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lunedì 4 giugno 2018

Recensione: Uno di noi sta mentendo di Karen M. McManus

Dopo la caccia all'assassino, che ha tenuto occupati youtuber e blogger, è il momento di parlarti di "Uno di noi sta mentendo" con la recensione finale.
Mi sarà piaciuto?
Continua a leggere l'articolo per scoprirlo!

Genere: Thriller YA
Pagine: 298
Formato: Ebook - Cartaceo
Prezzo: 7,99 - 15,90
Edito: Mondadori
Quarta di copertina:


Cinque studenti sono costretti a trascorrere un'interminabile ora di punizione nella stessa aula.

Bronwyn, occhiali e capelli raccolti da studentessa modello, non ha mai infranto le regole in vita sua e vive per essere ammessa a un'università prestigiosa e rendere fieri i suoi genitori.
Nate, capelli scuri disordinati e un giubbino di pelle malandato, è in libertà vigilata per spaccio di erba e sembra a un passo dall'andare completamente alla deriva.
Cooper, il ragazzo d'oro con cui tutte vorrebbero stare, è la star della scuola e sogna l'ingaggio in una grande squadra di baseball.
Addy, una chioma di folti ricci biondi e un viso grazioso a forma di cuore, sta cercando di tenere insieme i pezzi della sua vita perfetta.
Infine Simon, l'emarginato, lo strano, che, per prendersi la sua rivincita su chi lo ha sempre trattato male, si è inventato una app che rivela ogni settimana dettagli piccanti della vita privata degli studenti.

Pur conoscendosi da anni, non possono certo definirsi amici. Qualcosa li unisce, però. Nessuno di loro è davvero e fino in fondo come appare. Ognuno di loro dietro alla facciata "pubblica" nasconde molto altro, un mondo di fragilità, insicurezze e paure, ma anche di segreti piccoli e grandi di cui nessuno, o quasi, è a conoscenza.
Da quell'aula solo in quattro usciranno vivi. All'improvviso e senza apparente motivo, Simon cade a terra davanti ai compagni e muore. Non appena si capisce che quella che sembrava una morte dovuta a un improvviso malore in realtà è un omicidio, il mondo di Bronwyn, Nate, Cooper e Addy inizia a vacillare. E crolla definitivamente quando la polizia scopre che i protagonisti di un ultimo post mai pubblicato di Simon sono proprio loro. In men che non si dica, i quattro ragazzi da semplici testimoni diventano i principali indagati dell'omicidio.



Un liceo qualunque degli Stati Uniti, le lezioni, gli studenti popolari e gli sfigati.
In un aula di punizione cinque ragazzi, apparentemente senza nulla in comune oltre quell'istituto.
C'è la principessa del ballo, lo sportivo amato da tutti, la studentessa modello e il bad boy. Categorie così banali da sembrare un telefilm, per questo c'è bisogno di qualcuno che sconvolga le carte: Simon.
Il creatore di un'app in grado di svelare a tutta la scuola i segreti peggiori, tali da rovinare una vita. E al liceo basta un nonnulla per rovinarti per sempre.
Quando Simon muore, ucciso da uno shock anafilattico, e da chi ha nascosto dell'olio di arachidi nel suo bicchiere, è chiaro che gli altri quattro ragazzi hanno altro in comune, a parte la scuola, un motivo per odiare Simon e la sua app "Senti questa".

Comincia una ricerca spasmodica all'assassino, un'indagine che frugherà nella vita e nella mente dei quattro sospettati, sconvolgendo le loro vite, le loro personalità e il loro modo di vedere il mondo.
Il lettore si intrufolerà nel punto di vista di ognuno dei quattro, scoprendoli a un tempo sospettati e detective, complici e rivali.
Quattro ragazzi che saranno costretti ad andare oltre i confini delle proprie "etichette".
La studentessa modello che va oltre le regole, che sfida l'opinione comune, la principessa del ballo che viene abbandonata dal favore del pubblico, lo sportivo che si scopre ragazzo oltre il campo e gli allenamenti, il bad boy che forse non è così cattivo.
Forse.
Perché è difficile vedere oltre l'apparenza, oltre ciò che le persone scelgono di farti vedere. Simon riusciva a farlo tramite la sua app, e qualcuno sta continuando a portare avanti la sua opera.
L'assassino.
Gli assassini.
Chi si cela nell'ombra di status di tumblr, chi ha versato l'olio di arachidi con la certezza di causare la morte?

Lo scoprirete solo leggendo l'appassionante romanzo di Karen McManus.

Sono una fan dei polizieschi, ho guardato almeno un episodio di quasi tutte le serie tv crime. Sono meno dedita, invece, ai thriller su carta stampata. Ma "uno di noi sta mentendo" mi ha fatto pensare che dovrei leggerne di più.

Lo stile è davvero buono, un lessico semplice che veicola senza difficoltà la psicologia dei personaggi e la complessità dei loro sospetti. Il punto di vista alternato permette di conoscere a fondo ognuno dei ragazzi e, allo stesso tempo, avere una visione frammentata dei fatti. Abbiamo solo la prospettiva del ragazzo che ha vissuto l'episodio in quella pagina, sappiamo solo ciò che lui ci dice. 
Così, però, il lettore può raccogliere i pezzi di Andy, di Bronwyn, di Nate e di Cooper e tentare di completare l'intricato puzzle fornito dall'autrice.
Il ritmo è incalzante, non c'è mai un momento di noia, una stasi in cui le indagini non procedano.
Davvero un thriller young adult avvincente, che lascia col fiato sospeso e la voglia di scoprire chi ha ucciso Simon.

Mi ha ricordato, per certi versi, le atmosfere di Veronica Mars, un telefilm piuttosto celebre nei mitici anni '90. Un liceo, un crimine da risolvere e i corridoi pieni di studenti con un segreto. E, si sa, prima o poi ogni segreto viene svelato.

P.S.
Chi frequenta il blog avrà riconosciuto subito il romanzo.
La Mondadori ha organizzato una caccia all'assassino, tramite una lettura di gruppo. Trovate le tappe qui sul blog e sul mio canale youtube. Potete seguire lo stesso iter, basato su un numero di pagine, e confrontare i vostri sospetti con i miei.
Attenzione, negli articoli dedicati alla "caccia all'assassino" sono presenti spoiler, il minimo indispensabile per comparare i nostri sospetti, ma in grado di svelarvi qualcosa di troppo se non avete ancora letto il romanzo!

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