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venerdì 28 aprile 2017

Recensione: la peggior settimana della mia vita di Silvia Menini

Vi manca la collana You Feel? Cercate un romanzo che vi faccia ridere-ridere-ridere? Allora questa è la recensione giusta!

Pagine: 126
Prezzo: 2,99
Formato: Ebook
Edito: Rizzoli / YouFeel
Trama:


A trentaquattro anni Camilla è stufa del ruolo marginale e dello stipendio da fame che le sono riservati nell'azienda in cui lavora: ufficialmente area manager per un produttore di patate di ogni formato e sapore, in realtà si limita ad assicurare la quotidiana dose di caffeina alla sua tirannica responsabile. Sospettando una storia clandestina fra questa e il titolare dell'azienda, Camilla escogita un piano per incastrarli e costringerli ad accordarle quanto le spetta. Peccato che Camilla non sia dotata del fiuto di Richard Castle né dell'agilità delle eroine di Occhi di Gatto, il suo cartone animato preferito. Mentre il suo piano infallibile crolla miseramente, un irresistibile sconosciuto incrocia il suo cammino. Una volta. Due. Tre. Un caso? E se, oltre a lei, ci fosse qualcun altro che trama nell'ombra per realizzare i propri obiettivi? Una storia divertente e rocambolesca, un intreccio di intrighi e malintesi in cui l'amore complica – e risolve – ogni cosa.




Silvia Menini torna sui nostre e-reader con una storia frizzante e rocambolesca che non potrà lasciarvi indifferenti. Le risate sono incluse nel prezzo e il buon umore assicurato.

Camilla è in missione segreta: vuole le prove della tresca tra LaStronza del suo capo e MrDick, il capo del capo. Nella miglior tradizione Occhi di Gatto, con tanto di tuta super aderente e tacchi alti, si trova issata su un cancello pronta a immortalare le loro effusioni proibite.
Nessun bacio ma una busta misteriosa passa di mano appena prima che Camilla debba scappare. A questo punto è ovvio che nell'azienda qualcosa non vada come dovrebbe, e lei è pronta a indagare.
Ok, pronta magari no.
Con la casa devastata da una vasca da bagno caduta dall'alto, uno stipendio da fame, una madre indiscreta e il suo ex che ormai è il suo migliore amico, la vita di Camilla potrebbe essere più semplice, ma lei non è una che si lascia abbattere.
E poi c'è Andrea, che sembra sempre pronto a salvarla. Ma Andrea chi?
Ed è qui che iniziano (altr)i problemi per la peggior settimana della sua vita.

La Menini si riconferma una penna tutta da ridere, una Bridget Jones all'italiana in cui molte lettrici potranno ritrovare i propri paradossi e piccole manie.
Camilla ha difetti tipicamente femminili, come l'ostinarsi a indossare i tacchi o a ficcanasare ovunque senta puzza di bruciato. Un personaggio determinato, a tratti un po' folle, ma spesso tenero. Camilla cerca di affermarsi in un mondo competitivo, in un luogo di lavoro nel quale non trova il giusto spazio, in una sfera sentimentale dove il maggior peso ce l'ha il suo ex, nonché suo migliore amico. Tra Camilla e Matt c'è una relazione quasi simbiotica che, una volta spenta la passione e riconosciute le diversità, sembra fraterna. A Camilla serve qualcuno che la salvi dalle difficoltà, e da se stessa, è una Cenerentola che perde le valigie, invece delle scarpette, una donna avventata che inciampa nell'amore senza farsi domande, che si mette nei guai senza temere le conseguenze.

Di questo romanzo ho amato lo stile dell'autrice, davvero esilarante seppure spesso paradossale, i personaggi riescono a essere caratterizzati malgrado non abbiano lo spessore riservato alla protagonista.
Quello che mi ha messa in difficoltà è il non riuscire a inquadrare il libro in un vero genere letterario. Tutto ruota attorno ai misteriosi traffici di Mr Dick, senza avere la drammaticità di un thriller o di un giallo, la storia d'amore c'è ma non la definirei centrale nel romanzo.
Insomma, un ibrido della collana YouFeel, da scegliere se si cerchi il buon umore, e non si vada tanto per il sottile sulla realismo delle pagine. Un volume un po' rosa, un po' giallo, il cui suono è certamente quello delle risate scroscianti.


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