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lunedì 15 maggio 2017

Intervista allo staff di "È scrivere"

Oggi sono felice di ospitare lo staff di "È scrivere", un portale di servizi editoriali con prezzi competitivi e molta competenza.


Cominciare dall’inizio potrebbe essere una buona idea: cos’è èscrivere?

Visionnaire registrò il dominio escrivere.com nel 2010. La sua idea era quella di creare un blog personale da utilizzare per pubblicare i propri racconti. Poi, a distanza di tempo, ci contattò e installò una piattaforma social sul suo server. Così nacque escrivere.com e quel dominio, che aveva conservato così a lungo, finalmente trovò una sua ragion d’essere. 
Nel tempo È scrivere è cresciuta fino a diventare un portale d'informazione e di servizi relativi all'editoria.
Con una buona dose d'impegno e fatica siamo riusciti a migliorare sia come marchio che professionalmente. E ne siamo davvero contenti.

Chi sono i veri volti di èscrivere?

Luna, Nerina, Silver e Visionnaire sono gli amministratori del sito. I nostri sono degli pseudonimi che nascono inizialmente da esigenze logistiche (un tempo vi era un forum collegato al blog e al portale) e poi permangono perché sul web avevano iniziato a conoscerci con quei nick e cambiarli avrebbe significato perdere contatti/riferimenti. 
Negli anni molte persone hanno collaborato con noi, soprattutto nel creare laboratori di scrittura e nel partecipare attivamente alla vita della Community. Anche oggi abbiamo due persone che ci aiutano a gestire le varie iniziative nel nostro gruppo Facebook
Ne approfittiamo per ringraziare di nuovo chi ci ha aiutato in passato e chi ci aiuta ancora oggi!

Creare una community in un mondo di rivalità è un’impresa ardua. Quali sono le potenzialità di una simile iniziativa?

La community di È scrivere è nata come luogo d'incontro per chi, come noi, è appassionato di scrittura. All'inizio non avevamo l'obiettivo di crescere, volevamo solo poter condividere la nostra passione, scambiare opinioni su ciò che scrivevamo, discutere di tecniche narrative e di libri. Quindi, in realtà, a noi non importava nulla della rivalità con altri possibili siti di scrittura. E non ci importa nemmeno ora, che siamo cresciuti così tanto. Diciamo che, con la chiusura del forum e la creazione del gruppo su Facebook, abbiamo trovato l'equilibrio giusto per andare avanti e continuare a coltivare la nostra passione, anche se forse più dal lato degli addetti ai lavori che da quello di scrittori.
Le potenzialità sono molte, come sempre quando s'incontrano più persone e si confrontano punti di vista diversi. È qualcosa che fa crescere. Dal lato pratico, ci ha permesso di creare antologie che sono una condivisione di idee e di scrittura, di voglia di mettersi in gioco, non solo la nostra ma anche di chi in noi ha trovato un modo in più per esprimersi e per farsi conoscere. 


Cosa differenzia èscrivere dalle altre community per scrittori?

Difficile rispondere. Di sicuro in tutto quello che facciamo mettiamo una grande attenzione per ogni aspetto della scrittura. Non ci perdiamo in complimenti, ma badiamo alla sostanza, ed è un elemento che ai nostri utenti è sempre sembrato importante.


Siete molto attivi su facebook, con pagina ufficiale e gruppo. Secondo voi la scrittura quanto è “social” e quanto un processo individuale?

La scrittura è intima, ma non lo è tutto ciò che le ruota intorno. Ti riportiamo una citazione: 

“Scrivi con la porta chiusa, riscrivi con la porta aperta. In altre parole, ciò che scrivi comincia come una cosa tutta tua, ma poi deve uscire. Dopo che hai ben capito che storia è e la scrivi nella maniera giusta, o comunque al meglio di cui sei capace, appartiene a chiunque abbia voglia di leggerla. O criticarla.“
(On writing, Stephen King, p. 48)

Nel momento in cui queste porte si aprono, la scrittura diventa "social". Basta vedere come ormai perfino gli addetti ai lavori si pubblicizzino su Facebook, dall'editor ai grafici editoriali. Chi pubblica un libro – o si autopubblica – deve sapersi muovere nel mondo dei social. Sono questi a permettergli, nella maggior parte dei casi, di trovare gli addetti ai lavori che fanno per lui/lei; sono sempre i social che, dopo la pubblicazione, gli permettono di raggiungere il pubblico, di crearsi una rete di fan e di dare il via al passaparola, sperando di riuscire a farsi conoscere di più. Oggigiorno ci sono così tanti libri, così tanti scrittori… che è difficilissimo farsi notare, emergere dal mucchio. Se non si è abbastanza social, purtroppo da quel mucchio molto probabilmente non si emergerà mai.




