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venerdì 20 maggio 2016

Evento: Il romanzo storico secondo Adriana Assini

Prendo spunto dalla presentazione del libro "Un caffè con Robespierre" di Adriana Assini, per riflettere con voi su  uno dei miei generi preferiti: il romanzo storico.


Autrice: Adriana Assini
Genere: Romanzo storico
Pagine: 192
Formato: Cartaceo
Prezzo: 13,90
Edito: Scrittura&Scritture
Trama:
Parigi 1793. Va in scena uno scorcio di Rivoluzione, carico di glorie e di spine. Nella città sulla Senna sventola il tricolore della Repubblica, i Caffè brulicano di gente e di idee, e le piazze, teatro di balli e di feste popolari, si trasformano a volte in luoghi di supplizio, dove è Madame la ghigliottina a farla da padrona. E in autunno, mentre cadono le prime foglie, cade anche la testa di Marie-Antoinette, la regina straniera mai amata dai francesi. Un tempo al servizio della fastosa corte di Versailles, l'irrequieta Manon, rinomata modista, e suo marito Bertrand, cuoco raffinato, vengono travolti dal nuovo corso della Storia, ritrovandosi sempre più estranei l'una all'altro: lui, ancorato al passato, fedele ai riti e ai dettami dell'Ancien Régime; lei, soggiogata dal fascino del credo giacobino, attratta da quel mondo più libero predicato da Maximilien de Robespierre, capo carismatico del governo rivoluzionario, che abita a due passi dalla sua casa. Costretto a difficili prove, speranze e colpi di scena, l'amore tra Manon e Bertrand corre sul filo di una corda, rischiando di finire nella polvere.


Si è svolta a Napoli, presso la V Municipalità Vomero-Arenella, la presentazione del nuovo romanzo di Adriana Assini, edito da Scrittura&Scritture.
Le relatrici hanno messo ben in rilievo come questo sia un romanzo complesso, ricco di spunti di riflessione: dal mutamento storico, mai così rapido, allo sviscerare l'amore tra patologia e delizia, dall'incomunicabilità dei coniugi, ai diritti delle donne. Ma ciò che ho trovato interessante, e di cui voglio parlarvi, è la visione del romanzo storico secondo l'autrice Adriana Assini.

Più di una volta la scrittrice ha sottolineato la distanza tra i manuali di storia, soprattutto quelli che si ritrovano tra i banchi di scuola, e i romanzi storici. "La storia, come è scritta nei manuali, è opera dei vincitori" sostiene la Assini. Ebbene, il romanzo storico ha una visione diversa, riesce a dar voce a chi è rimasto in ombra, a chi è dimenticato per motivi contingenti di potere, di chi, attraverso i secoli, ha perso prestigio. All'interno della visione storica va ricercata la verità. Si pensi al medioevo, generalmente ricordato come epoca buia, soprattutto a causa del filtro illuminista, ma proprio durante questo arco di tempo si ebbero le maggiori scoperte e vissero artisti che ancora oggi tutto il mondo ammira. Le università nascono proprio nel medioevo, come stabilizzazione e riconoscimento della cultura. Non male per un'epoca bollata come preda di superstizione, no?
Un altro passaggio dell'intervento della Assini mi ha particolarmente colpita: "Il romanzo storico restituisce voce all'umanità, che non trova spazio nei libri di storia".



Troppo spesso l'insegnamento scolastico dimentica come la storia non sia una successione di date e battaglie, di mutamenti di pensiero e predominio. La storia è fatta da uomini, uomini al potere, che con le loro inclinazioni hanno dettato legge sul proprio territorio (si pensi alla grande personalità dei sovrani Tudor, in Inghilterra), ma anche di uomini miseri, che unendosi in eserciti o folle inferocite hanno dato vita a intere pagine di storia, da gruppi di eretici medievali a rivoluzionari illuministi, gli esempi potrebbero continuare all'infinito.
Questo suo intervento mi ha spinta a una serie di riflessioni.

Ricordo una conversazione, fatta tra i banchi di scuola, quando la mia migliore amica mi chiedeva come riuscissi a studiare un certo periodo storico con tanta facilità. Le risposi tratteggiandole la personalità dei sovrani al potere, delle rivalità intestine. La esortai a ragionare come un monarca e il suo statista, stretti tra le altre potenze straniere e la potenza non riconosciuta del popolo.
Forse, secondo me, bisognerebbe trattare la storia come si fa nei romanzi, riportando l'attenzione sull'umanità che vi è sottesa.

E voi cosa ne pensate dei romanzi storici?

Mentre riflettete sulla mia domanda, date un'occhiata ai  romanzi di Adriana Assini su Amazon . L'autrice è tra le poche penne italiane ad aver conquistato fama europea; i suoi romanzi sono anche stati oggetto di un convegno per l'università di Siviglia. 

3 commenti:

  1. Ciao Sveva, anche io sono molto affascinata dai romanzi storici, soprattutto quelli ambientati in epoca vittoriana, ma vorrei approfondire altre epoche in cui sono meno ferrata. Non conosco questa autrice, ma la trama è decisamente interessante. Volevo anche dirti che ti ho nominata per il Liebster Award 2016, qui trovi tutte le informazioni: http://librintavola.altervista.org/
    Spero ti faccia piacere partecipare!

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    1. Grazie Beth Book! Domani mi metterò a lavoro :D
      Che epoche vorresti approfondire?

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  2. Scusami, ti ho lasciato il link sbagliato! Ecco quello giusto: http://libraiainsoffitta.blogspot.it/2016/05/liebster-award-2016-discover-new-blogs.html

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