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mercoledì 22 gennaio 2020

Nuovo anno.

22 Gennaio.
Per la prima volta, quest'anno, mi trovo a scrivere sul blog. Il mio piccolo spazio virtuale, che forse non sarà così seguito o di tendenza, ma è mio. La mia voce sul web.
Ho aspettato a scrivere questo post perchè volevo farlo con calma, con attenzione.
Ci sono un po' di cose che devo dirvi...



Mi sono ripromessa di non fare buoni propositi, tanto non li rispetto mai.
Però ho guardato all'anno trascorso e mi sono resa conto che alcune cose, relative al blog, non funzionavano più. Erano stonate.
E voglio cambiarle.

Nel 2019 ho letto quasi esclusivamente romanzi in ebook, basati su collaborazioni con case editrici e autori.
"E che c'è di male?" vi starete chiedendo.
Niente...però è limitante.
Immaginate di entrare in libreria e poter scegliere solo tra tre o quattro editori. E solo tra le ultime uscite.
Ho poche collaborazioni, per scelta, perchè gestisco il blog da sola. Tutte le recensioni che leggete sono mie. E non voglio assumere impegni che non potrei rispettare, non voglio promettere articoli che non riuscirei a pubblicare. Quindi ho accettato le proposte degli editori che mi interessavano di più, e che hanno scelto di fidarsi di me (grazie!).
Ho accettato solo libri che credevo potessero piacermi, perché a questo livello la lettura deve essere e restare un piacere e non voglio dovermi sforzare per uscire dai miei spazi, solo tanto per accontentare gli altri. (E poi magari lasciare una recensione tiepida).
Ma anche così, è stato troppo.

Mi è capitato di entrare in libreria e non comprare niente perchè "ho almeno cinque libri ancora da leggere per il blog". E i libri che ho già in casa restano sulle mensole perchè "non voglio far aspettare dei mesi autori e case editrici". Avevo voglia di leggere un cartaceo (e anche il bisogno, perchè davvero mi bruciavano gli occhi) ma continuavo con gli ebook e i pdf, perchè erano gli unici formati disponibili per l'invio.

Non voglio lamentarmi troppo, nè fare la vittima. Gestisco il blog con piacere. Sono blogger perchè i libri sono la mia vita, perchè sono stata autrice e so quanto un blog possa essere di supporto, perchè io voglio essere di supporto alle autrici, alle loro storie... E spero di continuare a esserlo, ma in maniera diversa.

Ho bisogno di riprendere i miei spazi, di smaltire la mensola dei TBR (to be read- romanzi ancora da leggere che, al momento, sono intorno ai 60), di entrare in libreria e sentirmi libera di comprare ciò che voglio, senza sensi di colpa.

Questo che vuol dire?
Che ho bisogno di fare qualche cambiamento. Accetterò ancora meno collaborazioni e ridurrò le segnalazioni.
Mi sono resa conto che sui blog si trovano, a rotazione, le segnalazioni di quasi gli stessi libri e sempre le ultime uscite. Per le collaborazioni, perchè ci siamo convinte che parlare delle ultime uscite ci porti un po' più di seguito. Non lo so se è così. Forse lo scoprirò presto.

Voglio parlarvi dei miei romanzi preferiti, e fa niente che siano usciti dieci anni fa.
Non voglio perdere tempo a scrivere la segnalazione di un romanzo che non è nemmeno nelle mie corde. Anche se mi dispiace moltissimo perché ciò vuol dire essere meno disponibile verso autori e case editrici.
Un po' ho paura di sparire del tutto, di perdere i pochi, preziosi, commenti che arricchiscono il blog e i miei profili social.

E poi, ma di questo non sono ancora sicura, vorrei parlarvi anche di altro.
Magari di mostre, di film, di... qualunque cosa mi passi per la testa. Mi sono resa conto che gli articoli più divertenti, per me, sono stati quelli sui regali di Natale, perché mostravano un altro lato della mia personalità, mi permettevano di scoprire altre cose...
Un giorno, una persona importante, mi ha detto che parlo poco se non ci sono di mezzo i libri, ed è vero. Ho lasciato che i romanzi diventassero quasi totalizzanti, ormai ho capito che restano la mia più grande passione, ma non voglio che sia l'unica.

