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lunedì 13 febbraio 2017

Recensione: "Ho voglia di innamorarmi" di Cassandra Rocca.

Vi ricordate di "Cuori in viaggio", il blogtour romantico a cui sto partecipando?
Ebbene, oggi siete miei ospiti e, in tempo per San Valentino, vi porterò a Los Angeles insieme ai Heaven e David.
Autrice: Cassandra Rocca
Genere: Romance
Pagine: 320
Formato: Ebook/ Cartaceo
Prezzo: 1,99 / 9.99
Edito: Newton&Compton

"Ho voglia di innamorarmi" è stato un colpo al cuore.
Nutrivo una certa curiosità nello scoprire come Cassandra Rocca se la sarebbe cavata in un romanzo estraneo alla trilogia Gift-land. Onestamente, non avevo dubbi sul suo talento e sulla sua capacità di tratteggiare personaggi carismatici, in cui le lettrici possano calarsi agevolmente.
Fin troppo agevolmente.

Heaven Taylor è una ragazza come tante, piuttosto repressa dal padre, pastore protestante, e dalla splendida sorella.
I suoi abiti scuri, i modi freddi, nascondo uno spirito timido e indomito al tempo stesso. Una Heaven che aspetta un po' di luce per poter sbocciare, simile a un bocciolo in attesa di mostrare i petali vermigli. La sua luce sarà David, uno di quei ragazzi troppo belli per avvicinarsi a lei, ma che proprio con lei si intrattiene in un'altrimenti noiosa serata al pub.
David è provocante, divertente, uno di quegli uomini che ti gela e ti scioglie. E con lui Heaven riesce a dimenticare le proprie spine, almeno per una sera, e a trasformarsi in una rosa rossa.
Poche ore, però, sono un lasso di tempo troppo breve per conoscersi davvero e resistere alle fragilità di entrambi, agli equivoci, alle apparenze che sembrano realtà.

Quella notte per Heaven cambia tutto, perché le fa intuire la vita che potrebbe permettersi se lasciasse andare la paura. Sarà proprio quella notte a condurla, anni dopo, a Los Angeles sulle tracce di uno scoop sensazionale, in mezzo a una tempesta dalla quale sarà David a salvarla.

Anni che si annullano su un'isola deserta, giorni che si allungano pigramente sulla spiaggia, tra confessioni inaspettate, attrazioni mai sopite e speranze fragili.
David ha ancora timore di liberare il proprio cuore dalle catene in cui l'ha imprigionato, eppure Heaven con il fascino inconsapevole e la lingua lunga sta iniziando già a girare la chiave nella serratura. Il volto di lei, il corpo minuto e sinuoso, si insinuano nella sua mente e nelle sue mani, troppo a lungo rimaste senza dipingere.
Tra loro sboccia una storia appassionata, avvincente, ma tenera, colma di approcci scherzosi e momenti di estrema complicità.
Ma la paura e la sfiducia, che li avevano già allontanati, si saranno davvero dissolte?

Cassandra Rocca per me è da comfort-book, scrive quel tipo di romanzi da leggere quando ci si vuole coccolare, quando si vuole chiudere il mondo fuori e gettarsi in un'altra vita.
Sarà che ognuno di noi ha il proprio genere preferito e i libri di Cassandra hanno gli ingredienti esatti che esigo nei romanzi: personaggi affascinanti ma complessi, un romanticismo dolce, dialoghi brillanti, uno stile fluido senza sbavature, né forzature.

"Ho voglia di innamorarmi" è forse il romanzo più "sensuale" di Cassandra Rocca, perché l'attrazione fisica tra Heaven e David è evidente in ogni pagina e, in alcuni momenti, fa da traino per l'intero rapporto. Ma non è mai solo "fisicità", tra i personaggi c'è un' "affinità elettiva" che si intuisce durante ogni dialogo, nel tipo di umorismo, nella reciproca comprensione, nell'ammirazione di Heaven per David, e nella tenerezza che lui nutre verso di lei.

