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venerdì 24 settembre 2021

Recensione: "L'estate della buona società" di Lex Croucher

Sono davvero dispiaciuta della recensione che mi accingo a farvi leggere, perché riponevo nel romanzo, che mi è stato gentilmente inviato da Garzanti, le migliori aspettative. Purtroppo, "L'estate della buona società" mi ha delusa. Scoprite come mai…

Genere: Romanzo Storico
Pagine: 320
Prezzo Cartaceo: 16,90
Prezzo Ebook: 9,90
Pagine 320
Edito: Garzanti
Quarta di Copertina

Inghilterra, anni Venti dell'Ottocento. Mr Thomas Hawksley è tornato in città. Non se ne conosce il vero motivo e di certo nessuno lo verrà a sapere da lui, così introverso, enigmatico e, a detta di tutti, poco incline al divertimento. Ma è estate e, per salvare le apparenze, deve suo malgrado partecipare a qualche festa. Un'estate che Georgiana non avrebbe voluto trascorrere con gli zii che, pur appartenendo alla buona società, conducono una vita molto appartata. La noia è la sua unica compagna. Finché, al primo ballo a cui è invitata, conosce Mr Hawksley. Il loro è un incontro tutt'altro che indimenticabile. Lei fa una gaffe dopo l'altra e lui sembra poco interessato alla conversazione. Nulla che lasci presagire una futura frequentazione, nemmeno di facciata. Anzi, tutto il contrario. Ma la città non è grande e rivedersi è inevitabile. Nonostante tutti consiglino a Georgiana di stare alla larga da lui perché il suo temperamento non può portare a a di buono, l'uomo esercita su di lei un fascino sempre maggiore. E più Thomas si ripete che Georgiana è solo una ragazza che passerà lì l'estate, più togliersela dalla mente diventa difficile. Ma arriva sempre il momento della verità. Quello in cui non si può più nascondere a. Ed è allora che i due devono capire a cosa e a chi credere davvero.



Malgrado la quarta di copertina presenti il romanzo come una sorta di Orgoglio e Pregiudizio con il brio dei Bridgerton, e l'autrice stessa dichiari di ispirarsi a Jane Austen, il focus de "L'estate della buona società" non è la storia d'amore, bensì il rapporto di amicizia tra Georgiana e Frances.
L'aristocratica Frances inizia la nuova arrivata alla vita fatta di eccessi del suo circolo ristretto, in cui ogni sentimento tocca l'esasperazione e nessuna regola di condotta viene osservata, non ci sono limiti a ciò che si può provare e sperimentare. Mentre le due ragazze stringono un'amicizia sempre più intima, quasi morbosa, Georgiana comincerà a mentire e manipolare, pur di far parte del gruppo.
Almeno finché gli eccessi non raggiungono l'apice, finché ciò che sembrava un avvenire dorato non comincia a mostrare rovinose crepe.

Ho trovato apprezzabile l'evoluzione del personaggio di Georgiana, il suo percorso di formazione. La maniera un po' ingenua con cui si lascia ammaliare, l'impulsività che la caratterizza e poi la presa di coscienza. Come un velo che, finalmente, le cade dagli occhi e la costringe a maturare, anche grazie all'aiuto di Thomas Hawksley.
Thomas dovrebbe rappresentare una sorta di Mr. Darcy, ma si vede talmente poco che non riesce a colpire il lettore, la relazione con Georgiana è talmente labile, in confronto ai rapporti morbosi e intensi con altri personaggi, che resta poco incisiva e rende questo romanzo difficilmente classificabile come romance.

Malgrado sia evidente che l'autrice conosca l'ambientazione di stampo austeniano, tratteggia una storia così moderna da apparire davvero poco credibile. Una società serenamente multietnica (e forse questo è l'unico elemento che ha in comune con la fiction dei Bridgerton), in cui un gruppo di giovani può fare qualunque cosa gli passi per la testa, incluso trascorrere fuori la notte senza che le ragazze nubili abbiano uno chaperon. In tutto ciò, si inseriscono i dubbi sull'identità sessuale di uno dei personaggi principali e persino una storia di violenza, tratteggiata come un me too regency, a mio avviso senza il rispetto della morale dell'epoca.

Temo di aver già detto troppo, ma quando esprimo una recensione critica sento il bisogno di motivare  il mio scarso apprezzamento. 

Fatemi sapere se avete letto il romanzo o qual è stato l'ultimo titolo che vi ha deluse. Ci vediamo nei commenti o sotto il post di instagram!

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