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lunedì 25 settembre 2017

Recensione: "Un amore al volo" di Silvia Menini

Hai ragione, l'estate è finita e settembre è il mese del ritorno più che delle partenze. Credo, però, che sia sempre il momento giusto per prendere "un amore al volo".

Autrice: Silvia Menini
Pagine: 143
Prezzo: 2,99
Formato: Ebook
Collana: YouFeel
Edito: Rizzoli

Trama
Un viaggio. Una fuga da due uomini e da una vita che sente ormai estranea. Sabrina sembra quasi avercela fatta. Ma il volo che la deve portare lontana da New York viene cancellato a causa del maltempo. Da quel momento tutto va storto e lei perde presto il controllo della situazione. Perché allora non lasciarsi andare? Un drink per rilassarsi e Paul, un divertente compagno di viaggio, per dimenticare le pene d’amore. Ma a un primo bicchiere, ne segue un altro, e poi un altro ancora…. Quando si risveglia, in preda a un post sbornia colossale, non ricorda nulla. Dove si trova? Perché indossa solo una t-shirt con la scritta LAS VEGAS e… oddio cosa ci fa quell’uomo nel suo letto?
Un romanzo che affronta in maniera scanzonata il conflitto tra ciò che è giusto fare e ciò che si desidera veramente. Perché se si segue il proprio cuore magari l’amore, quello vero, non tarderà ad arrivare.
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Chi ha detto che trovare l'amore sia difficile? Di certo non Sabrina che ha trovato l'amore ben tre volte. Contemporaneamente.
C'era una volta l'uomo che le ha proposto un romantico fine settimana a New York, condito con ristoranti chic, biglietti per i migliori musical e un anello rigorosamente Tiffany.

Poi c'era l'uomo che stava sposare.

E, infine, il marito.

Sì, perché Sabrina fugge a una relazione che si sta lentamente trascinando all'altare, un fidanzamento storico di quelli scintillanti all'apparenza e pieni di ruggine sul fondo. Fugge da Luca e lo fa con Massimo, un collega con cui condividere l'entusiasmo per il lavoro, la passione, il brivido di un amore proibito. Ma è davvero un rapporto mordi e fuggi che desidera? Sono proprio i sotterfugi il suo habitat naturale?
Massimo o Luca?

Un amore rodato contro un amore lampo. Difficile decidere, tanto difficile da mandare Sabrina nel panico più totale, con tanto di fulmini e saette, capaci di scatenare una tempesta epocale. Sabrina si ritrova in aeroporto, tra voli cancellati, visi sconosciuti e snack unti. E Paul. Sconosciuto anche lui, ma molto attraente e altrettanto tenero. E poi c'è l'alcool, un fiume di vodka, tequila e Martini.E Paul.
Con uno come lui, cosa potrebbe fare Sabrina, se non sposarlo a Las Vegas dopo una notte ad alta gradazione alcolica e due fidanzati sparsi per il globo?
Certo che, il mattino dopo, digerire la sbronza è tosta, ma metabolizzare un matrimonio è anche peggio. Uno choc.
Un black out totale che cancella i ricordi di Sabrina, costringendola a ricostruire la propria vita, a mettersi davanti ai propri errori, ai propri alibi e conoscersi a fondo. Ne emerge un ritratto di se stessa che non aveva mai visto prima, l'immagine di una donna talmente concentrata sulla carriera da non accorgersi di nient'altro, da non valutare bene i propri desideri... e i propri uomini.
Non vi svelo chi sarà il vero amore tra i tre cavalieri, dovrete leggere il romanzo per saperlo.

Al di là del singolar tenzone tra Massimo, Luca e Paul, "Un amore in volo" ci porta farci delle domande.
Che cosa ne sarebbe delle nostre vite se avessimo il tempo di fermarci a osservarle con distacco, con un occhio quasi esterno?
Rifaremmo le stesse scelte? Confermeremmo quella decisione presa tanto tempo fa o forse i nostri sentimenti sono cambiati? Forse siamo noi ad essere cambiati, ma non ci siamo mai dati la possibilità di evolvere.
Come al solito, nella buona narrativa rosa, la storia d'amore ha come sfondo la storia di un donna e della sua realizzazione, un messaggio da non sottovalutare, e a cui pensare tra una risata e l'altra. Perché vi ricordo che questo romanzo è di Silvia Menini, una delle firme migliori della collana You Feel, con la quale le risate, i paradossi e le situazioni imbarazzanti sono assicurate.

"Un amore al volo", suo ultimo romanzo, è forse il migliore tra quelli da lei pubblicati nella collana digital Rizzoli, un passo in più rispetto a "Se bella vuoi apparire" e privo della sfumatura gialla di "la peggior settimana della mia vita".

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