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giovedì 17 novembre 2016

Eventi: Presentazione del romanzo "Ti amo ma non posso" di Cecile Bertod

Il 12 novembre, la libreria Mooks ha ospitato la presentazione di "Ti amo ma non posso", nuovo romanzo di Cecile Bertod.


  Il romanzo



Sam lavora da quattro anni al «Chronicle» e, dal primo momento in cui l’ha incontrato, è segretamente innamorata di Dave, il vicedirettore del giornale. Nonostante faccia qualsiasi cosa per essere notata, non sembra avere speranze: è timida, insicura e un po’ troppo in carne, mentre Dave ama il lusso, le modelle e ai sentimenti preferisce i flirt di una sera. Quando lo vede in TV accanto a una donna bellissima, Sam si rende conto che non può continuare a sprecare il proprio tempo dietro a un sogno irrealizzabile. Basta con Dave! Durante la settimana della moda di San Francisco, che vede Dave e Sam presenti per lavoro, il bel giornalista scopre però una ragazza che non sospettava esistesse: Sam è molto di più della schiva e silenziosa redattrice sempre infagottata nella sua felpa di pile. Ma anche per lei quei giorni saranno decisivi. Forse ha più d’un motivo per credere in se stessa. E forse c’è qualcuno che, molto prima di Dave, se n’era già accorto…







La presentazione

L'evento è iniziato con la lettura di un componimento di Enzo Galluzzi, attraverso la sua poesia è stato introdotto il tema dell'evento, l'amore. 
Può apparire una banale ovvietà parlare d'amore durante la presentazione di un romanzo rosa, ma l'autrice è stata brava nell'organizzare un incontro leggero, ironico, eppure denso di significato.

Cecile Bertod ha spiegato come "Ti amo ma non posso" sia la sua risposta a un certo tipo romance, in cui la protagonista è talmente imbranata e insicura dal cadere in una fitta rete di figuracce e pasticci, tali da indurre il lui di turno a cercare di salvarla.
Non solo, un'altra categoria di romance tratteggia fin da subito la protagonista come una persona valida, un personaggio forte, determinato, ma che non riesce a farsi notare dalla persona amata, per colpa di qualche chilo di troppo o di un aspetto poco curato. 
Accade spesso che le nostre eroine emergano sempre quando si danno da fare per dimagrire, per aderire al modello di bellezza imposto dalla società moderna. 
Ma allora non sono belle per se stesse, lo sono solo quando coincidono con un certo tipo di canone estetico?
Cecile Bertod ha nascosto tra le righe del suo libro un messaggio diverso, importante: 

Questo romanzo è l'opportuntà per dire alle lettrici "voi siete già belle", che l'amore, quello vero, deve fondarsi su qualcosa di più profondo, altrimenti scapperà alle prime rughe.

Sam, la protagonista di "Ti amo ma non posso" si prospetta come la rappresentante delle ragazze moderne, quelle che non si sentono normali, perché ormai la normalità è fatta di fisici statuari e foto ritoccate.

E cosa comporta il divario tra ciò che siamo e come vorremmo essere?

Ho trovato geniale avere una psicoterapeuta come ospite dell'incontro, perché la forza del romance moderno è proprio trattare con relativa leggerezza temi importanti, nasconderli nella caratterizzazione del personaggio, ma renderli fruibili al lettore attento.

Per quanto il romanzo sia brioso, nel perfetto stile Bertod, è anche giusto trattare del substrato emotivo-sociale, che ha portato alla nascita di un personaggio come Sam.

Secondo la dottoressa Fara Vozza il mondo moderno è fatto di immagini, di modelli imposti dalla società che inevitabilmente ci condizionano. Molte persone si arrendono in partenza al proprio senso di insoddisfazione. L'inadeguatezza diventa il tratto predominante nella percezione di sé, precludendo la possibilità di miglioramento, penalizzando il rapporto con gli altri.




A questo punto, l'autrice ha ripreso la parola, per leggere dei brevi stralci del romanzo.
Ci ha presentato Sam nella sua frizzante insicurezza, nella sua consapevolezza di non avere un corpo da modella con la sua piccola burrosità. Poi è stato il turno di Dave, alla ricerca di un'amnesia auto-indotta, con il disperato tentativo di dimenticare l'altro sesso, almeno per qualche tempo. Giusto il tempo di rimediare a un certo imprevisto... 

Ma Sam ne sconvolgerà i piani, perché per una volta "solo Sam" deciderà di darsi una chance, di essere Sam, senza sminuirsi, senza ingolfarsi in maglioni amorfi, senza farsi schiavizzare da quelli che ritiene dei terribili difetti.

I difetti, come ci ricorda la psicoterapeuta, sono degli handicap solo se li facciamo essere tali. Giocarci, senza mostrare vergogna, senza nasconderli, può farli diventare un segno distintivo, un punto di forza, fino a modificare anche la percezione degli altri. La cosa più saggia da fare è prendere la propria immagine con rispetto...e ironia.

E l'ironia è certamente un talento della Bertod che, libro dopo libro, continua a conquistare le sue lettrici. "Ti amo ma non posso", come ogni buon romance, promette di essere il contenitore di un esilarante buon umore, una manciata di sospiri da batticuore, e qualche riflessione profonda, ben nascosta tra le righe.


Quanto è importante volersi bene per quel che si è?
Quanto è importante smettere di voler essere qualcun altro e cominciare a migliorare se stessi?
Sam sembra seguire la scia delle protagoniste moderne, quelle che non si limitano a cercare l'amore di un uomo, ma cercano anche l'amor proprio. La soddisfazione di quel che vedono allo specchio. di chi sentono di essere, e solo dopo l'approvazione della persona che amano.

"Apri gli occhi e sogna" è il titolo di uno dei capitoli di "Ti amo ma non posso", ma è anche l'invito di Cecile Bertod alle sue lettrici:

È quel che è successo a me con i libri: li ho sempre scritti, poi chiusi nel cassetto. Ho iniziato a sognare davvero, però, solo quando ho deciso di buttarmi, di pubblicare. Di darmi una possibilità.
Se chiudi gli occhi e non tenti di essere felice i tuoi sogni non si realizzeranno mai.

L'ho trovata un'ottima chiusa dell'evento, con un tocco di fiabesco romanticismo.





Ho assistito a svariate presentazioni, ma quello della Bertod si è distinto per la simpatia dell'autrice (che, a volte, si è dimostrata pasticciona come le sue protagoniste), la profondità dei contenuti, e la leggerezza dei toni.

Sono seguiti un firma-copie, durante il quale non mi sono fatta sfuggire una copia con autografo accompagnato da campanellino Bertod-made, e un aperitivo con l'autrice, che si è dimostrata molto disponibile nel fermarsi a chiacchierare con una blogger impicciona come me.

Se vi interessa il romanzo,  e vi siete appassionati alle vicende di Sam,
vi lascio  il link d'acquisto al romanzo in versione ebook o cartaceo.



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