Ottima anche la gestione dell'ambientazione.
Se New York era così palpabile da diventare quasi un altro personaggio, in questo nuovo romanzo mi è sembrato che i luoghi si animassero con i sentimenti dei protagonisti.
Pasadena è appena accennata, ne conosciamo bene solo la casa di Heaven, come se quello non fosse effettivamente il luogo ideale per lei. Los Angeles brilla di glamour, di redazioni chiassose, di eventi, perché l'ho identificato come il luogo in cui Heaven cerca di affermarsi, e lo fa attraverso il lavoro, è un luogo di riscatto, dove trovare una luminosità mai avuta prima.
Ma è l'isola il vero cuore del romanzo.
Un'isola di cui i lettori impareranno contorni e anfratti, di cui sentiranno il profumo, ascolteranno il frusciare delle foglie e il richiamo delle onde, il crepitare del falò, perché l'isola si anima dei sentimenti dei protagonisti, della passione che si risveglia, della dolcezza che rinasce. Un luogo riservato, inaccessibile eppure aperto, che si scopre quasi per caso e di cui alla fine ci si innamora.

I personaggi sono tipicamente da romance.
David è bello. Come solo i protagonisti dei romanzi rosa e i divi di Hollywood sanno essere
Di una bellezza virile e pulita, che per me ha messo in ombra anche Cade Harrison di "Tutta colpa di New York". Non so, è come se il fascino di David trasparisse nei suoi gesti, nelle sue parole, perfino nelle incertezze.
Rispetto a Heaven la sua crescita all'interno del romanzo è meno evidente, focalizzata in un paio di passaggi, ma comunque profonda e sentimentale.
Heaven, invece, ha un'evoluzione a tutto tondo, da ragazza timida, chiusa verso il mondo, trova il coraggio di affrontare quelli che credeva i propri limiti e superarli. L'insicurezza, però, le si appiccica addosso, resta nascosta nel sangue, finché David non le insegna a guardarsi con altri occhi, ad amare lui, ma anche se stessa.
In alcuni istanti mi ha ricordato Clover, con il suo dinamismo che cela insicurezze radicate, eppure Heaven è più... tenera. (Tenera e tenerezza saranno le parole ricorrenti della recensione. Scusate!)

Con questo romanzo ho avuto un rapporto complesso.
Inizialmente, le similitudini tra me e la protagonista erano tali da destabilizzarmi, da impedirmi di leggere con la serenità di un partecipe distacco. Ho scelto di interrompere la lettura, in attesa di un momento più adatto, sotto Natale l'ho ripreso e con il passare delle pagine le somiglianze si sono per (s)fortuna dissolte, ma il romanzo mi ha preso con un'intensità tale da costringermi a una lettura più lenta, forse più attenta,  di sicuro più forte.
Chissà magari lo rileggerò persino (cosa che non faccio mai, ma stavolta sono arrivata a inserire post-it per ricordarmi le scene che mi hanno colpita di più, quindi non escludo niente.)

Di nuovo 5 stelle per Cassandra Rocca, che si conferma una delle mie autrici preferite.
Una sua lettrice attenta, posso dirlo una delle blogger de "La mia biblioteca romantica", mi aveva anticipato quanto l'autrice fosse ulteriormente maturata con quest'ultimo libro e di come non avesse nulla da invidiare alle colleghe americane. Ebbene, sono d'accordo. Ogni romanzo si dimostra più incisivo del precedente, i personaggi sono sempre sfaccettati, le loro relazioni approfondite. 
La Rocca non si è adagiata sugli allori della trilogia newyorkese, continuando a lavorare egregiamente. E non posso far altro che consigliarvi i suoi romanzi.

NewtonCompton se mi senti... pubblica il suo manoscritto inedito. So che ce l'hai!

2 commenti:

  1. Mai letto nulla di Cassandra Rocca perché le sinossi mai mi hanno affascinata davvero... Però, dopo questa tua analisi, potrei anche dare uno strappo alla regola e darle una possibilità :)

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    1. Se ti piacciono le commedie romantiche, quelle un po' da film, è l'autrice perfetta. Potresti tenerla presente per un momento di leggerezza. Sono felice che la recensione ti abbia stuzzicata.

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