come lui si senta, chi sia diventato negli anni di violenza e malaffare a Covent Garden.
Non c'è niente da fare, Devil non è un protagonista da redimere, era il Re dei traffici illegali e lo rimane, però, per quanto truffi la Corona col contrabbando, è anche uno che protegge donne e bambini in un quartiere pericoloso. Uno che tiene alla sua gente, che lavora fianco a fianco ai suoi uomini per spostare i carichi, per tutelare gli affari che danno da vivere a tutto il quartiere.
Un personaggio duro, affilato, ma in cui resiste un fondo di gentilezza, di un amore pronto a fiorire.
Questo protagonista mi ha davvero conquistata sin dalle prima pagine. L'autrice è stata straordinaria nel descriverlo, ammantandolo di un fascino un po' in stile fantasma dell'opera, abituato all'oscurità, vestito di nero, con una cicatrice a sfregiarne il volto e un bastone con la testa di leone con cui annunciare la sua presenza.
Due colpi perfetti contro il pavimento.
Me li sognerò la notte.

L'attrazione tra i personaggi è tale, talmente pressante e tesa che, pur non amando affatto le scene hot dei romanzi, ho trovato queste ben incastrate nella trama, coerenti con quello che sta succedendo ai personaggi e al loro carattere.
Felicity è una sorta di Cenerentola al contrario. Vissuta nell'agio, farebbe di tutto per rimanere tra le braccia del ton. Salvo poi accorgersi che la nobiltà non le riserva un abbraccio confortevole, ma la ghermisce con unghie affilate. La ferisce. Mentre l'ambiente di Covent Garden si rivela più onesto, nell'ammettere la propria povertà, nel condividere quel che possiede. E Felicity comincia a vederne la bellezza, a capire che lei stessa non ha bisogno dell'accettazione dei capricciosi membri del ton, ma ha bisogno di un uomo capace di farla sentire splendida, preziosa, pur con tutti i suoi difetti.
Un uomo capace di far diventare Covent Garden, un regno all'altezza di una ragazza col nome di una principessa delle fiabe.

"La trappola del diavolo" è il primo della serie "Il riscatto degli illegittimi" e presenta già protagonisti dei prossimi libri. Whit, il primo fratellastro di Devil, mi è simpatico ma non mi suscita tutta questa curiosità. Invece, sto davvero smaniando per non correre al terzo volume, che tra Grace ed Ewan, la bellezza fatale dai capelli rossi e il Duca che in questo romanzo è al limite della sociopatia. Sono proprio curiosa di sapere come farà l'autrice a "recuperarlo".

Allora, vi ho convinti a comprare questo romanzo?
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