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venerdì 18 ottobre 2019

5 libri tratti da una storia vera

La rubrica 5Coseche di questa settimana è stata una vera sfida, perchè di norma i romanzi tratti da una storia vera non mi attirano. Fateci caso, di solito sono i più tragici, raccontano episodi dolorosi o casi di cronaca. Ci ho messo un po' ma alla fine ho trovato 5 libri tratti da storie vere che mi sono piaciuti o che vorrei leggere.


La memoria del cuore

Forse il titolo vi è familiare, perchè "La memoria del cuore" è uno di quei film romantici che passano almeno una volta all'anno in tv.
In realtà, il film è basato sulla storia d'amore dei coniugi Krickitt Carpenter, ostacolata da un grave disturbo di memoria successivo a un incidente... ma alla fine l'amore ha trionfato. Questo libro non ho ancora letto, ma non mi dispiacere farlo!

Si erano conosciuti un anno prima e avevano capito subito di essere anime gemelle. Al ritorno da un favoloso viaggio di nozze, Kim e Krickitt sono pronti a iniziare la loro vita insieme. Ma un violento incidente d'auto manda letteralmente in frantumi i loro sogni: Krickitt rimane gravemente ferita e quando esce dal coma ha dimenticato completamente gli ultimi mesi della sua vita. E si ritrova sposata a un perfetto sconosciuto, per il quale non prova nulla. Distrutto dal dolore, ma determinato a non rinunciare al suo grande amore, Kim decide di sfidare il destino: conquisterà il cuore di sua moglie una seconda volta, ricominciando da capo, come se l'avesse appena conosciuta

Max e Helen

Appartiene alla categoria di romanzi che non comprerei mai.
Mi è stato regalato, l'ho letto per uscire dalla mia confort-zone e, nonostante tutto, mi è piaciuto.
Racconta della seconda guerra mondiale, di come difficilmente sia tutto bianco o nero quando in gioco c'è il sentimento umano, un libro difficile, ma bello.


La vicenda di Max e Helen è una struggente storia d'amore realmente accaduta. Nata nei terribili anni della guerra e segnata dalla deportazione nazista nei campi di concentramento, è diventata per Simon Wiesenthal, il cacciatore di nazisti per antonomasia, il simbolo di ciò che la Storia di quel periodo ha significato per i destini delle singole persone, travolti dall'onda della morte e della distruzione. Wiesenthal è a un passo dall'incastrare Schulze, oggi un rispettabile dirigente d'azienda di Karlsruhe, che si è macchiato di orribili delitti sul fronte orientale durante la seconda guerra mondiale. Ha solo bisogno di un testimone per corroborare il suo impianto accusatorio. Per questo rintraccia Max. Lui sa, lui ha visto di cosa è stato capace Schulze, spietato e sadico aguzzino. Ma non può testimoniare contro di lui. Nonostante tutto, non dirà una sola parola per inchiodarlo alle proprie responsabilità. Perché quella che narra Max, ora medico a Parigi, è anche la sua grande storia d'amore con Helen. Al momento del loro arresto erano fidanzati. Furono poi deportati nel lager di Zalesie, nei pressi di Lublino. Finita la guerra, Max l'aveva cercata disperatamente quando, nel '58, era riuscito a tornare in Polonia. E tuttavia, ritrovandola, l'aveva perduta per sempre.


Paula
Di Isabel Allende ho letto quasi tutto.
Ma non questo.
Paula era la figlia di Isabel, venuta a mancare dopo aver combattuto con la malattia. Isabel elabora il lutto a suo modo, cristallizando la figlia nel ricordo, trasformando il dolore in parole. Io, però, non sono stata capace di affrontare il racconto. Prima o poi, però, leggere anche questo volume.
P.S. per chi è così fortunato da abitare a Milano, l'autrice sarà a Piazza Sempione il 24 ottobre, per promuovere il suo ultimo romanzo.


