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martedì 13 aprile 2021

Recensione: "Il Duca silenzioso" di Jess Michaels.

Oggi torniamo a sbirciare dietro le quinte del club  più esclusivo del ton. "Il club del 1797" è composto da gentiluomini che sono, o sono destinati a diventare Duchi. Prede per madri con figlie nubili, croce e delizia delle debuttanti, invidia degli uomini.

Genere: Historical Romance
Autrice: Jess Michaels
Prezzo Ebook: 3,99
Traduzione: Doubleface Traduzioni
Edito: Self Publishing


Quarta di copertina:
Nato muto, Ewan Hoffstead, Duca di Donburrow è stato maltrattato dal padre malvagio e dai suoi miserabili fratelli minori fino a quando non è intervenuto uno zio a salvare la situazione. Tuttavia, porta con sé le cicatrici del proprio passato, inclusa la terribile convinzione che forse una "persona come lui" non merita davvero il titolo che suo zio gli ha preservato combattendo duramente per lui.

Charlotte, rimasta vedova di recente, agli occhi della società è la virtuosa Contessa di Portsmith, ma quando è con Ewan, si sente ancora la ragazzina estasiata che lo ha incontrato decenni prima, quando suo fratello era il migliore amico di lui e di suo cugino.

Un viaggio programmato per trascorrere il Natale con le loro famiglie nella tenuta di Ewan riunisce i vecchi amici. Ma quando una tempesta impedisce agli altri di arrivare in tempo, Charlotte decide di smettere di vivere nella paura e di conquistare l’uomo che ha desiderato e amato per tutta la vita. Ewan non può resistere alla sua seduzione, ma teme di cedere al suo cuore. Soprattutto quando la famiglia che si era sbarazzata di lui ritorna e minaccia non solo la sua vita, ma quella della donna che ama.




Per Ewan diventare Duca non è stata una passeggiata, per quanto possegga l'avvenenza della sua dinastia, l'eleganza del suo ceto e una naturale sensibilità, Ewan è "danneggiato". Muto dalla nascita, è considerato dalla sua stessa famiglia come una macchia sul blasone, un errore che si sarebbe dovuto nascondere in un manicomio e che mai avrebbe dovuto ereditare il titolo.
Ferito dalle umiliazioni e fisicamente in pericolo, Ewan viene portato via dalla sua famiglia di origine e cresciuto dagli zii, ben più amorevoli e determinati a fargli ereditare ciò che gli spetta di diritto. Malgrado ciò, Ewan cresce con l'etichetta de "Il duca silenzioso", tra gli sguardi di scherno della nobiltà e la costante sensazione di non essere abbastanza, di essere davvero "difettoso" come suo padre gli ha fatto credere. E se può continuare a essere un Duca per proteggere le persone che abitano nei suoi territori, non può però permettersi di innamorarsi.
Perché esporre la donna che si ama a una vita di insulti, più o meno velati?
Perché rischiare di generare un altro disgraziato, come lui?

Charlotte non è del suo stesso parere. Conosce Ewan fin dall'infanzia e lo ama da sempre, ha con lui un rapporto così stretto da aver inventato un linguaggio dei segni soltanto loro, che gli consente di comunicare agevolmente.
Charlotte si è già arresa una volta, ha incassato il rifiuto di Ewan e si è accontentata di un marito che le dava una vita comoda, che la rispettava ma non l'amava. Ma ora che è vedova, che è una donna più consapevole dei propri desideri, Charlotte non ha intenzione di arrendersi. Ed è pronta a tutto per avere il suo Duca, persino a sedurlo.

Siamo arrivati al quarto libro della serie di Jess Michaels (l'ebook mi viene fornito dall'autrice, con la collaborazione di Doubleface traduzioni) ed ero curiosa di sapere come se la sarebbe cavata dopo Graham, che credo resti il mio protagonista preferito.
Punto a favore della serie, devo dire, è il fatto che l'autrice riesce a creare personaggi e situazioni sempre diverse. Mentre altre scrittrici tendono a utilizzare una sorta di canovaccio che genere echi tra un libro e l'altro (provate a leggere "Il Duca e io" poi subito dopo "Il visconte che mi amava" di Julia Quinn), Jess Michaels crea dei protagonisti con proprie peculiarità e li fa muovere in contesti diversi. La cifra della saga, comunque, resta la stessa. Il che la rende in un certo modo anche riconoscibile: storie d'amore tormentate e con parecchie scene hot.

