Italiani: popolo di Santi, poeti e navigatori.
Ma siamo solo questo?
Oggi vi propongo tre romanzi, tre storie italiane in cui il sogno e la fame di successo riescono a creare dei veri e propri imperi commerciali.
La Saga dei Florio
Stefania Auci tratteggia un'avvincente saga familiare, quella dei Florio. Un' epopea del Sud, fatta di uomini dal pugno duro e donne resilienti. Fortune alterne, miserie e successo, sullo sfondo di una Sicilia ottocentesca.
Da questi romanzi, I leoni di Sicilia e l'inverno dei leoni, è stata tratta anche una serie TV, con Miriam Leone e Michele Riondino.
Tra queste pagine, chi ha amato il Gattopardo, potrebbe trovare una prospettiva diversa della stessa terra.
Quarta di Copertina:
Per la prima volta riuniti in un cofanetto, i due volumi della Saga dei Florio. Intrecciando il percorso commerciale e sociale dei Florio con le loro tumultuose vicende private, sullo sfondo degli anni più inquieti della Storia italiana, Stefania Auci racconta la parabola – esaltante e terribile, gloriosa e tragica – di una famiglia che, per un lungo istante, ha illuminato il mondo. E ci mostra perché, dopo tanti anni, i Florio continuano a vivere, a far battere il cuore di un'isola e di una città. Unici e indimenticabili. La Saga dei Florio comprende: "I Leoni di Sicilia" e "L'inverno dei Leoni". Contiene le cartine di Palermo all'epoca dei Florio.
Per la prima volta riuniti in un cofanetto, i due volumi della Saga dei Florio. Intrecciando il percorso commerciale e sociale dei Florio con le loro tumultuose vicende private, sullo sfondo degli anni più inquieti della Storia italiana, Stefania Auci racconta la parabola – esaltante e terribile, gloriosa e tragica – di una famiglia che, per un lungo istante, ha illuminato il mondo. E ci mostra perché, dopo tanti anni, i Florio continuano a vivere, a far battere il cuore di un'isola e di una città. Unici e indimenticabili. La Saga dei Florio comprende: "I Leoni di Sicilia" e "L'inverno dei Leoni". Contiene le cartine di Palermo all'epoca dei Florio.
L'elisir dei sogni
"L' elisir dei sogni", tra i romanzi che vi propongo oggi, è l'ultimo in ordine di uscita.
Pubblicato da Rizzoli all'inizio dell'anno, racconta la nascita di una bevanda iconica il Bitter Campari. Gaspare Campari è un uomo che non si arrende, fino ad ottenere l'agognato successo, che la famiglia dovrà poi mantenere. Ma gli eredi sapranno essere all'altezza?
Quarta di Copertina
Milano, 1862. Gaspare Campari mesce fiori, spezie e bucce d’agrumi nel suo laboratorio da liquorista sotto il Coperto dei Figini. È arrivato da poco dalla provincia, pieno di speranze dopo il successo del suo Caffè dell’Amicizia a Novara, e nella grande città in trasformazione, animata da una borghesia ricca e desiderosa di godere dei piaceri della vita, è determinato a realizzare il suo sogno. Gaspare cerca qualcosa che non esiste, un elisir: il Bitter perfetto, che piaccia a signore raffinate, intellettuali e uomini di mondo. Poco dopo la magia avviene: nasce il Bitter Campari, inconfondibilmente rosso e dal sapore dolceamaro, destinato a diventare un’icona. Da allora, l’ascesa è inarrestabile: è il 1867, e nella nuova Galleria Vittorio Emanuele II apre le porte il Caffè Campari, luogo di ritrovo per politici e scrittori, frequentato dai musicisti del vicino Teatro alla Scala e dai giornalisti del neonato “Corriere della Sera”. Ma quando Gaspare muore all’improvviso, lasciando cinque figli e una formidabile vedova dalla chioma rossa, è subito chiaro che la successione non seguirà i piani del capostipite. Sarà l’intraprendente e coraggiosa Letizia a traghettare l’azienda verso il futuro, consegnandola nelle mani dei suoi figli, Davide e Guido, che non possono essere più diversi: visionario e orientato al potere il primo, ribelle e passionale il secondo. Due fratelli caparbi, destinati inevitabilmente a scontrarsi sull’eredità paterna. Tra amori contrastati e solitudini, scelte audaci e venti di rivoluzione, un romanzo che emoziona e affascina, raccontando la parabola di una famiglia che ha scritto con l’inchiostro rosso del suo Bitter la storia di Milano.
Luisa Spagnoli. La Signora dei baci
Se nei libri precedenti. racconta di fortune familiari originate da uomini, quella di Luisa Spagnoli è la storia di una donna straordinaria.
Ha ostinatamente rifiutato di restare nell' angolo di una società patriarcale, non ha mai avuto paura della fatica o del giudizio altrui e ha sempre creduto nella bontà delle proprie idee. Fondatrice di un marchio di moda che porta ancora il suo nome e ideatrice dei Baci, è stata anche la prima a introdurre un asilo nella propria impresa, per permettere alle operaie di lavorare, senza rinunciare al ruolo di madri.
Quarta di Copertina
La vita, più appassionante di un romanzo, di Luisa Spagnoli, la donna che diede inizio alla grande industria dolciaria italiana e alla casa di moda che continua a portare il suo nome. L’inventrice del “Bacio” Perugina – il cioccolatino famoso in tutto il mondo –, della caramella “Rossana”, della nuova lavorazione della lana d’angora, la fondatrice del primo asilo aziendale: Luisa Spagnoli fu tutto questo e molto altro ancora. Artigiana e imprenditrice, moglie, madre e amante, pioniera dei diritti delle lavoratrici che né la guerra né la morale comune riuscirono a fermare. Dalla penna attenta di Maria Letizia Putti, in una nuova edizione riveduta e ampliata, la biografia narrativa che restituisce il genio e il sentimento di una figura femminile tuttora insuperabile. Uno spaccato di storia italiana che insegna come il coraggio, l’impegno e l’amore possano costruire il futuro.
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