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martedì 15 marzo 2016

Aspettando San Patrizio #1

Se fossi più brava con la grafica, vi ritrovereste in un blog tutto verde! 
Come perchè? Giovedì sarà San Patrizio! Se amate l'Irlanda e Dublino non potete esimervi dal vestirvi di verde e scolarvi una pinta di birra. Nei peggiori pub di Temple Bar.

Preparandoci ai festeggiamenti, vi consiglierò qualche lettura a tema.  Ci state?
Iniziamo dai classici. Vi lascerò il link a questo mammuttone Newton dove ritrovate i principali autori irlandesi.
Swift, I viaggi di Gulliver
Sterne, Viaggio sentimentale
Le Fanu, Carmilla
Stoker, Dracula
Wilde, Il ritratto di Dorian Gray
Yeats, Fiabe Irlandesi
Joyce, Gente di Dublino

Lo confesso, dell'Irlanda ho visto solo Dublino.
Con la mente e con il cuore l'ho girata tutta. Ho respirato la sua aria magnetica, mi sono persa tra i boschi, seduta davanti al camino di gente del posto, ascoltato le storie raccontate nei pub. 
Purtroppo, però, la realtà è un po' diversa. Il viaggio a Dublino è stato magnifico, l'Irlanda cattura come nessun'altra nazione sa fare, però è stato il classico viaggio da turista, più che da malata della terra verde. 

In ogni caso a Dublino, non c'è una guida turistica che non vi nomini Swift. Tra i vari autori irlandesi l'ho trovato il più citato, forse perché gli irlandesi si riconoscono nella grande fantasia che si nasconde tra le righe de "I viaggi di Gulliver".
Secondo in classifica era Joyce, il suoi "The Dubliners" echeggiava sempre nei discorsi gracchianti delle audioguide. C'è anche un centro dedicato all'autore, allestito in un'antica casa nobiliare, che però Joyce non visitò mai.
Riguardo ad Oscar  Wilde dovete ricordare una sola cosa: era Irish, piuttosto che British. 
Su di lui non c'è molto da dire, dato che tutti abbiamo messo gli occhi, almeno una volta, su "Il ritratto di Dorian Gray". 
Volevo, però, fare un cenno ai genitori. Entrambi i Wilde erano appassionati sostenitori delle radici irlandesi, occupandosi anche di promuovere il folklore tipico del loro popolo. Il padre in parlamento, mentre la madre riscriveva le antiche leggende, sotto lo pseudonimo di Lady Speranza. (Curiosi di saperne di più? Non perdete il post di domani!)
Wilde si incrocia con Stoker, in una delle mete assolutamente da visitare, almeno per gli appassionati della letteratura. Nella chiesa di chiesa di St. Ann in Dawson Street. Qui Wilde fu battezzato (in realtà nella chiesa di Saint Mark, bruciata e poi ricostruita inglobandola in quella di St. Ann), e Stoker si sposò con Florence Balcombe.

Chi mi trova nella foto?
Parlando di Stoker ci si può ricollegare a Le Fanu. Laureato al Trinity College (visita immancabile a Dublino, come si vede in foto) i suoi scritti vertono sul paranormale, passione che nacque nell'autore dopo la morte della sorella. Stranamente, lui non viene mai citato dalle guide. 
Come  non citato è Sterne, forse perché originario di Tipperary (cittadina ricordata per le allegre ballate, che suonano sempre per le vie) e autore del viaggio sentimentale tra l'Italia e la Francia.
Concludo le mie impressioni con un autore spesso menzionato e che io ho amato molto proprio per l'opera contenuta nel volume Newton. "Fiabe e leggende irlandesi" di Yeats è l'opera migliore (almeno tra quelle che ho letto io) per conoscere l'antico folklore, dalle credenze legate a San Patrizio, ai balli con il piccolo popolo, fino a ogni sorta di superstizione (non addormentatevi mai accanto a un biancospino!). 

Di cosa vi parlerò nei prossimi giorni? Iscrivetevi come lettori fissi per scoprire le prossime letture!

Quarta di copertina del volume Newton:

La verde e tormentata terra d’Irlanda è la patria di alcuni tra gli scrittori più importanti di tutta la letteratura. Come Jonathan Swift che, attraverso la favolosa descrizione delle immaginarie popolazioni di Lilliput, Brobdingnag, Laputa e Huyhnhnmlandia, nei favolosi Viaggi di Gulliver ritrae con ironia sferzante le assurdità e i difetti dell’Europa settecentesca. Di Sterne si dice addirittura che abbia scardinato le regole valide fino ad allora per la costruzione del romanzo; nel suo Viaggio sentimentale, Yorick, pseudonimo di Sterne, più che paesaggi e popolazioni, descrive le sensazioni che gli nascono via via nell’animo. Con Le Fanu entriamo in quel filone ottocentesco europeo che si concentrò sugli aspetti più oscuri e inquietanti dell’esperienza umana e che produsse capolavori del terrore come Carmilla, storia di vampiri al femminile, o come il celebre Dracula di Stoker, le cui versioni cinematografiche e le innumerevoli imitazioni letterarie sembrano non avere fine. Oscar Wilde, il geniale e sfortunato poeta, ci racconta di un altro mostro, Dorian Gray, dalla interminabile e sospetta giovinezza, nella sua opera forse più fortunata e riuscita. Il mondo di Yeats invece non ha niente di oscuro o pauroso, se escludiamo le sirene e i fantasmi che popolano le fiabe della sua terra. Ci parla di elfi, di gnomi, di foreste e spiagge incantate, di filastrocche e ballate, realizzando una splendida panoramica del folclore irlandese. Ultimo ma ovviamente non ultimo, autore di un capolavoro ancora oggi unico nel suo genere come l’Ulisse, James Joyce è forse lo scrittore che più d’ogni altro ha contribuito alla nascita della letteratura moderna. Spogliando il racconto breve degli ultimi orpelli romantici grazie al suo realismo minuzioso ed essenziale, Joyce, con le quindici storie che compongono Gente di Dublino, gli conferì statura artistica e ne fece il genere letterario più moderno.

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4 commenti:

  1. Che bello speciale! Quanto mi piacerebbe visitare Dublino *-* Soprattutto dopo averlo letto nei libri di Karen Marie Moning (#SerieFever).
    E di Le Fanu prossimamente leggerò Carmilla.
    Provo a indovinare...nella foto sei quella con il giubbino rosa? Non pensavo che avessi i capelli rossi! :)

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    1. Brava Giulia! Complimenti per l'occhio allenato. Ebbene sì, qualche anno fa portavo i capelli rossi. Ti confesserò di più, la mia aspirazione era essere scambiata per una del posto ma, purtroppo, non è mai successo. Sigh!
      Grazie per la visita e per il consiglio di lettura. Ma la serie Fever è molto-molto-hot?

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  2. Splendida Dublino, splendida l'Irlanda tutta!
    Ne sono innamorata. Il nostro ultimo viaggio in Irlanda non è stato fatto in un periodo proprio furbissimo (ero incinta di mio figlio e quindi non ho potuto bere troppa birra :-O ), ma ho nel cuore ogni angolo della magnifica isola di smeraldo.

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    1. La birra è una parte importante, ma non fondamentale! Se sei riuscita ad allontanarti un po' dalla città, scommetto ne sia valsa la pena. Mi piacerebbe un sacco tornare per vedere qualche cittadina più interna o meno trafficata.

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