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martedì 27 luglio 2021

Perché leggere regency?

Perché leggi historical romance?
Questa domanda mi viene fatta spesso, riferita alle decine di libri ambientati nel mondo regency e vittoriano.
Provo a rispondere in maniera più esaustiva, anche per convincervi a seguirmi nel viaggio all'interno della celebre serie "Le audaci zitelle" di Lisa Kleypas.




L'etichetta...

Il mondo moderno è veloce, privo di regole e confini.
Provate a pensarci, quante volte ci domandiamo dove organizzare il primo appuntamento con una persona che ci piace? Le possibilità sono infinite. Nessuna regola indica chi dei due deve fare il primo passo o a che rapidità condurre la relazione.
Se da un lato questo spazio infinito è la vera essenza della libertà, tutto ciò è anche... spaventoso. Non vi siete mai sentiti disorientati?
Non avete mai desiderato una guida nella giungla delle relazioni sociali? Di cosa è meglio parlare per non far cadere una conversazione, come essere presentati a quella certa persona così interessante...
Nel mondo regency l'etichetta delinea stretti confini entro i quali i protagonisti si muovono.
Ci si assicura di essere presentati a una persona, tramite un conoscente comune, in modo da stabilire subito una connessione e una parvenza di affidabilità. Ci si ritrova ai balli, durante le passeggiate nei parchi (sotto la stretta sorveglianza di chaperon) e le visite di cortesia, per non parlare dei festosi e più elastici ricevimenti in campagna!
L'etichetta, che a un occhio moderno può apparire claustrofobica, è studiata per assicurare una vita decorosa ma anche piena di divertimenti. Conversazioni brillanti, che mettano gli invitati a proprio agio e feste in cui non ci si annoia mai.
Ma state attenti, guardate oltre la superficie...


E lo Scandalo.

Pensateci, solo in un mondo fatto di regole può esistere la trasgressione.
Oscar Wilde, figlio della cultura britannica ottocentesca ma dallo spirito profondamente moderno disse "Le regole sono fatte per essere infrante". Ecco, nei romanzi regency si avverte distintamente il brivido della tentazione, l'insofferenza per limiti così stringenti da smaniare per superarli.
Quanto doveva essere forte l'emozione di una giovane nubile baciata da un pretendente in un raro momento di libertà, con la consapevolezza che avrebbe dovuto concedere quel contatto solo il giorno delle nozze?
L'altra faccia dell'etichetta, è il brivido del proibito, che per noi, così abituati alla libertà, è quasi sconosciuto.
Questo genere di sensazioni si ritrovano negli historical romance in generale, ma ancor più in particolare in romanzi in cui i protagonisti non appartengono allo stesso ceto sociale. Un po' anacronistici, forse, ma in grado di usare il classismo dell'epoca per far divampare ancor di più la passione.
Per me lo scandalo è un indice della qualità del romanzo, perché, purtroppo, molti regency sono scritti con una prospettiva troppo moderna i protagonisti non avvertono alcuna tensione quando forzano regole dell'epoca. 


Un mondo perduto.

Non conosceremo mai davvero il mondo regency.
Non esistono biglietti aerei, cifre da capogiro o formule magiche che ci consentano di vivere almeno un giorno da debuttante o da Lady Westcliff.
Ma a differenza di universi incantati come Hogwarts di Harry Potter, i romanzi historical romance raccontano di un mondo che era nostro.
Il regency è il nostro passato. L'Italia è stata sede privilegiata del Gran Tour degli aristocratici britannici e magari i nostri antenati si sono imbattuti in qualche inglese di passaggio.
L'attrazione per un mondo impossibile da sperimentare si coniuga con l'interesse verso il passato. E allora la tentazione di rifugiarsi tra le pagine, di poter essere una debuttante durante un ballo si fa irresistibile.


Il romanticismo e il fascino selettivo della nostalgia.

Parliamoci chiaro, sono storie d'amore.
Non stiamo leggendo "Il Gattopardo" (che comunque amo), né un saggio sulla vita dell'epoca.
I romanzi regency ci fanno immergere in una appassionata, brillante, combattuta storia d'amore.
Con lietofine garantito.
E romanticismo incluso.
Cosa volete di più?
Tra i libri in cui viene rispettata l'etichetta (come quelli della Heyer), e quelli in cui la buona educazione ogni tanto viene dimenticata, c'è sempre e comunque la sicurezza di trovare gesti romantici, dichiarazioni da gran sospiro e scene da batticuore.
Bisogna aggiungere che questo tipo di historical romance racconta il mondo regency con il filtro della narrativa rosa. Pochi drammi, nessun riferimento alla scarsa igiene, all'estrema povertà e sperequazione sociale.
Si sceglie solo una parte della Storia. E va bene così.
Perché per sognare, per evadere dalla monotonia e dalle difficoltà della vita, è anche giusto poter scegliere dove rivolgere lo sguardo.
(E comunque, se volete drammi e povertà siete liberi di leggere Dickens o Tolstoj. Non ve ne facciamo una colpa, se voi non la fate a noi.)

Insomma, se devo raccontarvi tutti i motivi per cui leggo regency romance stiamo qui per ore...
Ma voi perché leggete romance storici?

Fatemelo sapere con un commento :)

6 commenti:

  1. Bellissimo post. Non ci avevo pensato, ma concordo pure sul brivido del proibito. Credo che dia il giusto pepe a tanti romanzi di questo genere.

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    1. Il "proibito" secondo me è un elemento molto potente, che non tutte le autrici sanno giocarsi bene!

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  2. Sottolineo e concordo su ogni parola! Complimenti, Sveva 💗
    Noi amiamo leggere il regency in chiave rosa, ma è ovvio che si trovino diverse prospettive dello stesso periodo (preferire una non esclude l'altra).

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    1. Concordo! Io amo anche i romanzi storici puri, ma il regency è proprio la mia comfort zone.

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  3. Articolo davvero interessante, soprattutto per l'appunto che fai sulla storia che scegliamo di leggere e quella invece che ignoriamo.
    Ah, il brivido del proibito... esiste ancora?

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    1. Secondo me no, aver perso il fascino del proibito è l'altra faccia della libertà.

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