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lunedì 15 aprile 2024

The love hypotesis di Ali Hazelwood

Sono così in disaccordo con le ultime tendenze di lettura, da non credere che i romanzi più venduti meritino l'hype che hanno sui social.
The love hypotesis mi ha smentita e mi ha lasciata con la voglia di correre in libreria a comprare un altro libro di Ali Hazelwood.




Olive affronta le difficoltà della vita in modi parecchio fantasiosi. E pericolosi. Ad esempio, per risparmiare utilizza lentine a contatto scadute. E per convincere la migliore amica a uscire con il suo ex, bacia il primo ragazzo che passa.
Adam Carlsen.
Il terrore del dipartimento.
Per colpa sua, il tasso di abbandono universitario è in aumento e gli specializzandi che restano sono ridotti in lacrime.
Mai si sarebbe aspettata che Adam accettasse quel bacio e continuasse a fingersi il suo fidanzato, dimostrando una sottile ironia e un'infinita pazienza, sotto la scorza di un carattere chiuso e accademicamente inflessibile.

Ho letto The love hypotesis senza alcuna aspettativa, anzi, con un po' di diffidenza da alto hype.
Invece, mi sono trovata davanti a una commedia romantica che mi ha rapita, mi ha fatta sorridere, tifare per i personaggi e desiderare disperatamente un Adam nella vita.

In realtà, questo romanzo è una somma di stili e personaggi, per me, già sentiti. E non so dire se questa familiarità mi ha permesso di scivolare meglio tra le pagine e affezionarmi subito.

Adam, Olive e i loro amici mi hanno ricordato in qualche modo la serie l'Allieva della Gazzola, se sostituite la biologia con la medicina legale.
Adam e Claudio Conforti sono entrambi conosciuti per il loro caratteraccio e gli standard lavorativi quasi irraggiungibili, Olive come Alice ha una scarsa autostima malgrado si dimostri brillante nel proprio campo.
Adam, però, è caratterizzato in modo un po' diverso. Viene raccontato come uno scienziato geniale, ma quasi disumano nell'esprimere i propri giudizi accademici e poco empatico verso gli studenti che deve supervisionare. Eppure, nel privato, si dimostra un uomo attento, premuroso, sempre pronto a piccoli gesti per agevolare Olive. Un uomo davvero, davvero, tenero anche se un po' introverso.

Olive, invece, è la classica protagonista insicura, che dedica tutta se stessa al proprio lavoro, eppure non si sente mai abbastanza. Vive nell'ansia perenne. E forse per questo mi è simpatica. Tra lei e Adam ci sono un sacco di incomprensioni, che talvolta mi sono sembrate esagerate, ma forse possono essere giustificate dalla mancanza di autostima di Olive (di autosabotaggio ne so qualcosa).

Lo stile di Ali Hazelwood è molto fluido, le pagine scivolano in fretta, e sono piene di ironia e tenerezza. Mi ha ricordato tantissimo Cecile Bertod, soprattutto nei primi romanzi, che ho adorato (negli ultimi la Bertod eccede un po' con il flusso di coscienza e paranoia delle protagoniste, temo).
Forse proprio per la dolcezza dello stile, ero convinta che questo romanzo non contenesse scene di sesso, invece ne ha un paio verso la fine. A chi non ama lo spicy (come me) suggerisco di dare comunque una chance al romanzo, perché è davvero carino (al massimo, quella scena si può saltare. Non è infarcito di riferimenti espliciti o pesanti, come altri romance).

I riferimenti scientifici ci sono, ma non sono così ostici per chi non conosce la materia. Al massimo, c'è qualche battuta che non si riesce del tutto a cogliere.

The love hypotesis non è un romano perfetto, l'ho trovato un po' ruffiano in certe dinamiche (Adam spunta sempre al momento giusto, e se non spunta è perché serve ad esigenze di trama), ma l'ho amato comunque tantissimo. E non riesco a non dargli cinque stelle.

L'ho letto in ebook, in pochi giorni, e una parte di me vorrebbe correre in libreria a comprarlo cartaceo. Insieme al successivo, magari.
Mi hanno detto sia ancora meglio.
Ma non riesco a vedere come.

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