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mercoledì 16 ottobre 2019

Review Party: "I love shopping a Natale" di Sophie Kinsella

Dunque.
Da dove comincio?
Sophie Kinsella è l'autrice che mi ha fatta innamorare della narrativa rosa, che mi ha fatto capire come un chick-lit possa essere, a volte, un amico. Per me è una specie di idolo e incontrarla a Torino è stato uno dei momenti più epici della mia vita (se non sai di che parlo, leggi questo articolo!). Ebbene, dopo un paio di libri un po' deludenti e qualche cambio di rotta, finalmente Sophie Kinsella torna a farmi battere il cuore, con un romanzo spassoso ma toccante e, soprattutto, magico come il Natale! 




Quarta di Copertina


Becky Bloomwood adora il Natale. Il rito è identico ogni anno: l'invito a casa dei suoi genitori, le canzoni tradizionali ripetute fino allo sfinimento, la mamma che finge di aver fatto lei il pudding e i vicini di casa che puntualmente si ripresentano con i loro orrendi maglioni a tema per bere insieme un bicchiere di sherry. Ma stavolta lo scenario cambia: i genitori di Becky si sono temporaneamente trasferiti a shoreditch, il quartiere londinese più modaiolo del momento, e le chiedono di organizzare il Natale a casa sua. In fondo qual è il problema? Sarà sicuramente in grado di farlo, figuriamoci! Ora Becky vive in campagna con Luke e la piccola Minnie, vicino alla sua amica suze, e lavora nel negozio annesso alla sua splendida e antica residenza di famiglia. Anche se non rinuncia alle scorribande nei negozi londinesi, lo shopping online è la sua nuova frontiera e sapere di poter fare acquisti da casa in ogni momento, semplicemente con un clic, è per lei molto rassicurante. Poco importa se deve procurarsi un tacchino vegane per la sorella Jess, se vuole a ogni costo trovare regali personalizzati per tutti o se il vestito che ha scelto le è troppo stretto: Becky coglie questa occasione come una vera e propria missione. Dal 2000, anno in cui è uscito il primo i love shopping, a oggi il modo di fare acquisti è molto cambiato: la rete è entrata prepotentemente nella nostra vita e in questo romanzo Sophie Kinsella, da acuta osservatrice quale è, ha saputo cogliere i nuovi tic e comportamenti di tutti noi attraverso il racconto delle situazioni esilaranti e spesso paradossali in cui Becky puntualmente si ritrova. Perché la sua massima soddisfazione è guardare quanto ha risparmiato approfittando di sconti più o meno reali, e mai una volta quanto ha speso…



"I love shopping a Natale" segna il magico ritorno di Sophie Kinsella, e non solo, anche della sua più celebre eroina Becky Bloomwood.

Forse esagero, ma credo che "I love shopping" sia diventato un libro (e un film, ma il libro è più bello!) davvero cult, perchè ha dato inizio all'ascesa dei chick-lit, un genere letterario in cui il rosa diventa anche più shocking, ma soprattutto perchè è stato capace di toccare le corde più intime di moltissime donne.
Lo shopping compulsivo di Becky non è semplicemente un cedere ai dettami della moda, o il non resistere a uno sconto, è anche un modo di affrontare le piccole e grandi delusioni di ogni giorno. Ovviamente, in modo più ragionevole, tutte noi, almeno una volta nella vita, ci siamo ritrovate con un sacchetto in mano che ci ha fatto sentire un po' più coccolate. Tutte noi, nel nostro piccolo, siamo un po' Becky Bloomwood.


Ma dov'eravamo rimasti?
Già, perché Becky da quel primo I love shopping ha fatto passi da gigante. Si è sposata con Luke (quel sant'uomo di Luke Brandon!), ha ritrovato una sorella, è diventata mamma di una splendida bambina e ora... ora deve organizzare il Natale.
Come una perfetta padrona di casa.
E non ha nessunissima idea da che parte si cominci.
I regali?
Le decorazioni?
Il menù?
L'unica certezza sono gli invitati, perchè tutte le persone importanti della sua vita sembrano essersi autoinvitate a casa sua per le feste. Tutte le persone che Becky non vuole deludere, anzi, alle quali lei vuole offrire la migliore e più magica delle feste. Un'occasione unica, indimenticabile, di quelle che si vedono nei film di Hallmarks.
Ma i film, appunto, sono solo film, invece a vita reale è piena di complicazioni, come Luke che si compra il cappotto che intendeva proprio regalargli, sua madre che smette di parlare con Janice, la migliore amica di sempre, e sua sorella Jess che ha bisogno di un tacchino vegano. (Sapevate che esistono i tacchini vegani?Fatemelo sapere con un commento!).
Ma Becky ha un'arma segreta per affrontare i problemi: lo shopping!
E a Natale le compere sono quasi un dovere, no?

