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martedì 4 giugno 2019

Review Party "Un letto per due" di Beth O'Leary

Buongiorno booklover!
Oggi partecipo al RP di "Un letto per due" edito Mondadori. Il romanzo di Beth O'Leary può sembrare la solita commedia straniera, leggera e un po' superficiale, ma non è tutto come sembra... lo scoprirete leggendola!





Quarta di Copertina e informazioni sull'autrice:


La commedia dell’anno, venduta in oltre 20 Paesi.

Tiffy e Leon condividono il letto. Tiffy e Leon non si sono mai incontrati. Dopo la dolorosa fine della sua storia d'amore, Tiffy Moore ha assolutamente bisogno di trovare un nuovo posto in cui vivere. Alla svelta. E che sia economico. Cosa tutt’altro che banale a Londra... la disperazione la porta a considerare un annuncio che prima avrebbe senza dubbio ignorato: potrebbe condividere l'appartamento con Leon, un infermiere che fa i turni di notte e occuperebbe la stanza solo di giorno, mentre Tiffy, che di giorno è in ufficio, starebbe a casa solo alla sera. Comincia così la convivenza tra due perfetti sconosciuti che, nonostante dividano anche il letto, non si incontrano mai. Unico mezzo di comunicazione sono i foglietti che si lasciano sul frigo, all’inizio sporadicamente, poi quasi ogni giorno. E in poco tempo diventano amici. Forse più che amici. Situazione molto pericolosa soprattutto considerando che non si sono mai visti…

Pagine 372 pagine. Prezzo: 18 euro

Beth O’Leary prima di dedicarsi alla scrittura, ha lavorato nel settore Ragazzi di una grande casa editrice inglese. Un letto per due è il suo primo romanzo.





Tiffy deve cercare un nuovo appartamento, perché restare sul divano del suo ex non è la scelta più saggia. Ma con il suo stipendio da junior editor trovare una casa nel centro di Londra potrebbe rivelarsi una vera missione impossibile. Almeno fino a che non trova l'annuncio di Leon.
Un appartamento per due. Un letto per due, perchè tutto, ma proprio tutto, sarebbe in comune... con uno sconosciuto. Sì, perché la prima regola della coabitazione è non incontrarsi mai.
La disperazione, il senso di avventura e anche un po' la deliziosa abitazione convincono Tiffy ad accettare l'accordo e cominciare la sua nuova vita da donna indipendente.
E single.
Sola, ma non troppo, perché il rapporto con il suo coinquilino si scrive (letteralmente) su una serie di fogliettini lasciati ovunque. Per iscritto Tiffy e Leon discutono della cena, di come dividersi l'armadio e dove lasciare le chiavi, ma in realtà anche di se stessi, del modo in cui la loro personalità si esprime attraverso i vestiti lasciati ad asciugare, il troppo cibo preparato per affrontare lo stress o, al contrario, le poche parole scritte perché in un momento di difficoltà mancano persino quelle, le parole, soprattutto a un taciturno come Leon.

Nessuno dei due coinquilini ha una vita perfetta. Leon affronta la malattia ogni notte, per via del suo lavoro di infermiere e, una volta tolto il camice, lotta per far tornare in liberà il fratello, accusato ingiustamente di rapina. Tiffy edita manuali di uncinetto, design, giardinaggio, all'apparenza una vita tranquilla, ma in realtà distorta e contorta dal suo ex. Un uomo che mostra la propria vera faccia poco a poco, a ogni passo in avanti di Tiffy corrisponde un pezzetto di verità conquistato con fatica e dolore. Perché è chiaro che la ricerca del nuovo appartamento era solo un primo passo verso la ricerca della propria identità, della rivendicazione di un'identità fino ad allora contorta e distorta dal suo ex.
Iniziando col dividere il cuscino, il pouf, la cena, Leon e Tiffy finiscono col condividere i pensieri, i gesti quotidiani, le preoccupazioni, interferiscono l'uno nella vita dell'altra.
E infrangono le regole: si incontrano.
Con la paura di rovinare quel rapporto composto di parole, di fogli sovrapposti, di penne che quando ne cerchi una non scrive mai.
Si danno finalmente un viso, un corpo, una voce, ed entrano l'uno nei giorni dell'altra, coabitano la stessa vita e, forse, era proprio ciò di cui avevano bisogno.

"Un letto per due" è stata una lettura coinvolgente per la quale ringrazio la Mondadori.
Il personaggio di Tiffy mi ha subito catturata, è una ragazza che ama vestirsi in modo variopinto, sgargiante, con abiti comprati all'usato e accostati in modo ardito. Una ragazza che non può passare inosservata per il suo abbigliamento, ma nemmeno per il suo fisico, un metro e ottanta e capelli rossi. Eppure, sotto la solarità Tiffy nasconde una grande insicurezza, forse per la rottura con il suo ex, e una memoria labile fatta di vestiti che ricordava di aver venduto e invece no. Una briosa e un po' svanita.
Leon, invece, ci mette qualche pagina in più a prendere il lettore: il classico bravo ragazzo col peso del mondo sulle spalle, altruista fino allo stremo, abituato a prendersi cura di tutti, dai pazienti ai familiari.
Tiffy e Leon si incastrano perfettamente nei bigliettini che si scambiano, la positività di Tiffy scardina anche la reticenza di Leon, con dei "dialoghi scritti" che fanno davvero sorridere.
Il registro, però, cambia a metà libro. Quando i personaggi cercano di conoscersi reciprocamente, in realtà, iniziano a conoscersi anche loro stessi, per chi sono davvero.
Tiffy, soprattutto, scopre di aver vissuto prigioniera di una relazione malsana, mai davvero terminata. Diventa vittima di un ex subdolo e sempre presente, che l'ha plasmata a tal punto da farle dubitare di se stessa. Abusi psicologici meno evidenti di quelli fisici ma non meno devastanti.
A questo punto la storia perde, ovviamente, parte della propria leggerezza, ma resta coinvolgente, continua a invitare il lettore a girare una pagina dopo l'altra e tifare per Tiffy affinchè si liberi delle catene. E per Leon, che pur volendo interpretare il ruolo del paladino senza macchia a fin troppi draghi ancora da sconfiggere.

"Un letto per due" non la definirei una storia scaccia pensieri, a un certo punto smarrisce parte del brio che la copertina promette, ma resta un romanzo piacevole da leggere, ricco di speranza, di sentimenti buoni, e dal quale forse trarre qualche spunto di riflessione, soprattutto in questi tempi bui.

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