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domenica 4 settembre 2022

Recensione: The Queen di Andrew Morton

Quando Lady Diana ha deciso di raccontare la propria storia, di far sentire la propria voce senza il filtro di Palazzo, si è rivolta a un uomo: Andrew Morton.
Più di vent'anni dopo, lo stesso autore mette nero su bianco la vita della Regina Elisabetta. Una bambina che non avrebbe mai dovuto diventare regina, una ragazza alle prese con un ruolo pubblico di rilevanza mondiale, una moglie, una madre, una suocera. Chi è davvero Elisabetta? Forse non lo sapremo mai, ma credo che una delle penne più autorevoli, e in grado di avvicinarsi alla verità, sia proprio Andrew Morton.



Per la mia rubrica instagram "Pillole Royal" cerco di tenermi aggiornata sulle pubblicazioni relative alla casa reale dei Windsor. Quando ho visto l'uscita di una nuova biografia firmata da Andrew Morton, e dedicata alla regina, ho capito subito che sarebbe stata una lettura da non perdere.
Ovviamente, la memoria è corsa al libro su (e con) Diana, anche se l'autore, in questi anni, ha continuato ad occuparsi di membri della royal family.

L'autore si insinua nei corridoi di palazzo con discrezione. Si avverte la curiosità di chi intende spiare gli eventi oltre le porte chiuse di Buckingham Palace e delle altre residenze reali, per raccontarlo a milioni di lettori in tutto il mondo. Eppure, Andrew Morton riesce a mantenere sempre quel distacco cortese e rispettoso, soprattutto privo di certi toni bassi da facile pettegolezzo.

In quattordici capitoli, Morton ci consente di conoscere l'evolversi di Elisabetta.
Si parte dalle radici del suo regno, non da lei stessa, come si potrebbe pensare, ma da suo padre. Il timido Bertie che sarebbe rimasto un gentiluomo di campagna, persino felice di essere il secondo in linea di successione e di lasciare i riflettori al fratello maggiore. Ma quella dei Windsor è una famiglia dai grandi amori, in cui la rigidità dell'etichetta non impedisce di cadere in voraci passioni.
E così l'avvento di Wallis Simpson ha causato "l'anno dei tre Re", con un'abdicazione e il calare della corona sul capo di Bertie e poi di sua figlia Elisabetta.

Ho trovato davvero affascinanti i primi anni della futura regina. Non l'avevo mai immaginata giocare al parco con un'amica del cuore, né dolersi per il trasferimento a Buckingham, che la separava dalle sue abitudini e giovani frequentazioni. La primogenita del Re è descritta come una bambina decisa, posata, al contrario della sorella minore, ed estremamente ordinata. Fin dall'infanzia è stata al servizio della monarchia, anche semplicemente facendo da "cuscinetto" durante gli incontri dei genitori con personalità di rilievo.
L'adolescenza meno turbolenta di quanto si possa credere, la guerra, il fidanzamento con Filippo e i primi anni da moglie di un marinaio, quelli che chiamerà gli anni più felici, a Malta.
Probabilmente, queste sono le parti che ho preferito, anche perché le conoscevo meno. Quelli della mia generazione (e i più giovani) sono abituati a pensare a Elisabetta come una signora dai graziosi completi dai colori sgargianti, e difficilmente pensano a cosa c'è stato prima, a una ragazzina che salta per la stanza con la foto che il suo primo amore le ha appena inviato.
Il ritratto di Elisabetta include, ovviamente, la sua famiglia.
Margareth, il difficile rapporto con una sorella con cui è cresciuta in simbiosi, ma che l'ordine dinastico ha in un certo senso separato (e mi sono chiesta se non stia accadendo di nuovo tra Harry e William). La Regina Madre, Filippo e poi i figli con le loro mogli.

Morton da eccellente giornalista ci regala aneddoti e commenti di persone vicine alla famiglia reale, oltre a estratti di vecchie interviste dei royal stessi, creando una prospettiva tridimensionale attorno ai Windsor, che ho davvero adorato.
"The queen" è una di quelle biografie corpose che, come un buon vino d'annata, si beve facilmente ma va comunque assaporata, apprezzandone la robustezza. Inoltre, è corredato di una preziosa e nutrita bibliografia e di un'interessantissima galleria fotografica centrale, che ripercorre i momenti salienti della vita e del regno della monarca.

Mi sono un po' commossa all'ultimo capitolo intitolato "Good evening Mr. Bond", con un'Elisabetta ormai anziana che espone di più la propria personalità, forse spinta anche dai membri più giovani della monarchia. Un sense of humor e un mettersi in gioco che sono sempre passati in secondo piano rispetto ai compiti più gravosi ma che ora, finalmente, condivide con i sudditi e il grande pubblico.
Scommetto che Andrew Morton avrebbe fatto carte false per inserire anche la scena della Regina che discorre di sandwich da borsetta con l'orso Paddington! Sarà per il prossimo libro?

Nel frattempo, vi lascio il link d'acquisto su amazon e ringrazio la casa editrice italiana, Rizzoli, per avermi inviato un copia del volume.
Vi ricordo che, se siete appassionati di famiglie reali, potete seguire la mia rubrica domenicale su instagram. Vi aspetto

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