Vorrei che questo angolo virtuale si distinguesse dagli altri blog, come siamo diverse io e le persone che gestiscono le altre piattaforme. Vorrei smettere di pensare che "devo" fare alcune attività, perché il blog non è un lavoro (purtroppo!) e, allora, tanto vale sentirsi libere di parlare di ciò che si vuole, quando si vuole.
Le collaborazioni ci saranno ancora, sia chiaro, ma spero di organizzarle meglio. Spero di sentirmi più spontanea, di smettere di cercare una perfezione che non esiste (e che io sarei comunque lontaniiiiisssima dal raggiungere).

Voi che ne pensate? Se avete qualche suggerimento, anche in merito agli argomenti che vorreste leggere sul blog, sono i benvenuti.
Se siete blogger, sarei davvero felice se mi parlaste dei vostri angoli virtuali, come li organizzate, come li vivete, se vi ci sentite sempre a vostro agio...

6 commenti:

  1. Secondo la mia esperienza chi gestisce un blog da solo, come noi, prima o poi arriva sempre a questo punto. Perché è ovvio le collaborazioni fanno comodo, aiutano a tenere alta l'attenzione dei Follower e sono appaganti, ma è anche vero che puoi essere la persona più organizzata del mondo, ma prima o poi ti troverai con degli "arretrati" da smaltire. Io questa cosa la vivo malissimo e negli ultimi anni ho ridotto drasticamente gli omaggi, ma anche accettandone pochi convivo comunque con quel fastidioso senso del dovere. Non mi sento libera di leggere quello che voglio e la cosa mi piace sempre meno. Spero che ridurre le nuove entrate ti aiuti a tornare a leggere con serenità :) Non parlare di nuove uscite penalizza molto, su questo non ci piove, ma io personalmente seguo molto più volentieri i blogger che recensiscono titoli vecchi e meno conosciuti, quindi ti direi di fregartene e di parlare di quello che ti va ♥

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    1. Grazie mille per avermi raccontato il tuo punto di vista.
      Ho iniziato il percorso da blogger con un'altra ragazza, sulla sua piattaforma, e ho capito che non era il sentiero giusto per me. Ho bisogno della mia indipendenza, almeno qui. Sono felice di gestire il blog da sola ma, come dici tu, si sente la fatica.

      Spero che limitare le collaborazioni mi rassereni un po', magari troverò il ritmo giusto per parlare sia di qualche nuova uscita (nelle mie corde), sia di vecchie chicche della mia libreria!

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  2. Ciao ti capisco e comprendo benissimo , anch'io ho un blog e dallo scorso anno ho ridotto lo spazio dedicato agli altri e ho messo i miei gusti e i miei bisogni davanti. Il blog per me è e deve essere un piacere non un obbligo e così le letture, sicuramente si perde qualche followers ma ci guadagni in soddisfazione personale visto che puoi leggere quello che Vuoi tu e non quello che Devi !
    Un abbraccio
    Gabriella

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  3. Ciao, comprendo le tue sensazioni ed è per questo motivo che non ho mai accettato collaborazioni: leggere per me è un hobby, non un dovere, e per questo lo devo fare con i miei tempi e con i libri che scelgo io. Pazienza se poi si finisce per sembrare poco collaborativi, in questo caso un po' di sano egoismo non fa male ;-) Comunque, nonostante legga solo libri di mia scelta (che possono essere nuove uscite o romanzi un po' più datati) nel complesso non mi lamento delle visualizzazioni e delle interazioni: secondo me non è detto che i lettori seguano di meno chi si distingue dalla massa, anzi, in questo modo potrebbero trovare qualcosa di diverso... in bocca al lupo per il tuo blog! :-)

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    1. Crepi il lupo cattivo! ;P

      Non voglio chiudere del tutto le collaborazioni, perchè attraverso di esse ho trovato dei veri gioielli che, altrimenti, forse mi sarei lasciata scappare. Al momento ho bisogno di più libertà e di non sprecare tempo con segnalazioni di romanzi che non mi interessano nemmeno, ma di case editrici che magari mi mandano newsletter.

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