Autore: Silvia Bortoli
Genere: contemporary romance
Pagine: 230
Formato: ebook
Formato: ebook
Edito: self
Trama:
Anche per Giulia è arrivato il momento
di spegnere trenta candeline. Gli anni passano ma è una donna ancora insicura,
che vive lottando contro il senso di inadeguatezza che si porta dietro dai
tempi della scuola.... Ogni giorno deve tentare di convivere con se stessa, e
con i suoi sentimenti per quel amore non corrisposto dai tempi adolescenziali.
Fabio, suo coetaneo, è il classico figlio di papà a cui non manca nulla: bello,
ricco e studente universitario fuori corso. All'apparenza sembrano due persone
totalmente diverse, ma in realtà una cosa li accomuna: sanno indossare bene le
loro maschere quando sono in mezzo alle persone. Giulia deve cercare di essere
forte di fronte ai giudizi delle persone, oltre a fare i conti col suo cuore
ogni volta che incontra Fabio. Fabio invece deve mantenere il suo status
symbol: ha sempre avuto la reputazione del leader del gruppo e vuole
mantenerla. Un viaggio a Santorini, una toccata e fuga a Parigi, e tante
ripetizioni di economia avvolte nell'inconfondibile profumo di violetta, li
porteranno a conoscersi meglio, con la speranza di potersi levare la maschera e
mostrare loro stessi. Fabio dovrà cercare di andare oltre le apparenze e
lottare con il passato, e Giulia dovrà vedersela con le sue continue paure
Riusciranno ad essere il vero Fabio e la vera Giulia, e guardarsi per sempre
con gli occhi del loro cuore?
Conosciamo meglio l'autrice:
Silvia Bortoli è nata e cresciuta in
Veneto. Oltre ad essere mamma e moglie ha sempre lavorato in campo
amministrativo coi numeri, coltivando la passione per la lettura e per i
romance. E' una persona limpida e genuina che ama la semplicità. Ha deciso di
intraprendere una sfida personale scrivendo Le paure del cuore, e già
pubblicarlo è un grande traguardo.
La trovate anche sulla sua Pagina Facebook.
Non siete ancora convinti? Per questo vi lascio anche un bell'estratto
Mi sveglio
sudato e in lacrime.
Durante la
notte l’ho sognata.
È la prima
volta che mi capita.
Ricordo ogni
singolo secondo del sogno: l'ho rimproverata per essersene andata, per avermi
lasciato completamento da solo.
Lei ha
posato la sua mano sulla mia guancia, accarezzandomi dolcemente.
«Cucciolo
mio, conosco il tuo dolore. Ricordi? Io ti sento. Ti ho sempre sentito. Non
puoi chiuderti in te stesso. Non devi avere paura di affrontare la vita. Apri
il tuo cuore. Sii coraggioso. Cadrai, ma ti rialzerai sempre. Io credo in te e
nella tua forza. Io so che puoi farcela. E quando ti sembrerà di vedere tutto
nero, non dimenticare che alla fine del tunnel c’è sempre la luce. Sii felice,
piccolo mio. Ama e vivi. Fallo per me. Io sarò sempre al tuo fianco. Sempre.»
Ho posato la mia mano sulla sua, sentendo tutto il suo calore.
Avrei voluto
fermare il mondo.
Avrei voluto
non dover aprire più gli occhi.
Avverto
ancora un formicolio sul viso. Mi sfioro la guancia e la sento calda. Nell’aria
aleggia il suo odore.
Forse è solo
la mia immaginazione.
Cazzo, mi
sembra di impazzire!
Non
chiudermi... amare... lasciarmi amare... non avere paura.
Avrei
trovato la forza per farlo? Ci sarei riuscito?
Troppi
pensieri vagano adesso per la testa.
incuriosita davvero parecchio
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