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venerdì 25 agosto 2017

Recensione "Il tempo delle seconde possibilità" di Patrisha Mar

La prima volta che atterrai a Dublino fu come tornare a casa. I luoghi in cui non ero mai stata, che non avevo mai visto, nè assaporato, mi risuonavano dentro con inspiegabile familiarità.
Perché in Irlanda succede così, e lo scopre anche Stefano Solari, il protagonista de "Il tempo delle seconde possibilità".

Genere: Romance:
Formato: Ebook
Prezzo: 4,99
Edito: NewtonCompton

Trama:


Stefano Solari è un pubblicitario dalla promettente carriera, ma è anche un uomo che ha perso se stesso e che ha un disperato bisogno di rimettersi in gioco e dimenticare. Complici un viaggio di lavoro, un romanzo di Jane Austen e la magica Irlanda, Stefano incontra Caitlin Murphy, la giovane guardiana di un faro, che, nonostante le difficoltà della vita, ha imparato a credere nel destino e nelle seconde possibilità. Fra loro nasce una tenera amicizia, e dopo qualche mese lei viene invitata a Milano, ma proprio quando i due cominciano ad avvicinarsi, il passato di Stefano torna con prepotenza a bussare alla porta, scombinando ancora una volta i suoi piani.
In un’altalena di emozioni, rimpianti, dolore e speranza, Stefano e Caitlin vi accompagneranno in un indimenticabile viaggio alla ricerca del vero amore e della felicità, perché tutti hanno diritto a una seconda possibilità


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Stefano Solari è un giovane manager milanese, con un passato difficile e un presente fulgido. Bello, di successo, con quell'apparente vita perfetta che ci mette un attimo a spezzarsi. Un dolore inaspettato, un futuro che non si avvererà mai, proprio come quel figlio che non verrà alla luce.
La luce Stefano non la percepisce più, chiuso nel risentimento e nel rancore, perfino verso la misteriosa mittente del romanzo "Persuasione", un tomo sgualcito già letto da novantanove persone, e  che lui, da centesimo lettore, dovrà restituire alla proprietaria. Con il desiderio inconsapevole di sfogarsi contro qualcuno e la fortuita coincidenza di un viaggio di lavoro, Stefano parte per l'Irlanda, l'unica terra con la magia necessaria per indicargli la via giusta da seguire. Un rettilineo, dritto verso Catie.
"Persuasione", il romanzo sulle seconde possibilità, sulla vita che non smette di ricominciare ogni giorno, è l'emblema di Catie, una ragazza intrisa di speranza e voglia di vivere. Anche lei ha subito i tiri mancini del destino, il suo viso ne porta ancora le cicatrici, ma invece di infrangersi, Catie ha saputo rinascere, diventare tanto forte da assaporare ogni nuova alba, ogni nuovo tramonto. Dal suo faro in cima alla scogliera aiuta i naviganti a ritrovare la rotta e, quasi senza accorgersene, fa lo stesso con Stefano.
I due protagonisti sembrano l'uno l'antitesi dell'altra, come luce e ombra, eppure hanno la stessa complementarietà. Non possono, non riescono a esistere l'uno senza l'altra. Il loro legame nasce subito, nasce dal niente, ma si cementifica coi piccoli gesti, con il sorriso senza paura di Catie, con le confessioni alcoliche di Stefano. Sono l'uno la seconda possibilità dell'altra, per imparare a perdonarsi, ad accettare le proprie fragilità e poi lasciarsi gli errori alle spalle. Sapranno cogliere l'opportunità?


Non amo i giudizi in stelline, scarpette, tazzine, gufetti e quant'altro. Non riesco a imprigionare le mie impressioni in un valore matematico, ma al romanzo di Patrisha Mar darei il voto massimo. Sperando di poter usare pinte di Guinness, arpe o quadrifogli.
"Il tempo delle seconde possibilità" è uno dei pochi libri "buoni" che abbia trovato da parecchio tempo. Buono non a livello tecnico, ma quasi come giudizio morale. Questo libro è come un balsamo rispetto a una vita che tenta di spezzarti, è un segno di speranza e un consiglio su come affrontare un nuovo giorno, su come scacciare quella nuvola di frustrazione e malumore che ci portiamo dietro.
Grazie a  Caitlin Murphy (tra l'altro si chiama come una delle birre migliori dell'Irlanda, Guinness a parte).
In mezzo a tante protagoniste insicure, imprigionate in se stesse o peggio ancora, vuote come una scatola di biscotti già mangiati, Cat risplende per il suo coraggio nel superare le avversità e per la gratitudine. Perchè è semplice lasciarsi abbattere, piangere per le cicatrici evidenti, ma è difficile riuscire ad essere grati per una seconda occasione e sfruttarla al meglio. Non che Cat non sia insicura, non che sia immune alla malinconia, alla paura, ma le accetta, come parte di un pacchetto tutto sommato gradito. Questo suo atteggiamento aiuta Stefano, quanto i lettori. Almeno ha aiutato me.

Stefano è bello come tutti gli eroi da romance, di quella bellezza dorata che tanto mi affascina, ma ha il buio dentro e fa fatica a ritrovarsi. Gli basta un niente per ricadere nelle proprie tenebre. Ed è lui il tira e molla del libro, è il suo dibattersi che seguiamo incessantemente nelle pagine. D'altronde, non esiste bacchetta magica per perdonare chi ci ha fatto del male, né per perdonare noi stessi per essere stati deboli e ciechi. Il passato di Stefano è come un gorgo, lo trascina a fondo ogni volta che risale in superficie, ogni volta che respira a pieni polmoni. Di nuovo giù. Ho trovato sorprendente la sensibilità di Stefano (forse, a volte, un po' troppo Austeniana) e il suo essere sincero, nei momenti più o meno opportuni.  Forse meno incisivo di Catie, è comunque un personaggio che si evolve e che, alla fine, si fa ricordare.
E poi c'è Lei, no, non Persuasione, nemmeno Jane Austen (che mi perdoni!), ma l'Irlanda. Con i suoi resti antichi, le scogliere a picco sul mare, i suoi acquazzoni improvvisi e quelle nuvole basse ma piene di luce, il vento che sembra sussurrare, e il verde dal quale qualunque folletto potrebbe spuntare. Una storia come quella di Cat e Stefano non potrebbe essere ambientata in nessun altro posto, perché solo in Irlanda ogni incantesimo diventa una (seconda) possibilità.

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