Mi sembra incredibile aver trovato questo articolo tra le bozze, credevo di averti già parlato di "Fidanzati dell'inverno" e invece la recensione giaceva ancora tra i file non pubblicati. Il fantasy di Christelle Dabos è un bel tomo da leggere nella stagione fredda, soprattutto ora che sta per uscire il secondo volume!
Ofelia, la protagonista, vive in un mondo diviso in Arche, dove ogni arca ha le proprie tradizioni, il proprio paesaggio e il proprio modo di vivere. Lei risiede su Anima, un arca in cui le persone sono capaci di infondere vita agli oggetti o, nel suo caso, di rileggerne il passato. A Ofelia basta toccare la superficie di un proiettile per scoprire chi l'ha prodotto, chi l'ha infilato nella canna della pistola o chi ne è stato ferito. Un talento che la rende vittima del fascino del passato, del vecchio mondo, quello precedente alla creazione delle Arche, di cui si sa poco o nulla.
Su Anima esistono ancora i matrimoni combinati e Ofelia, dietro gli occhiali e la sciarpa vecchia ma affettuosa, è una delle poche ragazze della sua famiglia rimasta nubile. Il suo spirito di famiglia, una donna immortale come tutti gli spiriti, per di più anaffettiva e prepotente, la costringe a sposarsi con Thorn, l'intendente del Polo.
Thorn, un uomo sfregiato e dai tratti glaciali come la terra da cui proviene, porterà Ofelia in un mondo del tutto diverso da Anima. Al Polo un sorriso può celare di tutto, da una passione segreta all'odio più intenso, in cui infuria una lotta per il potere senza esclusione di colpi, in cui Ofelia sarà una pedina nel gioco altrui e la sua stessa potrebbe essere in pericolo...
Ho letteralmente adorato questo romanzo.
502 pagine che si bevono in pochi giorni, perché staccarsi dalle pagine diventa davvero difficile.
Il fascino di "fidanzati dell'inverno" è la mescolanza di stili creata dall'autrice. I personaggi si muovono con l'aplomb tipico dei romanzi storici (ad esempio la zia di Thorn), tra servitù, gerarchie precise, e buone maniere, ma hanno una caratterizzazione molto moderna e sfaccettata, caratteristica probabilmente data dalle sfumature steampunk che colorano tutto il romanzo. Il contesto della Arche, della scomparsa del vecchio mondo e dei poteri che arricchiscono i personaggi, invece, saranno cari agli appassionati di fantasy.
A ciò si aggiunge la storia tra Thorn e Ofelia, in cui è possibile rintracciare l'ossatura di Orgoglio e Pregiudizio, per la gioia di tutte le romantiche!
Ofelia è un topo di biblioteca, introversa e solitaria, che preferisce starsene tra i vecchi oggetti piuttosto che scorrazzare tra sarte e parrucchieri. Una ragazza inesperta che però nasconde una certa audacia e una buona dose di astuzia, grazie alle quale sarà capace di superare le tante prove che l'aspettano al Polo. Thorn, all'apparenza, sembra proprio uno dei tanti nuovi ostacoli. Un marito solo di nome, che verso di lei non nutre alcun interesse e che, anzi, avrebbe preferito non doverla sposare. Un uomo di poche parole, e molti silenzi che, però, si avvicinerà a lei piano piano, dimostrando una tenerezza irresistibile (se riesci a vederla!). Un personaggio così, davvero, non si vedeva dai tempi di Mr. Darcy.
Gli elementi fantasy, come il potere di attraversare gli specchi, di assumere un altro aspetto o leggere il passato degli oggetti, li ho trovati davvero immaginifici. Si riesce a vederli senza fatica, quasi come se fossero abitudini quotidiane e non qualcosa si assolutamente straordinario, eppure non perdono fascino. La stessa sensazione, per ora, me l'aveva data soltanto il Castello errante di Howl. L'atmosfera viene però riscaldata dall'intrigo che regna al Polo, dalla minaccia che sembra stringersi sempre di più sulla testa della povera Ofelia, dove persone che credevi amiche si trasformano in gelidi nemici e i nemici potrebbero non essere poi così cattivi... insomma, nessuno è quel che sembra.
Insomma, come avrai capito ti invito ad acquistare una copia di "fidanzati dell'inverno" e ad aspettare con me l'uscita di "Gli scomparsi di Chiardiluna".
#Prodottofornitoda edizioni e/o
Nessun commento:
Posta un commento