Pagine

lunedì 3 aprile 2023

Recensione: "Un voto così intrepido e mortale" di Brigit Kemmerer

Non mi aspettavo che la serie Cursebreakers mi sarebbe piaciuta tanto invece, una volta terminato il primo volume, ho continuato a pensare al reame di Emberfall e alla sorte di Rhen, il suo principe maledetto.
"Un voto così intrepido e mortale" è l'ultimo capitolo di una trilogia che comincia come retelling de La bella e la bestia, ma che si affranca ben presto dalla fiaba.

Genere: Fantasy
Serie: Cursebreakers #3
Pagine: 420
Prezzo ebook: 10,99
Prezzo cartaceo: 22,00
Edito: Mondadori
Quarta di Copertina:

Emberfall è sull'orlo del baratro. Mentre l'ombra della guerra si allunga sul regno, è sempre più aspro lo scontro tra chi considera Rhen il legittimo erede e chi vorrebbe che fosse Grey a salire al trono. Grey ha offerto una tregua di sessanta giorni prima di attaccare, e Rhen, tormentato dai suoi segreti, si sta isolando da tutti, compresa Harper, che è alla disperata ricerca di una soluzione pacifica. Nel frattempo Lia Mara, da poco incoronata regina di Syhl Shallow, fa di tutto per governare con giustizia e non seguire le orme spietate della madre. Ma il suo rapporto con Grey, che i più guardano con paura perché dotato di magia, la rende invisa ai suoi stessi sudditi e fa di lei il bersaglio di fazioni ostili. Man mano che la data dell'ultimatum si avvicina, la giovane sovrana deve scoprire se è davvero di lei che il suo popolo ha bisogno. La sorprendente conclusione della trilogia "Cursebreakers" ci mostra due regni prossimi allo scontro, tra lealtà messe a dura prova e amori in pericolo, mentre un antico nemico in cerca di vendetta ritorna pronto a distruggere tutto e tutti.


Attenzione ai naviganti, essendo l'ultimo volume di una trilogia, leggendo questa recensione potreste incorrere in spoiler dei libri precedenti!

I regni di Emberfall e Syl Shallow sono sull'orlo di una guerra fratricida. Un momento di tregua prima dell'inevitabile conflitto. Se Lia Mara e Grey si rifugiano nella dolcezza del loro amore, per rubare qualche istante di felicità, Rhen e Harper devono invece fare i conti con gli errori del passato e i segreti che ancora contaminano il loro rapporto.
Amore, potere e magia sono visti e vissuti secondo due prospettive opposte e devo ammettere che la parte di narrazione dedicata ad Emberfall, l'ho trovata molto più coinvolgente. C'è più passione tra Rhen e Harper, un conflitto che li spinge ad allontanarsi per tornare a cercarsi, li costringe a evolvere come singoli e come coppia. Purtroppo,  non ho trovato lo stesso coinvolgimento tra Lia Mara e Grey. Non so se sia colpa del confronto con gli altri personaggi femminili, molto più forti e caparbi, ma Lia Mara mi risulta sempre preda dell'autocommiserazione, vulnerabile, noiosa. La ritengo davvero male assortita con lo spaventoso Grey e, ancor peggio, in coppia con lei persino Grey (il mio preferito in "Un fato così ingiusto e solitario") mi sembra rimpicciolire, perde l'aura di potenza e mistero che mi aveva conquistata e manca anche la chimica che aveva, invece, con Harper.

In questo ultimo volume l'autrice sceglie di spingere di più sui sentimenti, nel bene e nel male. L'amore si fa più profondo, ma anche l'orrore. Lilith, la grande antagonista della serie, torna con una malvagità descritta senza risparmiare particolari disturbanti. Se la tortura è inscenata in maniera molto più forte rispetto ai libri precedenti, il suo personaggio non viene però particolarmente approfondito.

Niente da ridire sul ritmo narrativo, tutto l'ultimo volume sembra un conto alla rovescia verso il confronto tra i protagonisti del primo volume. Le pagine scivolano inesorabili e veloci fino alla fine. I colpi di scena si susseguono uno dopo l'altro e, devo ammettere, che anche lo stesso finale mi ha sorpresa.
Credo che l'autrice si sia accanita verso un personaggio in particolare, che non rivelo per evitare spoiler. Non ho apprezzato particolarmente questa scelta, perché mi sembra l'unico costretto a pagare davvero il conto della crudeltà di Lilith, costretto a perdere tutto per dover poi cambiare.

Comunque, per rimanere in tema Disney, se il primo volume mi ha ricordato La bella e la bestia, l'ultimo è stato un po' Frozen al maschile, intrecciando lo stigma della magia ai rapporti tra fratelli.

Per concludere, una piccola nota sulle edizioni. Sono una di quelle lettrici di poche pretese, che vorrebbe tornare ad avere cartacei a prezzi onesti senza troppi orpelli, come pagine colorate e doppie copertine. Ho letto l'intera serie in ebook, ma devo ammettere che, dopo un'occhiata in libreria, i volumi cartacei di questa serie sono davvero, davvero belli. Curati dalla copertina alla mappa interna, fanno una certa figura sugli scaffali. Insomma, un pensierino ce lo farei.

Nessun commento:

Posta un commento