Secondo appuntamento con i romanzi della serie Wallflowers.
Bisogna essere psicologicamente pronti a conoscere Lillian, la più impertinente delle audaci zitelle!
Accadde al ballo, dove la splendida Lillian Bowman scoprì che il suo temperamento da americana, diretto e sfrontato, non era ben visto nell'affettata società inglese. Soprattutto agli occhi di Lord Westcliff, Marcus, lo scapolo d'oro più insopportabile della città. Accadde in giardino, dove Marcus e Lillian scoprirono che un solo appassionante bacio poteva valere più di mille arroganti pregiudizi, e persino più di un profumo afrodisiaco! Accadde in autunno, quando Marcus, l'uomo che non aveva mai perso il controllo delle sue emozioni, scoprì di essere tutt'altro che una roccia: con Lillian ogni tocco era una squisita tortura. Ma quell'insolente americana non era senz'altro nella lista delle "donne da sposare"...
"Accadde in autunno" è il secondo romanzo della serie Wallflowers.
Le Zitelle, come amano definirsi, sono riuscite a sistemare Annabelle, anche se non con l'uomo che avrebbero sperato, dato che Simon Hunt non è aristocratico, né poi così garbato.
Lillian Bowman ha ormai capito che i nobili sono prede sfuggenti, tanto che arriva ad acquistare un profumo "magico", capace di irretire il gentiluomo perfetto grazie a un ingrediente segreto, che il profumiere si rifiuta di rivelarle.
Le zitelle si lanciano con entusiasmo nella sperimentazione dell'essenza, peccato che l'unico uomo che sembra subirne il fascino di Lillian sia... Lord Wescliff!
L'uomo più sbagliato che ci possa essere per lei.
Tanto Lillian è sfrontata, istintiva e pratica, tanto Marcus è formale, distaccato e algido.
Sono i due opposti, che inevitabilmente si attraggono.
Le schermaglie tra Marcus e Lillian erano cominciate in "Segreti di una notte d'estate", e di sicuro non saranno sfuggite alle lettrici più attente. Anche in questo romanzo si delinea una dinamica hate to love, in cui i protagonisti sembrano non poter trascorrere due minuti nella stessa stanza senza provare istinti omicidi. Fino a che l'intensità del sentimento non si dirige nella direzione opposta, verso un'attrazione bruciante.
Lord Westcliff è un uomo abituato a mantenere il controllo, a dominare incontrastato, a vivere un'esistenza ordinata e operosa. Incarna il perfetto aristocratico, algido e arrogante, almeno fino a che la sua vita non viene sconvolta dall'arrivo dei Bowman in cerca di buoni partiti, nella sua tenuta di Stony Cross Park. Nessuna delle due ragazze americane è il suo ideale di moglie, ma Lillian è un vero flagello: non rispetta l'etichetta, agisce in maniera scandalosa e dice tutto ciò che le passa per la testa. Un comportamento a cui Marcus non può restare indifferente.
E con sua sorpresa e costernazione scopre che lo adora.
Lillian, dal canto suo, è convinta che Lord Wescliff sia un borioso insopportabile, l'ultimo uomo che potrebbe mai sposare, fino a che una serie di coincidenze la mettono davanti ad aspetti del suo carattere che non aveva mai visto prima.
L'arroganza si trasforma in ironia, la tirannia in gioco, il litigio in seduzione.
Ho trovato suggestivo vedere due caratteri implacabili riuscire a fondersi, gli angoli dei personaggi cercare di smussarsi, pur rimanendo se stessi, trovare affinità dove prima c'era solo contrasto.
Marcus subisce la stessa evoluzione di Simon Hunt, da uomo tutto d'un pezzo ad amante tenero e ferocemente protettivo. Eppure devo ammettere che non mi è bastato. Lisa Kleypas non approfondisce mai molto il passato dei suoi personaggi, limitandosi a piccoli accenni, ma con Westcliff secondo me non è andata abbastanza a fondo, avrei voluto vedere con più chiarezza il passato che l'aveva reso così austero e i sentimenti che l'hanno portato ad accogliere Lillian nel suo cuore. Marcus è un personaggio forte, che si fa ricordare per i suoi modi imperiosi e l'affetto che nasconde sotto la superfice gelida, ma comunque poco tridimensionale.
Lillian, invece, è caratterizzata molto bene. Il suo temperamento focoso, il suo americano senso pratico e l'impulsività di carattere, ne fanno una protagonista molto moderna e davvero particolare nella narrativa storica.
Decisamente, quella che spicca di più tra le Zitelle, una sorta di leader, anche se non arriva mai a sopraffare le altre.
Molti autori sostengono che, nelle serie, il secondo romanzo è sempre il più difficile.
Da lettrice, ammetto di aver amato "Accadde in autunno" un po' meno degli altri. La vicenda del profumo magico, che sembra centrale all'inizio, viene abbandonata a se stessa, invece di essere usata per ulteriori espedienti.
Ma, soprattutto, credo che l'autrice si sia spinta un po' troppo in là nel tratteggiare il personaggio di Sebastian St. Vincent, che sarà protagonista di Peccati d'inverno. Lo dipinge in una maniera tale da rendere poco credibili alcuni dei comportamenti di Lillian e Marcus nei romanzi successivi, come se non avesse preso le giuste misure. Mi dispiace perché, ve lo anticipo, Sebastian è uno dei personaggi più intriganti della serie e la coppia che forma con Evie mi fa letteralmente impazzire.
Non vedo l'ora di parlarvene, la prossima settimana!
Nel frattempo, vi invito a passare nei blog delle mie compagne di Review Tour e ad acquistare la serie, per parlarne insieme a noi!
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