Recensione: "La libreria dei piccoli segreti" di Corinne Savarese

Il libro di cui vi parlo oggi racconta di una donna che tenta di ricominciare, che si affida ai messaggi nascosti delle fiabe per comunicare con grandi e piccini...

Genere: Narrativa

Pagine: 208

Prezzo Ebook: 4,99

Prezzo Cartaceo: 16,00

Edito: Leggere Editore

Quarta di Copertina:

Aurora ha un dono speciale: riesce a leggere nelle anime delle persone. Può scorgere il loro cuore, le loro gioie e le loro sofferenze, può avvertirle, sentirle sulla sua pelle. Dalla sua libreria per bambini in un antico borgo marchigiano, vede la vita degli altri andare avanti, mentre la sua è rimasta ferma in un punto ben preciso, in cui l'amore e la fiducia nel futuro non hanno più spazio. Più che vivere lei si nutre di storie, di quelle raccontate attraverso le parole e talvolta i silenzi da amici e clienti della sua libreria per bambini - genitori assenti o troppo esigenti, figli ribelli o troppo accondiscendenti... -, e di quelle racchiuse nei libri che riempiono gli scaffali del suo negozio. Ed è proprio grazie alle favole, intessute, come i sogni, di simboli e metafore capaci di toccare le corde più profonde dell'Io, che Aurora capirà il disegno che la vita ha in serbo per lei e deciderà di abbracciarlo: usare la sua empatia per arrivare alle anime dei lettori e lenire le loro ferite. Il destino di Aurora è essere una portatrice di messaggi, e lei intende compierlo attraverso la magia delle fiabe...

Aurora sceglie di ricominciare la propria vita a Fabriano, un piccolo paese della Marche, in cui apre una libreria per bambini. Una sfida, per lei che di bambini sa poco o nulla.

Aurora, però, ha della propria parte degli angeli custodi particolari, una donna anziana che non le permetterà mai di arrendersi e Damiana, un'amica baby sitter che le procaccia i primi piccoli "clienti". Aurora ha, però, un canale privilegiato con il quale comunicare con i bambini: le fiabe. Non solo un illusorio splendore di reami magici, abiti da ballo e armature, ma significati profondi, capaci di colpire allo stesso modo grandi e piccini. Tremotino racconta di un prezzo da pagare, Geppetto dell'amore incondizionato di un padre, la Bella e la Bestia di uno sguardo che va oltre la superficialità. Aurora così parla con i bambini, ma anche con i loro genitori, suoi coetanei, li aiuta a capirsi, ad affrontare le difficoltà della vita, a fare un passo indietro, quando serve.

La libreria permette ad Aurora di vedere la propria vita diramarsi in direzioni che non avrebbe immaginato. A volte, saranno proprio le sue piccole lettrici, come Veridiana e Virginia ad aiutarla, a mostrarle cose che con i suoi occhi di adulta non riesce a scorgere, come un nuovo amore, ma anche una nuova prospettiva per se stessa e per il proprio passato.

La libreria dei piccoli segreti è un romanzo di una grande sensibilità e credo che l'autrice sia stata molto coraggiosa nel mostrare un nuovo lato di se stessa.

Corinne Savarese ci aveva abituati a storie irriverenti, seducenti, brillanti, ma questo romanzo va oltre. "La libreria dei piccoli segreti" mostra una grandissima attenzione per il mondo dei più piccoli, di bambini che a volte possono avere difficoltà a comunicare la grande tavolozza di sentimenti che hanno dentro, che hanno bisogno di sostegno, di esempi, ma anche di libertà e fiducia. Non è semplice capire l'incastro perfetto tra genitore e figlio, non è semplice per un adulto conciliare una vita frenetica, difficile, a volte crudele, con le necessità di un bambino che non ha ancora conosciuto questa faccia del mondo.

Ci ho letto un grandissimo senso materno in questo romanzo, che svela al lettore anche la Corinne Savarese forse più privata e autentica.

I temi del romanzo sono spesso delicati. Aurora ha una vita interrotta, un passato apparentemente roseo che, all'improvviso, è stato spezzato. Un passato con cui è complicato venire a patti, quasi impossibile da accettare e da lasciarsi alle spalle. Ne faceva parte, anzi, ne era l'essenza stessa, Daniele, un vigile del fuoco, il suo grande amore, quello totalizzante, quello che ti entra dentro e ti resta nel sangue. Anche quando non è più accanto a te. Aurora dovrà imparare che se si vive con lo sguardo rivolto all'indietro, ci si perde tutto il resto, il futuro e la vita che, malgrado tutto, continua a venirci incontro.
Credo che sia questo il messaggio di fondo del romanzo: l'importanza della rinascita, la capacità dell'uomo di rialzarsi anche quando crede di non farcela. Magari ci si trasformerà, si perderà qualche illusione e quale certezza, magari si troverà un po' più di forza e consapevolezza. Ma questo continuo divenire, queste potenziali infinite possibilità, forse sono proprio il senso della vita.
E credo che il personaggio di Marco aiuti a capire tutto questo ma, purtroppo, non posso dirvi di più. Non ci piacciono gli spoiler, giusto?

Sembrerà meno importante, dopo aver parlato di sensibilità e messaggi, ma voglio spendere due parole anche sull'ambientazione. "La libreria dei piccoli segreti" è ambientato, come detto, a Fabriano.
Ho letto il romanzo mentre ero a Camerino, o quel che di Camerino sopravvive e resiste dopo il terremoto, forse anche per questo è stata una lettura davvero toccante. Ho imparato a conoscere le Marche e i Marchigiani durante i primissimi anni di università, quando Camerino era ancora un incantevole borgo medievale, con l'ateneo arroccato nel palazzo ducale. Ho beneficiato dell'accoglienza e del calore dei marchigiani, persone laboriose, gentili e fiere. E ho goduto della bellezza del paesaggio, dei campi di girasoli, dei monumenti... In parte, il romanzo racconta anche di questo. Di una terra che viene sottovalutata e, a volte, dimenticata, di persone adorabili, che meriterebbero solo il meglio.  Sono felice che Corinne Savarese abbia "accasato" Aurora da quelle parti.

Per concludere, vi consiglio "La libreria dei piccoli segreti" se amate le seconde possibilità, se vi piacciono storie con messaggi a volte "pesanti" ma resi leggeri da un ritmo narrativo serrato, se amate stare in mezzo ai bambini e lasciarvi contagiare dalla loro prospettiva sul mondo.

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