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giovedì 24 gennaio 2019

Intervista a Lavinia Brilli

Oggi ospitiamo l'autrice Lavinia Brilli, che ha gentilmente accettato di rispondere a qualche domanda su di lei e sulle sue storie.
Vi ricordo che è appena uscito il suo nuovo romanzo "Fate come se non ci fossi".



Ciao Lavinia, benvenuta nella mia biblioteca virtuale!
Ciao, e grazie per avermi invitata! E’ la mia prima intervista e sono molto emozionata. 

Vorrei conoscerti meglio come autrice, a cosa ti ispiri nel creare le tue storie?

Le mie storie si ispirano alla vita di tutti i giorni. Anche come lettrice amo i personaggi “della porta accanto”, che mi permettono di immedesimarmi e di rivivere qualcosa della mia vita. Allo stesso modo quando scrivo cerco di far risuonare nelle lettrici qualcosa di loro.

Le tue sono trame di puro svago o le utilizzi anche per veicolare un messaggio ai tuoi lettori?
Ho scritto due romanzi, oltre ad alcuni racconti. Il primo, “Ci vediamo su FB”, è un romanzo umoristico, e voleva soprattutto divertire. Nel secondo romanzo in uscita il 10 gennaio, “Fate come se non ci fossi”, c’è un po’ più di me: non volevo espressamente dare un messaggio, ma mi ci è finito dentro tanto di ciò che sento e che penso. E’ la storia in chiave ironica di una donna schiacciata dalle incombenze di tutti i giorni e circondata da familiari troppo “distratti”: la trama e i personaggi sono di fantasia, ma la sensazione di fondo di non avere abbastanza tempo per vivere tutta la giornata, ecco, quella è proprio mia. Il messaggio che ne è uscito è che se non troviamo il tempo per volere bene a noi stesse sarà difficile riuscire a dare abbastanza anche a chi ci sta intorno.

Parlando di tecnica: sei un’autrice da scaletta ferrea o lasci spazio all’improvvisazione?
Ci provo a darmi una regolata, ma la tastiera mi prende la mano, i personaggi cominciano a vivere di vita propria e a volte mi ritrovo con qualcosa di diverso da ciò che avevo immaginato. Eppure le storie che preferisco nascono proprio così.

Secondo te quali sono gli elementi fondamentali per scrivere un buon romanzo?
Io credo che ci voglia anzitutto un’idea in cui credere, qualcosa di nuovo da raccontare. Non amo i romanzi in serie, dove a pagina due hai già capito come va a finire perchè hai letto qualcosa di quasi identico. Poi certo, l’idea non basta: serve una trama che tiri tutti i fili nel modo giusto senza lasciare niente di incompiuto, servono personaggi a cui “affezionarsi” e serve una buona conoscenza dell’italiano. Io cerco di lavorare per migliorarmi su tutti questi aspetti.

Chi è Lavinia quando non scrive?
Lavinia è una moglie, è la mamma di un ragazzo già grandicello e va tutti i giorni a lavorare in un ufficio. Ma soprattutto è sempre affamata di tempo libero che cerca di sfruttare fino all’ultimo leggendo, scrivendo, ballando, facendo lunghe passeggiate e soprattutto, appena può, girando il mondo.

Se dovessi portare su un’isola deserta un libro, una serie tv e un cibo cosa sceglieresti?Il libro sarebbe… il mio kindle: un trucchetto per portare migliaia di libri in uno! La serie TV sarebbe sicuramente “Il racconto dell’ancella” che mi ha letteralmente ipnotizzato. Quanto al cibo…davvero ne posso portare uno solo? Allora non può essere altro che cioccolato fondente!


Il tuo romanzo precedente si intitola “Ci vediamo su fb”. Ma tu che rapporto hai con i social?Ahiahi le dolenti note! Non sono molto amante dei social e non do il meglio di me su facebook e simili: proprio da qui è venuta l’idea di “Ci vediamo su FB”, con una protagonista che all’inizio non sa mai cosa pubblicare per rendersi interessante. Probabilmente non sono l’unica a sentirmi così, visto il buon successo del romanzo! Ma a differenza del mio personaggio, io continuo con soddisfazione a coltivare le relazioni della mia vita reale.


Parlaci del tuo nuovo romanzo “Fate come se non ci fossi”. Perché una lettrice dovrebbe leggerlo?
Ti rispondo con una citazione di Elisa, la protagonista del romanzo: “Nessuno sa che ho un posto nella mente in cui fuggo quando mi sento sopraffatta dalla mia vita. In questo sogno io sono sola al mondo. Vivo lontana dai miei genitori, di cui ho scarse e sporadiche notizie, non sono mai stata sposata, non ho figli e se ho un’amica è sordomuta. Sono una povera, sola, felicissima zitella, di cui nessuno si ricorda e a cui soprattutto nessuno chiede mai niente. È il nirvana.”

Elisa si trova senza volere a realizzare questo suo sogno, e scopre un nuovo mondo. E allora, chiunque voglia scoprire cosa succede a “scappare” dalla famiglia è invitata a immergersi nella storia di “Fate come se non ci fossi”: io spero che possa divertirsi ma anche fermarsi a pensare a fin dove si può tirare la corda delle fatiche quotidiane prima che si spezzi!

Grazie dello spazio che mi hai regalato, è stato davvero un piacere raccontare qualcosa di me. Un grande saluto a te e a tutti i tuoi lettori.






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