So che esistono dei libri curati da voi. Parlateci un po’ del progetto.

Il progetto ESCrivere nasce dalla voglia di condividere un'esperienza di pubblicazione insieme a quelli che crediamo essere scrittori promettenti. Abbiamo iniziato noi solo per rompere il ghiaccio, ma vorremmo dare spazio a nuove voci o a voci non ancora affermate in campo editoriale. E allo stesso tempo vorremmo provare a ridare lustro a una forma narrativa, quella del racconto, spesso sottovalutata. Non è facile essere concisi e dare comunque al pubblico un'esperienza di lettura completa. E questo è quello che cerchiamo di fare. Ci sono però le dovute eccezioni, come il testo che Giorgio Borroni pubblicherà proprio con ESCrivere, perché non ci pace porre dei limiti e le regole sono fatte anche per essere infrante. Inoltre, tutti i nostri progetti sono gratuiti perché lo scopo è quello di arrivare a più lettori possibili.


Offrite diversi servizi editoriali e con l’ascesa del self publishing c’è sempre bisogno di freelance. Perché un autore dovrebbe scegliere voi?

Un autore dovrebbe scegliere noi per tre motivi principali: 

1. ci impegniamo al massimo in quello che facciamo; 

2. siamo in tre, e questo ci dà il vantaggio del lavoro di gruppo. Possiamo consultarci in qualsiasi momento e su qualsiasi questione, per garantire a chi ci affida il proprio scritto il miglior risultato possibile; 

3. abbiamo prezzi accessibili. Sappiamo a chi ci rivolgiamo, sappiamo chi possono essere i nostri eventuali clienti. E, in base a questi, aggiustiamo i prezzi. 


Quali errori avete riscontrato rapportandovi con gli autori emergenti? Che consigli dareste a una nuova leva?

Abbiamo avuto autori molto bravi, a cui abbiamo dato consigli mirati che hanno ricevuto un riscontro immediato. Di solito sono autori "navigati", che hanno appreso le varie nozioni in passato e che hanno avuto modo di applicarle e confrontarsi con altri. 
Poi abbiamo avuto anche autori esordienti che non hanno percorso la strada del confronto e qui si nota spesso una certa mancanza nel saper gestire le tecniche narrative, la verosimiglianza, ma anche la difficoltà nell’esprimersi attraverso una forma corretta e scorrevole e in uno stile più maturo. Il tutto evidenziato dal fatto che a volte i testi non sembrano esser stati riletti e, nel momento in cui li riceviamo, presentano (per esempio) tantissime ripetizioni. Sono "sviste" tipiche di chi ancora è "fresco" nel mondo della scrittura.
Il consiglio sarà banale ma è sempre lo stesso: leggere. E leggere con un occhio diverso, più attento; capire, quando il libro ci sta emozionando, il motivo per cui riesce a farlo; capire quando ci mette paura o quando, invece, ci annoia e perché. Ed è importantissimo anche leggere non solo opere del proprio genere, ma variare, leggere di tutto. Solo cosi si possono raggiungere dei bei risultati. Vi lasciamo un link a un articolo che abbiamo scritto proprio sugli errori più comuni degli esordienti: LINK.


Un desiderio da realizzare per il vostro progetto?

Vorremmo riuscire ad affermarci nell'ambiente editoriale e a far dei nostri servizi una professione fissa. Ci piacerebbe venir apprezzati per il lavoro che svolgiamo e instaurare un rapporto di fiducia sempre più saldo e appagante con gli autori. E perché no? Vorremmo scoprire il nuovo Wallace, perciò, mi raccomando: massimo impegno! Noi vi aspettiamo :)


L’intervista è finita, chissà se vi saranno piaciute tutte le domande. Nel dubbio, vi lascio uno spazio tutto per voi, potete stordire di chiacchiere i lettori.

Grazie delle domande, ci sono piaciute molto e grazie per averci dedicato tempo e spazio, Sveva! In realtà non siamo persone di molte parole, però se possiamo lasceremmo volentieri i link ai nostri siti e social:

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