Cominciamo con l'elemento più ostico. Ormai lo sapete, non amo le scene di sesso, leggo i romanzi tollerandole, saltandole o ridacchiando in qualche punto più o meno malriuscito (parlo in generale!). Ho letto recensioni che trovavano esagerate le scene di sesso in questo romanzo, posso dire a che a me sono sembrate simili a quelle dei romanzi precedenti, non ci ho trovato nulla di forzato o esagerato. I protagonisti si conoscono da molto tempo, si amano senza poterselo dimostrare, e quando finalmente si liberano dalle inibizioni... ecco, diciamo che recuperano il tempo perduto. Ci sta, secondo me. Al massimo, fa un po' sorridere il fatto che per una volta l'inesperto (che per magia diventa un talento naturale, come in ogni romance) sia lui.

La cosa migliore del romanzo, secondo me, sono i protagonisti.
Charlotte è una donna forte, che si è sacrificata sul mercato matrimoniale guadagnando un po' di esperienza e sicurezza in se stessa, ma coll'afflizione di aver perso il vero amore della sua vita. E quando ha l'opportunità di viverlo, non se la fa sfuggire. Caspita, è una che non demorde. Ewan è un tipo ritroso, ma lei continua a pungolarlo, fosse solo per qualche giorno di passione, da conservare nei propri ricordi per il resto della vita.
Più di lei, però, mi è piaciuto Ewan. Mi ha fatto proprio tenerezza.
L'ottocento non è un'epoca tollerante, il razzismo e l'ostracismo verso il diverso erano abituali. La crudeltà con cui Ewan è stato trattato lo rende ipersensibile, chiuso, gli toglie la speranza nel futuro. Ewan è un resiliente, ma che cerca di esporsi il meno possibile perché di colpi ne ha già ricevuti troppi. E nonostante questo è generoso verso le persone che dipendono da lui, sempre pronto a consigliare e supportare gli amici. Un protagonista per certi sensi "debole" e non per il suo mutismo, ma per la sua insicurezza, il che invece di renderlo "difettoso", lo rende bello.

Ammetto di aver accettato di leggere il libro anche solo per capire come l'autrice avrebbe gestito la questione mutismo. Insomma... i dialoghi?
Ewan si esprime grazie a un taccuino, oppure a gesti con Charlotte. Ecco, delle volte le lunghe battute di Ewan sono state un po' strane, perché immaginavo queste bellissime (e lunghissime!) frasi pronunciate a gesti. Quanto ci ha messo? Ha tremato nel dirle? Lui e Charlotte non hanno mai equivocato una parola? Forse da questo punto di vista l'autrice ha reso il duca di Dunborrow quasi troppo normale, ma comunque la mia lettura non ne ha risentito.

L'unica cosa che avrei migliorato è il ritmo narrativo. Scorre tutto tranquillo per tre quarti del libro, poi alla fine... Non voglio svelarvi nulla, ma diciamo che le cose si movimentano. Parecchio.
Ecco, mi sarebbe piaciuto che qualcosa di questo "movimento" fosse stato anticipato, che avesse modo di svolgersi più a lungo, di tenere alta la tensione per più pagine, invece così si risolve tutto molto in fretta.

Altre due piccole notizie: il romanzo è ambientato durante le festività natalizie, quindi se cercate un Christmas romance regency potreste dargli un'occhiata.
Come al solito, Jess Michaels ci lascia intravedere qualche altro membro del club. Anche questa volta non restiamo senza Duchi, viene introdotto un personaggio secondario con una storia d'amore sfortunata alle spalle. Chissà perchè ho la sensazione che verrà consolato anche lui, magari nel prossimo romanzo! Nel frattempo, però, potete conoscere Il Duca Silenzioso cliccando qui.

E voi, state seguendo questa serie?
Vi piacciono più le storie tormentate o preferite i regency più ironici? Fatemelo sapere con un commento :)

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