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lunedì 9 settembre 2019

Recensione: "Gli scomparsi di Chiardiluna" di Christelle Dabos

In attesa del terzo volume "La memoria di Babel" oggi vi parlo de "Gli scomparsi di Chiardiluna" secondo romanzo della serie Attraversaspecchi.

Genere: Fantasy
Serie: L'attraversaspecchi #2
Pagine: 560
Prezzo Cartaceo: 16,00
Prezzo Ebook: 12,99
Edito: Edizioni E/O

Quarta di copertina

Secondo volume della saga dell'Attraversaspecchi (dopo il primo, "Fidanzati dell'inverno"). Sulla gelida arca del Polo, dove Ofelia è stata sbattuta dalle Decane perché sposi suo malgrado il nobile Thorn, il caldo è soffocante. Ma è soltanto una delle illusioni provocate dalla casta dominante dell'arca, i Miraggi, in grado di produrre giungle sospese in aria, mari sconfinati all'interno di palazzi e vestiti di farfalle svolazzanti. A Città-cielo, capitale del Polo, Ofelia viene presentata al sire Faruk, il gigantesco spirito di famiglia bianco come la neve e completamente privo di memoria, che spera nelle doti di lettrice di Ofelia per svelare i misteri contenuti nel Libro, un documento enigmatico che nei secoli ha causato la pazzia o la morte degli incauti che si sono cimentati a decifrarlo. Per Ofelia è l'inizio di una serie di avventure e disavventure in cui, con il solo aiuto di una guardia del corpo invisibile, dovrà difendersi dagli attacchi a tradimento dei decaduti e dalle trappole mortali dei Miraggi. È la prima a stupirsi quando si rende conto che sta rischiando la pelle e investendo tutte le sue energie nell'indagine solo per amore di Thorn, l'uomo che credeva di odiare più di chiunque al mondo. Sennonché Thorn è scomparso...




In "Fidanzati dell'inverno" avevamo lasciato Ofelia a Chiardiluna, in pericolo costante per gli intrighi del principe e l'ostilità verso il clan del suo fidanzato, Thorn, ma anche nell'incapacità di comprendere meglio gli spiriti di famiglia, gli immortali che vegliano sulle Arche.

Il secondo capitolo della serie de "L'attraversaspecchi" ci riporta a Città-cielo, di nuovo nella corte splendente e crudele del Polo. Ofelia continua la propria trasformazione dalla ragazza goffa e insicura che era su Anima, la sua Arca di provenienza, a donna sempre più matura e indipendente, pronta a combattere con tutte le proprie forze per la sopravvivenza e per proteggere gli interessi di chi le sta vicino. L'arma più potente di Ofelia è il suo potere di lettrice, la capacità di leggere gli oggetti che tocca, attraversando i secoli all'indietro e scoprendo il passato di chi è venuto a contatto con essi. In particolare, si troverà ad affrontare il libro di Faruk, un manoscritto antichissimo, di cui l'incostante e irascibile spirito di famiglia fa fatica a ricordare le origini, ma che per lui riveste un'importanza fondamentale.
La ricerca della verità dietro gli spiriti di famiglia e il tempo che ha preceduto la frattura e la formazione della Arche, è complicata dalle misteriose sparizioni che sconvolgono il Polo. Uno dopo l'altro, personaggi eminenti della corte vengono inghiottiti nel nulla e anche Ofelia sarà costretta investigare...

Ho amato alla follia "Fidanzati dell'inverno" e non vedevo l'ora di mettere le mani su "Gli scomparsi di Chiardiluna". Questo secondo romanzo ha confermato la capacità di Christelle Dabos di scrivere romanzi voluminosi eppure così densi di accadimenti, descrizioni e sentimenti, da poter essere letti davvero in poco tempo. Fantasy con un ritmo narrativo quasi da thriller.
Ho ritrovato con piacere personaggi già conosciuti: un'Ofelia sempre più scaltra e coraggiosa, Thorn con i suoi silenzi ermetici e l'aria da mr. Darcy in un universo steampunk. Il loro rapporto è costellato di assenze, di distanze, eppure è come se un filo invisibile continuasse sempre a legarli. Malgrado il pericolo e le incomprensioni riescono a esserci l'uno per l'altra. Forse.
Accanto a loro si muove una Berenilde sempre più fragile a causa della gravidanza e una miriade di personaggi minori, tra i quali riconoscere amici e nemici. Quello che mi ha stupita è che nonostante ci siano veramente tanti personaggi si riesce comunque a distinguerli, a ricordarli pur non avendo fresco il primo volume della serie (e non è facile, in una corte così popolata).
Su tutti loro regna incontrastato il sire Faruk, che però in questo secondo romanzo possiamo spiare più da vicino. Resta un'entità incomprensibile, imprevedibile eppure, in alcuni frangenti, anche più umana. Nella sua memoria labile si nasconde un segreto, un accadimento che ha infranto ogni equilibrio, con cui Ofelia più di tutti dovrà confrontarsi...
Gli spiriti di famiglia restano un'incognita, degli immortali con legami di sangue che non si rispecchiano nei loro rapporti odierni, spesso anaffettivi, incostanti, egocentrici. Faruk però ci racconterà qualcosa di più, qualcosa del suo passato che lascerà Ofelia (e noi lettori) con ancora più domande, che risposte.

Rispetto al romanzo precedente, dove regnavano gli intrighi di corte, "Gli scomparsi di chiardiluna" mantiene le promesse del titolo, essendo un libro quasi "investigativo", perchè la protagonista è costretta a mettersi sulle tracce degli scomparsi, alla ricerca della verità dietro le misteriose sparizioni. Il lato romantico, tra Ofelia e l'intendente, viene mantenuto e riserverà molte sorprese, soprattutto nel finale.

Non posso svelarvi altro, se non che c'è un cliffhanger pazzesco, che mi fa desiderare ardentemente di avere già tra le mani "La memoria di Babel", per fortuna manca solo un mese all'uscita!

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2 commenti:

  1. Che blog interessante!
    Ciao, mi chiamo Chantal ho 24 anni. Ho deciso di aprire un piccolo blog per condividere insieme ad altre persone le stesse passioni, tra cui viaggi, cucina, libri e bellezza. Ancora non c'è nulla ma mi piacerebbe se passassi a trovarmi in attesa di nuovi post.
    Ti aspetto un abbraccio!
    Chantal

    www.chan-fol.blogspot.com

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    Risposte
    1. Benvenuta nella blogosfera!
      Passerò a dare un'occhiata :)

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