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martedì 30 giugno 2020

La figlia del diavolo di Lisa Kleypas

Il mio genere preferito, ormai l'avrete immaginato, è il romance storico. Subisco il fascino di crinoline, balli, inchini, carrozze... Insomma, il regency è il mio mondo tra le pagine, per questo sono davvero felice che la Mondadori mi abbia inclusa nel Review Party di "La figlia del diavolo" di Lisa Kleypas.


Genere: Historical Romance
Pagine: 320
Prezzo Cartaceo: 12,00
Prezzo Ebook: 7,99
Edito: Mondadori

Quarta di Copertina


Hampshire, Inghilterra, 1877. Lady Phoebe Clare, bella, giovane e vedova, non ha mai incontrato Weston Ravenel, ma è sicura che si tratti di un mascalzone, meschino e prepotente. Già ai tempi della scuola aveva reso la vita del suo ormai defunto marito un inferno, e non potrà mai perdonarglielo. Ma alle nozze del fratello, Phoebe incontra un giovane uomo affascinante che la incanta… e la stupisce non poco quando si presenta come Weston Ravenel! Potranno mai superare l'ostilità e abbandonarsi alla passione che li attrae l'uno verso l'altra?



Phoebe ha già conosciuto l'amore, aveva la forma del suo migliore amico Henry, un ragazzino timido e debilitato dalla malattia, ma animato da una viva curiosità per il mondo e da un'eccentricità che glielo rendeva irresistibile. Il loro matrimonio è stato breve, a metà tra la felicità dell'essersi trovati e la disperazione dell'averlo perso. Phoebe è una vedova con due bambini, ancora giovane, ancora bella, ma non crede che amerà più. Un secondo matrimonio, per lei, non sarà altro che un dovere nei confronti delle terre da amministrare. Si è progressivamente chiusa alla vita, isolandosi dalla società e crogiolandosi in ciò che rimane della famiglia. Avrebbe evitato anche quel matrimonio... se non fosse stato di suo fratello. Gabriel, Lord St. Vincent, sta per sposare Lady Pandora Ravenel, sancendo così l'unione delle due famiglie. Solo per questo Phoebe si trova sotto lo stesso tetto di West Ravenel. Uno dei ricordi peggiori di Henry, un bruto che ha infestato i suoi pochi anni di scuola.
Phoebe l'ha sempre immaginato come un'uomo indolente, insensibile, del tutto diverso dal gentiluomo pieno di fascino e dai magnetici occhi azzurri con cui si trova ad aver a che fare.
West attrae come una calamita suo figlio maggiore Justin, un Lord Clare in miniatura, e dimostra verso i entrambi bambini una sollecitudine allegra, di cui pochi gentiluomini sono capaci. Ironico, affascinante, seducente, tenero. West Ravenel è inconciliabile con l'immagine che Phoebe si era fatta di lui...

I protagonisti de "La figlia del diavolo" mi hanno davvero conquistata. Lisa Kleypas è stata capace di intagliare due personaggi a tutto tondo, completi e complessi, i cui spigoli non faticano a incastrarsi, se non per qualche ritrosia e imbarazzo che li rendono ancora più preziosi.
Phoebe è molto diversa dalle giovani debuttanti a cui siamo abituate, tutte sospiri e scandali. Ha già amato in passato, con una tenerezza stupefacente, verso un ragazzino con cui è cresciuta e che ha sempre sentito suo. Una donna responsabile, che cresce due bambini con il dispiacere che non abbiano un padre e la preoccupazione per delle proprietà che dovrà amministrare per non rovinare l'eredità del figlio maggiore. Una donna moderna, per l'epoca, curiosa, indipendente, che si rifiuta di cedere le redini della propria vita e del proprio matrimonio senza fiatare. Phoebe ha dentro un fuoco che cova sotto la cenere, ed è una cosa che vedono tutti, specialmente suo padre Sebastian St. Vincent, ma a cui non permette di bruciare di nuovo.
Sarà West ad appiccare l'incendio.
Inconsapevolmente, West Ravenel è l'esatto opposto di ciò che Phoebe ha sempre creduto. Un protagonista molto diverso da quello che io stessa, come lettrice, ho sempre amato. Lo ammetto, ho il debole per i nobili che sembrano annoiati ma non lo sono, quelli un po' dandy ma invece capaci di sporcarsi le mani, sono irrimediabilmente innamorata di personaggi come Lord Blakeney della Primula Rossa o il duca di Avon della Pedina scambiata. West Ravenel è completamente diverso, eppure mi ha suscitato una tenerezza così devastante da trovarlo irresistibile. West era il bullo dei brutti ricordi di Henry, era un ragazzo dal passato torbido, le passioni sregolate, l'ubriachezza perenne, ma si è redento. Si è trasformato in un gentiluomo dagli scarsi mezzi, che vive amministrando le terre del fratello, ma pieno di passioni genuine. Si sporca le mani insieme ai contadini, conosce i nomi di ogni addetto alle cucine, vive a metà tra la servitù e la nobiltà, in una specie di limbo che comincia a stargli stretto, ma è troppo orgoglioso per ammetterlo. Un uomo dinamico, profondo, sensibile, che si innamora di Lady Clare senza volerlo davvero, ammaliato dalla sua bellezza e conquistato dalla sua forza. La loro sembra una passione (e sì, di passione ce n'è parecchia, ma la Kleypas è brava a descrivere le scene più calde) destinata a non avere sbocchi, perché il passato tiene imprigionati entrambi, ma...

Ma non dico altro, se non che dovete leggere questo romanzo se amate Lisa Kleypas, perchè "La figlia del diavolo" riesce a coniugare due delle serie più amate dell'autrice, quella delle Audaci Zitelle con quella dei Ravenel, lasciando che i protagonisti di entrambe facciano capolino tra le pagine. (Sebastian St. Vincent si fa notare in qualunque pagina si trovi!).

Se anche non conoscete bene l'autrice (io ammetto di non aver letto tutta la sua produzione), questo libro vi conquisterà comunque, magari faticherete un po' a incrociare le parentele dei personaggi secondari, ma questo non rovina la storia d'amore principale, tra due protagonisti molto dolci, orgogliosi e appassionati.
Se amate gli historical romance vi consiglio di non perdere questo romanzo, anche perché non ha la solita ambientazione della season, mostra un lato diverso della vita aristocratica, con i possedimenti da ottimizzare, il rapporto con i dipendenti, le ville di campagna e le relazioni familiari. Insomma, un piccolo gioiello del regency romance moderno.

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