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giovedì 18 febbraio 2021

Review Party: "Il Duca tradito" di Jess Michaels

Andiamo, so che soffrite ancora della Sindrome Bridgerton, soprattutto ora che hanno diffuso le foto dell'attrice scelta per interpretare Kate. Ebbene, se avete già visto la serie e cercate qualcosa che vi riporti nel mood mondo regency e passione sfrenata... C'è il terzo volume della serie "Il club del 1797".

Genere: Historical romance
Serie: Il club del 1797 #3
Pagine: 263
Prezzo Ebook: 3,99
Prezzo Cartaceo: 14,55
Traduzione: Doubleface
Edito: Self publishing.

Quarta di copertina

Adelaide Longford è la zitella intellettualoide meno considerata di Londra e a lei va bene così. Essere ignorata le dà la possibilità di uscire di casa di nascosto e assumere segretamente le vesti dell’attrice più famosa del momento, Lydia Ford. Recitare su un palcoscenico e sentire gli applausi di chi la guarda è l’esperienza più emozionante della sua vita.

Fino a quando non entra nella sua vita Graham Everly, Duca di Northfield. Il duca è un uomo distrutto dopo l’umiliante perdita della sua fidanzata di lunga data per colpa del suo presunto migliore amico e iniziano una relazione carnale che le accende la passione in corpo. Graham non capisce perché sia così attratto sia dall’occhialuta e salace Adelaide sia dall’appassionata Lydia, ma ben presto si ritrova emotivamente coinvolto con entrambe e indeciso su quale futuro perseguire

Quando Graham scoprirà l’identità segreta di Adelaide, sarà in grado di accettare entrambe le parti della giovane donna? E riuscirà a salvarla da un pericolo in agguato che nessuno dei due avrebbe mai potuto prevedere?

Questo è il terzo libro della serie Il Club del 1797.




A me Graham ha suscitato tanta curiosità fin dal primo romanzo della serie, ma nel secondo ho provato davvero una voglia irrefrenabile di sapere cosa ne sarebbe stato di lui.
L'avevamo lasciato, solo e abbandonato, dopo il matrimonio di Simon e Meg. Un Duca sconvolto dallo scandalo ma, ancor più, dal tradimento delle persone che credeva più vicine a sé, quelle di cui si fidava ciecamente. Per Graham non è facile accettare che la sua fidanzata abbia preferito un altro, un uomo che lui considerava al pari di un fratello. E non è neppure libero di vivere il suo dolore, l'umiliazione, perché, come ogni Duca che si rispetti, è sotto gli occhi di tutto il ton.
L'unica che riesce a far breccia nella sua apatia è un'attrice, una donna stupenda che ammalia gli aristocratici da uno dei tanti teatri della city.
La passione lo risveglia, insieme alla sensazione di un'avventura che potrebbe aiutarlo a scrollarsi di dosso la sofferenza.
Ma quasi in contemporanea alla conturbante bellezza di Lydia Ford, Graham è attratto anche dalla genuina ironia di Adelaide, una delle tante ragazze tappezzeria del bel mondo. Adelaide è sempre rimasta sullo sfondo dei balli, forse per il suo aspetto severo, per l'acconciatura tirata e gli occhiali che impediscono di scorgere ciò che si agita nel suo sguardo.
Due donne completamente diverse, provenienti da due mondi opposti, eppure con entrambe Graham si sente libero di svelare parti di se stesso che non aveva mai rivelato a nessuno. Se con Lydia la passione e la vicinanza fisica lo spinge a svelare un passato doloroso, con Adelaide Graham riesce a parlare del tradimento di Simon e Meg. Due donne con lo stesso, destabilizzante, effetto.
Il povero Graham va in crisi.

E che dire di Adelaide... che in fondo è anche Lydia?
Se Graham si sente meschino perchè crede di tradire due donne che ama, Adelaide finisce con l'essere gelosa di se stessa. Cresciuta con una zia tirannica, che le inculca il più rude senso di colpa per un peccato di gioventù e la costringe al più terribile isolamento, Adelaide reagisce con la ribellione. Per non lasciar morire una parte di sé, ne crea una seconda. Adelaide diventa Lydia per poche sere a settimana, non più una zitella contegnosa del ton, ma un'attrice in grado di stregare plebei e aristocratici. Ma Graham fa collidere le sue due personalità, è il primo uomo a vederla per ciò che è, nel suo complesso. Graham vede le origini nobili e l'anticonformismo, vede la voglia di evasione e, allo stesso tempo, il bisogno di essere accolta dalla società di cui fa parte. La storia tra i due è così trascinante e contiene, comunque, una traccia di trasgressione tale da rendere coerenti e non forzate le scene hot.

Adelaide e Graham sono due cuori ammaccati, feriti, che trovano l'uno nell'altra la propria cura.

Questo romanzo è di sicuro il mio preferito della serie, perché i due personaggi sono sfaccettati, appassionati, irriverenti. Graham è un uomo solido, che non riesce a convivere con la propria sensibilità, con il senso di perdita dopo il tradimento del suo migliore amico. Simon, nel precedente romanzo, non era riuscito a conquistarmi allo stesso modo, perché spesso finiva col piangersi addosso, cosa che Graham non fa avendone, paradossalmente, più diritto.

Inoltre, il romanzo non si ferma alla storia d'amore, ma c'è tutta una sottotrama che si svolge dietro le quinte del teatro in cui lavora Lydia e che movimenta la storia con un senso di preoccupazione strisciante e di dramma nell'ultima parte. L'ho trovato un ottimo ingrediente narrativo, per dare un ritmo diverso e più veloce al romanzo.
In effetti, il ruolo di Adelaide in teatro è un po' difficile da credere e di sicuro va contro tutto il perbenismo dell'epoca, ma devo dire che leggendo "Il duca tradito" ho avuto una fortissima sospensione della credulità, quindi mi sono immersa nella storia senza farmi troppo domande. E mi è proprio piaciuta.

L'unico neo che posso trovare è la cover. Se non conoscessi la serie, e la fama dell'autrice, non credo che le copertine mi avrebbero attratta. Anche se, devo dire, l'effetto è compensato dal booktrailer diffuso proprio in questi giorni, che rende più giustizia alle pagine.

Ringrazio Isabella Nanni di Double Face Traduzioni, che cura l'uscita italiana della serie, per avermi fatto conoscere Il club del 1797 e avermi fornito una copia omaggio del romanzo.

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