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domenica 22 marzo 2020

Review Party: "Il rifugio" di Linda Bertasi

Linda Bertasi è una delle autrici italiane che più tengo d'occhio. Poliedrica nei generi, l'ho apprezzata specialmente nello storico, ma devo riconoscerne l'originalità anche nel fantasy. Per questo, sono stata molto intrigata dall'uscita della nuova edizione de "Il rifugio", un romanzo d'amore che coniuga i nostri giorni con vicende molto più antiche.


La trama:


Anna ha diciassette anni e si sta recando a trovare il padre nella sua meravigliosa villa settecentesca per trascorrervi le vacanze estive.
L’idea di trovarsi nella fredda Inghilterra, sola e senza amici, la intristisce, ma il giorno del suo compleanno scoprirà un vecchio diario, chiuso in soffitta.
Appartiene a Marianne Beaufort, la contessa che visse in quella stessa tenuta più di duecento anni prima.
Sempre più avvinta dalle parole del passato, Anna si ritroverà protagonista di un'esperienza che corre sul filo del paranormale, dominato dai viaggi temporali.
Ma non sarà sola in questa avventura: Rob, un misterioso vicino, sembra credere alla sua storia pazzesca e volerla aiutare.
Cos’è accaduto realmente a Marianne Beaufort? Perché Anna fa continui viaggi nel tempo?
Cosa si nasconde in quella villa dominata da sussurri, rumori e strane presenze?
Un mondo nuovo sta per esserle svelato, destinato a infrangere ogni sua credenza.
Il passato può essere riscritto? E l’amore può valicare le porte del tempo?




Allo scoccare dei suoi diciassette anni, dopo un ballo in una soffitta abbandonata, Anna riceve in dono un diario, per poi scoprire che la pagine sono già fitte di parole, che l'inchiostro ha già vergato una storia apparentemente finita e ormai coperta di polvere.
Anna si immerge nella vita di Mary, una ragazza vissuta sul finire del millesettecento, che ha abitato nella stessa casa in stile Tudor in cui lei trascorrerà l'estate con suo padre e la nuova compagna. Mary ha dormito nel suo stesso letto, passeggiato nello stesso giardino e tenuto tra le mani quelle stesse pagine. C'è un filo rosso che lega le due ragazze, capace di attraversare i secoli e sfidare persino la morte, perchè l'Amore, a volte, non si lascia sconfiggere, neppure dal più crudele dei destini.

"Il rifugio" è il romanzo adatto a chi cerca una storia appassionata, ma di quella passione sfrenata che spesso vibra nelle opere dei secoli passati. Una passione che non ha nulla a che fare con l'erotismo (una volta tanto!), ma con i sentimenti più irrazionali e profondi dell'animo umano. L'amore che muove i personaggi è cieco, irrazionale e impetuoso. Pronto a sfidare ogni legge dell'uomo, convenzione sociale, e ben oltre... sfocia nel soprannaturale, nel reale eppure inspiegabile.

Anna, la protagonista, è convinta di trascorrere una sonnolenta vacanza inglese insieme al padre e alla giovanissima nuova compagna, con la rabbia immotivata degli adolescenti, varca la soglia della fastosa magione in stile Tudor, ma sarà subito chiaro che c'è qualcuno ad attenderla, oltre la sua famiglia.
La casa si riempie di spifferi gelidi, simili a sussurri portati dal vento, di stanze che mutano forma, di persone ormai divenute polvere che ritrovano consistenza davanti ai suoi occhi.
Suggestione? Magia? Follia?
Anna non sa definire quel che le accade, ma è uno stato febbrile, inarrestabile, che la lega al diario ricevuto da Robert, il misterioso e affascinante vicino di casa. La contessa Marianne sembra parlarle all'orecchio, per poi infilarsi nelle sue ossa, farle provare le sue stesse sensazioni: le prevaricazioni della matrigna, la morsa della solitudine in una casa che aveva amato e che si è trasformata in una prigione dorata, e poi l'amore... per un uomo sbagliato.
Dal primo istante in cui Marianne conosce John, il fidanzato della sua sorellastra, comprende che qualcosa nel suo cuore è mutato. Una strada che porterà entrambi ad affrontare ostacoli impervi, ad amarsi disperatamente, contro tutto e tutti, in una soffitta inondata dal sole, dove sembra che la rovina non possa raggiungerli, senza sapere che qualcosa di molto più crudele è in agguato.
La storia di John e Mary esercita sul lettore, come su Mary, un fascino irresistibile forse perchè è una vicenda inconclusa, il cui capitolo finale è ancora da scrivere. E toccherà ad Anna farlo, riempire ancora una pagina di quel diario ingiallito e fragile, ma capace di resistere al tempo.

