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lunedì 6 settembre 2021

Recensione: "Un Duca in incognito" di Jess Michaels

Continua la mia collaborazione con Il club del 1797, il circolo più esclusivo del ton, formato solo da Duchi.
Purtroppo, il romanzo di Lucas non ha soddisfatto le mie aspettative su un duca dedito allo spionaggio, scoprite perché nel resto della recensione...

Genere: Historical romance
Pagine: 278
Prezzo Cartaceo 14,55
Prezzo Ebook: 3,99

Quarta di Copertina:

Lucas Vincent sarà anche il Duca di Willowby, ma a giudicare dalla vita che ha condotto non si direbbe.
È stato troppo occupato a lavorare come spia per il Dipartimento della Guerra. Tuttavia, dopo anni di
lavoro pericoloso è rimasto coinvolto in un violento attacco che lo ha quasi ucciso. Costretto a un riposo
forzato, desidera tornare sul campo e scoprire chi lo ha tradito con tanta rabbia da non riuscire a
guarire.


Diana Oakford è stata cresciuta da un medico che ha lavorato per il Dipartimento della Guerra, e
conosce meglio di tutti i pericoli insiti in quel mestiere. Ha ricevuto anche un’istruzione da guaritrice,
quindi quando le viene chiesto di assistere Lucas nel suo percorso di ricupero, non riesce a rifiutare.
Quando si ritrovano soli insieme, comincia a svilupparsi un’inaspettata sintonia tra queste due persone
che hanno combattuto le proprie emozioni per tutta la vita e Lucas comincia a guarire nello spirito oltre
che nel corpo. Ma proprio quando iniziano a credere di poter trovare un qualche tipo di felicità, il
passato ritorna a minacciarli e Lucas dovrà scegliere tra la vita che conduceva prima e la donna che ha
cambiato il suo mondo.


Diana ha sentito suo padre parlare con ammirazione del Duca in incognito, un uomo al servizio del ministero della guerra, nascosto così in bella vista che nessuno potrebbe sospettare il suo ruolo da spia.
Proprio per onorare la memoria di suo padre, e malgrado il dolore del lutto non ancora superato, Diana accetta di assistere il Duca e provare a curare le sue ferite.
Ciò che non si aspetta è di trovarsi ad accogliere un uomo imperioso, testardo, che le sofferenze non hanno spezzato e per il quale proverà sin da subito una bruciante passione.

Lucas e Diana hanno in comune una vita costellata di segreti taciuti, che ha gettato loro addosso l'impressione di vivere prigionieri di maschere. Sono due bugiardi solitari, rinchiusi nelle proprie umiliazioni, che trovano l'uno nell'altra un conforto insperato e lo spiraglio di una felicità a cui non si concedono di credere, ma che mette a dura prova i muri che si sono costruiti.
La riabilitazione di Lucas, però, non può far dimenticare loro il pericolo corso e il fatto che c'è ancora un nemico acquattato nell'ombra.

Mi dispiace dover dire che "Un duca in incognito" è il romanzo che mi è piaciuto meno di tutta la serie del club del 1797, probabilmente perché si sente poco l'ambientazione regency e il ritmo mi è sembrato piatto per essere il libro su una spia.

Per gran parte del romanzo, i protagonisti restano soli in un cottage di periferia e, a tratti, si ha l'impressione di essere ai giorni nostri. Diana, infatti, vive da sola nella casa ereditata dal padre, non ha servitù e accetta di avere una relazione con Lucas senza troppe remore. Capisco che la sua formazione medica, e i suoi trascorsi, le abbiano dato più disincanto e consapevolezza nelle questioni fisiche, però sembra una protagonista davvero troppo moderna.
Inoltre, in questa, lunga, prima parte del romanzo tutta l'ambientazione regency non riesce a permeare, si sente poco l'eco del mondo che scorre oltre il cottage, proprio perché i personaggi sono totalmente concentrati su loro stessi. Anche troppo.
Persino i riferimenti al club dei Duchi sono quasi assenti, tanto che ad un certo punto faticavo a ricordare che questo romanzo fosse parte di una serie. Questo scollamento è giustificato dal fatto che Lucas sia una spia, un uomo in incognito e che, per vicende personali che non vi svelo, ha deciso di allontanarsi dagli amici. Quando finalmente il club dei Duchi torna in scena, secondo me, lo fa troppo tardi e senza la giusta tenacia.

Come dicevo, il ritmo mi è parso piatto. La ricerca del traditore, che avrebbe dovuto dare adrenalina alla narrazione, si svolge in maniera quasi "teorica". L'autrice getta briciole di pane sotto forma di indizi in diverse scene, però manca la tensione legata al pericolo, non c'è azione, né ci sono veri scossoni se non alle ultime pagine del romanzo. 
Troppo tardi!

Voi che dite, avere letto questo romanzo?

4 commenti:

  1. Mi hai fatto scoprire questa interessante serie! Certo non credo inizierò con questo dato che non ti ha convinto per niente 😆 ma penso che darò uno sguardo approfondito agli altri della serie.

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    1. Questo poi è il sesto o settimo (ho perso il conto), comunque trovi le recensioni di tutti i volumi.
      Forse faresti meglio a cominciare proprio dal primo, che introduce alla serie e al club di duchi.
      Il mio preferito, per ora imbattuto, è il terzo!

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  2. Ciao! Non conosco questa serie, ma ogni tanto un historical romance non mi dispiace :-)

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