;

mercoledì 6 febbraio 2019

Review Party: La Governante di Rebecca Quasi

Rebecca Quasi, già nota autrici di romanzi d'ambientazione contemporanea, ha da poco suscitato l'attenzione anche delle più attente lettrici di romance storici. Il suo "Dita come farfalle" ha riscosso uno straordinario successo di vendite e di pubblico, tanto che era impossibile non sentirla nominare nei gruppi dedicati all'historical romance. E pare proprio che con il suo nuovo romanzo "La governante" abbia voluto bissare il successo, a pochi giorni dall'uscita il libro era già ai primi posti nelle classiche di amazon.
Perché? Continua a leggere per saperne di più!

Genere: historical romance
Prezzo cartaceo: 12,99
Prezzo Ebook: 2,99
Pagine: 193
Edito: DRI editore



Quarta di Copertina

Londra. 1875.
Lord Moncrieff, rimasto vedovo, deve trovare una governante che si occupi di sua figlia. O meglio della figlia di sua moglie, visto che non è certo di essere lui il padre della bambina. Assume la signora Tate, una donna giovane e affascinante, con un passato non proprio cristallino. L'idea di spedire figlia e governante lontano da Londra si rivela, però, poco funzionale all'attrazione che inevitabilmente i due finiscono per provare.



Ovviamente, non ho una formula magica da svelarti, ma credo che buona parte della notorietà di questo libro stia nell'elemento più caro e maltrattato del genere romance: il cliché.
Bastano tre parole vedovo, bambina e governante perché già ti veda scattare sulla sedia con un nome sulle punta della lingua, ma no, non è Jane Eyre.
Il fascino romantico dell'uomo colpito da un triste destino, l'innocenza di una bambina troppo sola e di una donna in una posizione scomoda e sfortunata, però, c'è tutto.

I personaggi di Rebecca Quasi si incastrano perfettamente nel cliché dell'uomo di sangue blu con la governante di grande sensibilità e fascino, ma sono costruiti in maniera molto più moderna e accattivante, con una caratterizzazione in grado di coinvolgere anche le lettrici meno avvezze al regency.
Lord Moncrieff è segnato, ma per nulla abbattuto, da un matrimonio all'insegna dell'infedeltà. Un'infedeltà così intempestiva da rendere dubbia persino la legittimità dell'unica figlia Penny. Lord Moncrieff all'inizio sembra quasi apatico e davvero poco sensibile nel lasciare che la sua unica figlia cresca con le tate, inoltre il suo allontanarsi per evitare il ritratto in miniatura della moglie lo fa sembrare l'opposto dell' eroico protagonista da romance che tutti si aspettano. Tanto più al momento di scegliere la governante, perché assume l'unica troppo giovane per quel ruolo e decisamente troppo attraente per non suscitare pericoli e pettegolezzi.
La signora Tate, del resto, pur essendo di grigio vestita e in posizione di subordinazione si rivela subito una donna energica, capace di governare la casa di campagna di Lord Moncrieff con più polso di un soldato, pur essendo sfuggente come una brezza primaverile. In amore vince chi fugge… forse perché non può fuggire per sempre, così dopo iniziali reticenze la nostra signora Tate si lascia afferrare in un crescendo di seduzione e trasgressione a tutte le regole della buona società… Come ti ho detto, dimentica la timida e ritrosa Jane, perché la signora Tate è molto più moderna, ma ancor di più è Lord Moncrieff che, infischiandosene dello scandalo, del ton e delle ire materne si dedica anima e corpo (non si sa se più con l'anima o più col corpo) alla governante. Ma i guai, in realtà, sono appena cominciati…
Senza svelare altro della trama, si può dire che i personaggi siano il punto forte del libro. E non per il loro essere cliché, ma perché ognuno ha un elemento per il quale si fa ricordare. Lord Moncrieff per la passionalità (pure troppa, a mio avviso!), la governante per la forza d'animo ma anche la sensibilità e infine, quello che è stato il mio personaggio preferito, la piccola Penny, per tenerezza, perspicacia, ma anche lei parecchia modernità...

Parlando dello stile, più che show don't tell mi pare che Rebecca Quasi prediliga uno stile più "raccontato" che si sofferma maggiormente sull'indole e sulle sensazioni dei protagonisti, che sono il vero focus della storia.
Tutto il contorno, l'ambientazione vittoriana, risulta più sfumato. Del ton si vede poco, essendo ambientato prevalentemente in un'ambientazione di campagna con pochi ospiti, pur mantenendo una buona caratterizzazione storica negli usi e costumi dell'epoca. Insomma, se ci tieni a vedere le incomparabili, i balli e ritieni irrinunciabile la cronaca della stagione allora non fa per te. Se, invece, cerchi un amore contrastato dalla moralità e dalla convenzione dell'epoca, barriere sociali, corse a cavallo e un'antica magione di famiglia da troppo tempo trascurata, allora, è proprio il romanzo giusto.

Piccola nota finale, ho trovato molto tenera la conclusione, che ci fa sbirciare nella vita della famiglia di Lord Moncrieff ( e non solo!) dopo qualche anno.

Insomma, dopo "Dita come farfalle" e "La governante" ci dobbiamo chiedere che altro titolo sfornerà l'autrice. Nell'attesa, le amanti del genere storico possono seguire la casa editrice DRI, che vanta nel proprio catalogo diversi titoli historical romance, dimostrando un'attenzione rara verso questo genere, purtroppo bistrattato da altri suoi colleghi italiani.

Ti ricordo che puoi comprare il romanzo a questo Link  e ti lascio col calendario del RP.


Nessun commento:

Posta un commento