"I love shopping a Natale" per me è stata una pura gioia (grazie Mondadori!).
Avevo smesso di seguire la serie dopo il volume su Jess (I love shopping con mia sorella), perchè cominciavo a trovarla un po' forzata e ripetitiva. Esagerata. Ho continuato a seguire l'autrice con i suoi volumi autoconclusivi e quelli firmati con lo pseudonimo di Madeleine Wickham, e ho notato una grossa crescita, soprattutto nei temi affrontati tra le righe. Facciamo l'esempio di "La mia vita non proprio perfetta", a prima vista è un chick-lit come tanti altri, ma nasconde una feroce critica alla vita apparente dei social, alla solitudine e al senso di insoddisfazione che spesso porta con sè.
Eppure, la trovavo una Kinsella "diversa", perché ormai ero abituata a quella dei primi I love shopping, quella delle risate sfrenate, ma accompagnate sempre da un certa dolcezza e un delicato romanticismo.
Ecco, "I love shopping ha Natale" mi ha fatto ritrovare quella stessa magia, con la Kinsella che avevo imparato ad amare e che mi aveva conquistata dalle prime pagine.
Becky Brandon (nata Bloomwood) ormai è una donna, ha un matrimonio solido e una deliziosa bambina. Sembra più una delle amiche con cui potresti uscire per un tè, che un'eroina da romanzo. Ha problemi comuni: i vestiti da cucire per la recita dell'asilo, le clienti antipatiche del negozio in cui fa la commessa... e il Natale. Quell'evento meraviglioso che arriva, puntuale, ogni anno. Quell'unico giorno in cui tutto, ma proprio tutto deve essere perfetto e, forse proprio per questo, trasmette un'ansia allucinante.
Fateci caso, a Natale c'è la frenesia, la corsa ai regali, l'ansia del cenone, e le palle che si rompono (quelle dell'albero, ovviamente). Becky dovrà fare i conti con tutto questo, come ognuna di noi.
Ha un paio di ospiti vegani (il che significa preparare due cene), ha poche idee sui doni da impacchettare (ma tanti rotoli di carta, comprata in offerta) e, a complicare ulteriormente lo stress da Natale, c'è anche un ex che torna dal passato.
Un ex che ora è una star del rock.
Una sexy star del rock.
E chissà, magari Becky (all'epoca ancora Bloomwood) è un'inconsapevole musa ispiratrice di hit.  Per scoprirlo deve riallacciare i rapporti con Craig e fare i conti con quell'assurda voglia di piacere ancora a un uomo di cui, tutto sommato, non le importa niente. Ma così, per principio. Perché una mamma di provincia, in fondo, può essere ancora molto rock. (Ve l'ho già detto che suo marito Luke è un sant'uomo, vero?).

Tra la vigilia che incombe, canzoni rock, litigi e nuove vicine un po' stalker, non si può fare a meno di ridere, e tanto. Tantissimo.
Becky è sempre la solita, il personaggio con le idee più folli che si siano mai lette, con le figuracce peggiori di sempre, ma animate da buone intenzioni.
E forse sta qui la magia di "I love shopping a Natale", riuscire a passare dalle lacrime per le risate, a quelle per la commozione. In un attimo.
Perché, pur con tutti i suoi difetti, con lo shopping compulsivo, le bugie, i paradossi, Becky cerca di fare del suo meglio per rendere felici le persone che ama, è generosa, altruista, un po' romantica.

E, in fondo, anche il consumismo del Natale, l'ansia da prestazione, sono solo prove da superare per dimostrare alle persone che abbiamo intorno quanto gli vogliamo bene e quanto desideriamo, almeno per un attimo, farle sentire speciali, gioiose, in una parola...spryggie.
(Se vuoi sapere cosa significa spryggie, ti tocca leggere I love shopping a Natale).

Dopo questa recensione un po' ingarbugliata (ma animata da un'emozione sincera), vi lancio un velatissimo impulso all'acquisto.

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