Ormai non dovrei più sorprendermi leggendo i romanzi di Linda Bertasi, perché ho compreso il suo amore per la storia. Per lei non è solo una questione di ambientazione, di maniere, ma è un locus animae, basato su sentimenti dalla forza dirompente, di fascinazione verso un tipo di vita che non tornerà più, ma che sembra di poter toccare solo sfogliando un libro. Ed è quel che succede ad Anna.
Mi ha fatto sorridere, talvolta, l'idea che un turbamento simile a quello della protagonista sia abituale per i lettori più sensibili, quelli che si ritrovano in lacrime dopo un finale amaro o che scoppiano a ridere, anche in pubblico, per la battuta di qualche personaggio.
Certo, Anna prova qualcosa di molto più intenso. Tangibile.
Devo ammettere che le esperienze paranormali della protagonista mi hanno fatto rabbrividire, talvolta di terrore (ma io sono parecchio impressionabile). Evocazioni, sogni, ipnosi, alla povera Anna non viene risparmiato nulla, in un picco di tensione che raggiunge l'apice ai tre quarti del libro. Malgrado la giovane età, o forse proprio per l'audacia dei diciassette anni, la giovane affronta ogni prova con cieco coraggio, con la voglia di arrivare in fondo alla storia di Mary e John.
Marianne, invece, l'ho trovato un personaggio meno simpatico.
Di sicuro è appassionata, forse troppo.
Giovane, ma anche impulsiva, a volte egoista. Per quanto siano innegabili i torti che subisce, a una certo punto mi è sembrata una Cenerentola inglese, non esita ad abbandonarsi all'amore per l'uomo di un'altra, senza domandarsi quali ferite avrebbe inferto. Certo, dopo tutto ciò che ha subito è anche normale, forse, pretendere la felicità per se stessi. Non so, c'è un punto iniziale della sua storia con John che avrei voluto vedere meglio, approfondire di più la nascita del sentimento, oltre la sua ostinata continuazione.
Tra i personaggi di contorno, al contrario, ho preferito quelli antichi. La glaciale e inquietante matrigna, degna della cattiva delle fiabe, ma soprattutto la sorellastra. Mi piacerebbe avere il parere di qualche altra lettrice su Katherine, perchè io ho empatizzato molto con lei e col ruolo ingrato che la storia le ha affidato. Ma non vi svelo di più.
Menzione d'onore a Robert, un personaggio davvero inafferrabile, romantico, degno di un amore così testardo e inesorabile.

Anche se sono stata frenata da alcune scene ad alto tasso soprannaturale e da una coprotagonista che non ha attirato del tutto le mie simpatie, vi consiglio di acquistare "Il Rifugio". Addentratevi nelle sue stanze polverose, tendete l'orecchio agli echi della storia e lasciatevi trasportare dai continui colpi di scena, fino a seguire le orme di un amore sfortunato e mai finito.
Nel leggere questo romanzo ho, ancora una volta, apprezzato il coraggio dell'autrice.
Linda Bertasi è una delle poche autrici "sincere", con questo intendo dire che non si fa "corrompere" dalla moda o dalla richiesta del mercato. Resta se stessa, con le sue storie d'amore e morte, irrefrenabili, spesso antiche o magiche. Nei suoi romanzi si vede una penna che si lascia trasportare dalla fantasia più evocativa, sfrenata, qualche volta melodrammatica, senza badare a confort-zone o aspettative dei lettori. Qualche volta è divertente, qualche altra atterrisce (e lei sa a quale personaggio di un suo altro romanzo sto pensando!), ma è sempre un'esperienza di lettura davvero suggestiva.

Se vi ho convinto a comprare "Il rifugio" vi lascio il link d'acquisto , altrimenti vi invito a leggere le recensioni degli altri blog che partecipano al Review Party, qui sotto trovate il calendario dell'evento.

Ringrazio l'autrice per avermi coinvolta nel suo evento e la More Stories per la copia digitale in anteprima.






4 commenti:

  1. Sono sempre commossa, onorata e sorpresa dalla tua capacità di analizzare un testo come sai fare tu.
    Grazie di cuore cara, non potrei mai rinunciare a una tua recensione 💗

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    1. Grazie a te per la fiducia che mi dimostri con le anteprime. <3

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  2. Sembra fantastico! Devo assolutamente leggerlo anch'io, lo aggiungo alla coda di lettura **

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    1. Sì, conoscendo un po' le tue letture potrebbe essere il tuo genere!

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