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domenica 25 febbraio 2024

Recensione: Puro incanto di Mary Balogh

Oggi ci spostiamo all'estero, con una regina del genere historical romance: Mary Balogh e il suo club dei sopravvissuti.

Puro incanto (I Romanzi Classic) (Serie Survivors'_ Club Vol. 4) di [Balogh, Mary]
Autrice: Mary Balogh
Serie: Survivor's club #4
Genere: Romance storico
Pagine: 210
Formato: Ebook
Prezzo: 3,99
Edito: Mondadori
Trama:
La donna che ha spezzato il cuore del visconte di Ponsonby è tornata e tutti si chiedono che fine farà il loro rapporto. Tutti tranne il visconte stesso, Flavian, che, preso dallo spavento, si getta fra le braccia della giovane Agnes Keeping. Agnes non è mai stata innamorata, né ha mai desiderato di esserlo, ma il temperamento carismatico del visconte l’ha fatta cedere e ha finito per accettare una sua impetuosa proposta di matrimonio. Quando però la ragazza scopre che la proposta dell’uomo serve solo a vendicarsi del suo primo amore, cerca di fuggire, ma Flavian non ha alcuna intenzione di lasciarsi scappare la nuova sposa. Non ora che in maniera così inaspettata e così profonda si è finalmente innamorato…

Il club dei sopravvissuti è una costante in un mondo che cambia. Per i suoi membri il club è una nuova famiglia, una rinascita dopo gli orrori della guerra, è comprensione e accoglienza per chi è stato emarginato dal ton.
E Flavian non fa eccezione, la sua mente è stata sconvolta dalle ferite, i traumi gli hanno confuso la memoria e la parola. Non ricorda più alcuni episodi, balbetta, è vittima di feroci emicranie. E, ancor peggio, è sempre più distante dalla sua famiglia, che non è riuscita ad accettare l'instabilità di un reduce, e persino la sua fidanzata l'ha abbandonato per sposare un altro. Flavian è un uomo tradito, che cerca di sfuggire al passato. In questa ricerca di solitudine, Agnes Keeping, una donna di umili origini, è una variante imprevista.
Flavian è convinto di volerla evitare, ma poi si trova a inseguirla.
Agnes è certa che l'amore non faccia per lei, ma basta poco perché consegni il proprio cuore a Flavian.
Una storia squilibrata, che fa uscire entrambi dal proprio guscio.
Ma sono tante le cose ancora in sospeso...

Questo romanzo non è certo l'apice di Mary Balogh. Seppure i personaggi si facciano ricordare, specialmente Flavian, non riescono a raggiungere l'intensità toccata da altri "figli" della Balogh. Il filone narrativo appare frammentato, con pezzi di storia che faticano a congiungersi, svolte mancate e colpi di scena mal sfruttati.

Andiamo con ordine: i protagonisti.

Agnes Keeping è la più banale della coppia. Un tipico personaggio da romance: la donna appassionata che non sa di esserlo, una persona sicura di non ricevere nulla di speciale dalla vita, fin troppo pronta ad accontentarsi. E fin troppo pronta a risvegliarsi. Agnes si abbandona all'amore inatteso con gioiosa incoscienza. Combatte un sentimento più per abitudine e paura, che per convinzione. Resta, però, una protagonista coerente, romantica, in cui le lettrici possono identificarsi.
Flavian, come tutti i sopravvissuti, è un uomo in lotta con la sua parte oscura. Una persona incapace di coerenza, perchè ha perso una parte di sè, perché ricorda torti fatti e subiti, senza poterne ricostruire le ragioni. L'ho trovato un personaggio tenero nella propria insicurezza, comunque ammaliante nel suo essere balbuziente e malizioso.
Ma proprio la storia di Flavian fa zoppicare tutto il romanzo. Nel suo passato c'è una donna ingombrante, una famiglia egocentrica e al tempo stesso ingenua, un lutto. Ma tutti questi elementi, arricchiscono la trama ma non la tensione narrativa. Le emozioni trasmesse non arrivano al culmine, i conti non tornano alla fine del libro. E anche i ricordi di Flavian subiranno un'accelerazione immotivata verso la conclusione.

Una storia frettolosa che non rende giustizia all'autrice e che ha lasciato molte delle sue ammiratrici italiane a domandarsi se qualcosa non vada nella traduzione.


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