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domenica 21 aprile 2024

Recensione: "La sovrana lettrice"

"La sovrana lettrice" mi ha sempre incuriosita, sia perché è una lettura snella che promette di trascorrere qualche ora di relax senza troppi pesi, sia perché ha come protagonista niente meno che... Sua Maestà Elisabetta II.


Quarta di copertina 
Per un puro accidente, la regina d’Inghilterra ha scoperto quegli oggetti strani che sono i libri, non può più farne a meno e cerca di trasmettere il virus della lettura a chiunque incontri sul suo cammino. Con quali ripercussioni sul suo entourage, sui sudditi, sui servizi di sicurezza e soprattutto sui lettori lo scoprirà solo chi arriverà all’ultima pagina, anzi all’ultima riga. Perché oltre alle irrefrenabili risate questa storia ci regala un sopraffino colpo di scena – uno di quei lampi di genio che ci fanno capire come mai Alan Bennett sia considerato un grande maestro del comico e del teatro contemporaneo.




Le promesse del romanzo, devo ammettere, mi hanno lasciata perplessa.
La Regina che scopre il piacere della lettura.
Il problema, secondo me, è la scoperta.
Non si può pensare che Elisabetta abbia regnato per tutti questi decenni senza avere un contatto diretto con i libri. Per essere impeccabile, la Regina deve aver aver studiato anni, informandosi sui più vari argomenti, dal cerimoniale, alla politica, dall'economia al costume. E troverei assai strano pensare che non conosca la differenza, a livello di ritmo e di coinvolgimento, tra un saggio o una relazione e un romanzo di narrativa. Anche se si sa che il vero, avido, lettore in casa Windsor era il compianto Duca di Edimburgo, con una biblioteca personale di migliaia di volumi, si sa che la Regina apprezzava particolarmente i romanzi gialli, pare che amasse Agatha Christie.

Quindi, per leggere "La sovrana lettrice" ho sospeso tutti i miei dubbi personali e mi sono immersa nel breve romanzo.
L'incontro tra Elisabetta e i libri è quasi fortuito, con un volume preso in prestito solo per non offendere il gestore della biblioteca mobile nel cortile di Buckingham. Paradossalmente, la Regina non conosce i libri, ma ha incontrato molti degli autori, di cui conserva un lucido ricordo.
Si inoltra nella lettura nei ritagli di tempo, cercando di sottrarre qua e là una manciata di minuti per finire i capitoli, con la complicità di un valletto che diventa responsabile delle sue letture. Un valletto con dei gusti un po' anticonvenzionali in fatto di storie, da cui la Regina impara presto a distaccarsi, presa dalla fame vorace di leggere.
Di volume in volume è come se rivivesse anche frammenti della propria vita. Ah, avrebbe fatto altre domande a quell' autore, avrebbe visitato un certo luogo con altri occhi, se avesse letto prima quel romanzo...
Ma così facendo la Regina diventa distratta rispetto ai doveri ufficiali, a volte irritabile, a volte sfuggente.
Perché ogni lettore sa che quel che più desidera sarebbe poter leggere ininterrottamente...

Di questo romanzo ho amato l'ironia. Ho trovato lo humor tipico di Elisabetta, con quelle battute irresistibili di cui si racconta nelle interviste o che si trovano nei video degli eventi ufficiali (come al G7 in cui, al momento della foto, la  Regina ha raccomandato ai Capi di Governo "Bene, questo è il momento in cui dovete fingere di divertirvi!".)
Leggere con il sorriso sulle labbra fa filare via le pagine con piacere, rendendo la lettura molto veloce.
Ho adorato anche il racconto di una donna che ha attraversato la storia anche grazie alle persone che ha incontrato. Da un certo punto della vita in poi la Regina non ha più camminato per le strade insieme ai sudditi, ma ha stretto la mano e conversato con i più vari personaggi della scena mondiale: autori, cantanti, politici...
Alan Bennet cita scrittori e romanzi, per cui potete anche giocare a recuperare i titoli, un po' come si fa con i libri letti da Rory in "Una Mamma per amica". Si trovano autori di genere diverso, per farvi un'idea trovate la lista anche su wikipedia.
Il neo più grande di questo romanzo, che proprio non riesco a perdonare, è il finale.
Non ve lo svelo, ovviamente, ma credo che abbia completamente ribaltato la caratterizzazione del personaggio, facendo diventare la Regina di Alan Bennet una persona inconciliabile con la vera Regina Elisabetta.

Se avete letto questo romanzo, fatemi sapere cosa ne pensate :)

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