Paula, nata il 22 ottobre 1963, è una ragazza felice, innamorata del marito, appassionata del suo lavoro. La sua è una vita semplice, che non ha niente a che vedere con quella di sua madre Isabel. Due donne, due destini diversi. Improvvisamente Paula si ammala di una malattia gravissima, la porfiria, che la trascina in un coma da cui non c'è ritorno. Isabel accorre al suo capezzale per cercare di trattenerla in vita, o forse per accompagnarla dolcemente verso la fine... Con la scrittura la madre-scrittrice cerca di "distrarre la morte", cerca di trovare un senso a una tale insensata tragedia: grazie alla magia della parola evoca tutti i componenti della sua esuberante e bizzarra famiglia perché circondino Paula, superando i confini individuali di vita e di morte.


Un amore veneziano

Andrea di Robilant è un nobile veneziano, ha scritto "Un amore veneziano" dopo aver trovato una serie di lettere in una vecchia soffitta.
Per i suoi romanzi utilizza spesso la storia della Serenissima, ma anche quella della sua famiglia, ricca ma non per questo immune ai rovesci di fortuna e alle umane tristezze.

Venezia 1753. A casa del console inglese Riccardo Wynne, il giovane aristocratico Andrea Memmo vede per la prima volta la figlia del console, Giustiniana. I due si innamorano perdutamente, ma Andrea Memmo è destinato a un'importante carriera politica e Giustiniana non può essere una moglie adatta a causa delle voci sulla vita "dissoluta" della madre di lei. La loro storia è destinata a restare clandestina e, finché è possibile, i due si incontreranno nei luoghi più sicuri di una Venezia splendida e decadente: i palazzi di amici compiacenti, i ridotti dei teatri, stanze in affitto in campielli isolati. Ma poi la famiglia Wynne si trasferisce all'estero, e Andrea e Giustiniana sono costretti a trasformare la loro relazione in uno splendido rapporto epistolare, di cui sono testimonianza le lettere trovate per caso dal padre di Andrea di Robilant nella soffitta di palazzo Memmo e che costituiscono l'ossatura di questo libro singolare e prezioso.


Lo specchio di Elisabetta

Come ultima opzione mi gioco uno dei miei romanzi storici preferiti. Lo specchio di Elisabetta è un romanzo sulla vita di Elisabetta I, una delle figure storiche che ritengo più affascinanti, una donna in un mondo di uomini, una donna capace di plasmare un regno con la propria impronta. Imperdibile!



Elisabetta è in punto di morte e convoca a corte l'adorato figlioccio, boy Jack. Sta per chiudersi un'epoca: quarantaquattro anni di regno, durante i quali ha reso grande il paese e famosa l'isola che rappresenta. Ora, davanti a boy Jack, silenzioso e fedele come uno specchio, si abbandona ai ricordi: lo stigma di bastarda con cui il padre Enrico VIII l'ha accolta alla nascita, la terrificante successione di teste femminili che cadono non appena su di esse si posa la corona, le lotte intestine di palazzo, la piaga della ribelle Irlanda, la minaccia della Spagna, la scomunica del Papa.

Avete letto qualcuno di questi romanzi? Quale vi incuriosisce di più? Fatemelo sapere con un commento :)

10 commenti:

  1. Risposte
    1. Ho scelto testi un po' di nicchia, ma spero che qualcuno possa piacerti!

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  2. Ciao! "La memoria del cuore" lo voglio leggere da tantissimo tempo! Prima o poi lo leggerò! :)

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    1. Sono nella stessa situazione, vedrai che prima o poi ce la faremo!

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  3. Ciao! Sono d'accordo con te, purtroppo i libri di questo tipo sono quasi sempre tristi :(
    Preferisco di solito leggere opere di fantasia per svagarmi,visto che le giornate sono abbastanza stressanti e difficili certi giorni.
    Ci rifaremo con i prossimi Post che saranno più allegri, vedrai :)
    Un salutone
    Leryn

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    1. Mi fa piacere non essere l'unica con questo "problema". Vedremo i prossimi appuntamenti con 5 cose che cosa ci riserveranno!

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  4. Io invece amo i romanzi tratti da storie vere proprio perché raccontano storie difficili ♥
    Tra quelli che hai citato ho in casa da leggere Max e Helen e anche Paula, gli altri non li conoscevo ma me li segno! Se ti va di passare qui trovi la mia puntata: 5 libri tratti da una storia vera :)

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    1. Sono passata dal tuo blog e sono rimasta colpita dalle tue scelte. Tutte letture difficili, che, onestamente, io non sarei in grado di reggere.

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